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domenica 26 ottobre 2025

“Voidgaze Dopamine Salad”, primo lavoro discografico di Atom Lux

 

“Voidgaze Dopamine Salad”, primo lavoro discografico di Atom Lux, si colloca, in modo volutamente instabile, a cavallo tra psych rock, alternative, garage, soft-stoner e prog-pop, attingendo da universi differenti e generando un multiverso dai colori ipersaturi, tenuto insieme da un collante di sana matrice rock. I dieci brani, pervasi da tematiche surreali, fanta-catastrofiche, allucinogene, e a tratti grottesche, si reggono su un’impalcatura fatta di chitarre taglienti e riffose, synth frastagliati, voci sature e una sezione ritmica pulsante e dinamica, il tutto innaffiato da shot di delirio psichedelico.

Non è un concept album, ma il filo conduttore esiste e ha le sembianze di un’insalata di dopamina servita su un piatto fatto di lunghi sguardi nel vuoto.

“Voidgaze Dopamine Salad” è un mosaico immaginifico, un cocktail caleidoscopico dal retrogusto rock’n’roll, a base di scimmie allucinate, fiumi di lava, universi frattali, singolarità cosmiche letali, conigli inebrianti, serpenti doppiogiochisti, danzatori isterici e molto altro.

TRACKLIST

POINTLESS MADNESS

“Pointless Madness”, il debut single di Atom Lux, nasce come esperimento hard-psych-rock in home studio, scritta e registrata in un pomeriggio. Distorsioni, synth acidi, cori compressi e ritmica solida danno vita a un sound vibrante, che accompagna le visioni surreali del testo. Il frenetico Mr. Kite invita a rompere la routine, esplorare i limiti della percezione e lanciarsi in imprese assurde – come navigare un fiume di lava nel proprio cortile.

BAD SNAKE GOOD SNAKE

“Bad Snake Good Snake”, brano costruito su un riff ripetitivo che evoca lo strisciare di un serpente, racconta, in chiave soft fuzz-rock, la storia millenaria del serpente tentatore, della bestia doppiogiochista, di chi si traveste da bene per operare il male. Il brano si regge sulle chitarre fuzzose, sui cori ostinati nei ritornelli e su un synth acido che si lancia in un assolo, accompagnato da un poliritmo che introduce il bridge.

DEATH BY SMALL TALK

“Death by Small Talk” è un brano saturo, veloce ed eterogeneo, introdotto da una Rickenbacker che arpeggia ostinatamente in stereofonia, a cui si uniscono poi un basso e una batteria irrequieti. La traccia, formata da sezioni diverse, apparentemente sconnesse, come un discorso che non va da nessuna parte, tratta l’insofferenza nei confronti dello small talk più fastidioso, quello che vorresti evitare.

BLACK MIRROR

In “Black Mirror” le voci ipersature e cariche di delay, accompagnate da chitarre arpeggiate dal suono che va gradualmente sporcandosi, dipingono uno scenario distopico e apocalittico in cui la razza umana, guidata dal desiderio di avere tutto e subito, esaurisce le risorse energetiche e alimentari globali, crollando in un oblio desertico da cui possono risollevarsi in pochi e con grande difficoltà.

J.I.B.B.E.R.I.S.H (John Inflates Balloons Because Every Remote Island Starts Hallucinating)

“J.I.B.B.E.R.I.S.H.” è un omaggio giocoso e surreale ai Beatles, band che ha segnato profondamente l’adolescenza di Atom Lux. Il titolo, un acronimo nonsense, cattura lo spirito del brano, costellato di citazioni sottili e ironiche: dalla voce introduttiva di Two of Us, al tricheco di I Am The Walrus, fino a riferimenti a Back in the U.S.S.R. e Eleanor Rigby.

DANCE PLAGUE DELIRIUM

Un synth evanescente, ma incisivo, e una chitarra acustica introducono “Dance Plague Delirium”, per poi lasciare spazio a chitarre distorte cariche di delay, accompagnate da una sezione ritmica senza fronzoli. Il brano rievoca quell’assurdo evento che fu la piaga del ballo di Strasburgo del 1518, durante il quale centinaia di persone, in un episodio di isteria di massa, cominciarono a ballare senza motivo apparente, continuando per settimane fino – in alcuni casi – a lasciarci la pelle.

STONED MONKEY HERITAGE

“Stoned Monkey Heritage” racconta il vorticoso viaggio di un antenato primate che, abbandonata la caccia, scopre il piacere dei cibi allucinogeni. Tra funghi e bacche, esplora nuove aree del cervello e rafforza i legami sociali, spianando la strada dell’evoluzione. Chitarre brillanti, basso glissato, synth acidi e batteria ostinata creano un mix di psych-rock e soft-stoner che accompagna il primate tra curiosità e delirio alle frontiere della percezione.

SPAGHETTIFICATION APOCALYPSE

“Spaghettification Apocalypse” è un tributo ai fenomeni più assurdi e inverosimili che animano l’universo, un inno psichedelico e un invito a spingersi a fondo nell’esperienza delle assurdità naturali, fino lasciarsi catturare dalle singolarità più paradossali, come la spaghettificazione, processo di distruzione gravitazionale per allungamento a cui va incontro chi ha la sfortuna di avvicinarsi troppo ad un buco nero.

MANDELBROT! MANDELBROT!

“Mandelbrot! Mandelbrot!” è un brano esplosivo e iper-saturo che segue un vagabondo bidimensionale in viaggio nel frattale di Mandelbrot, un mondo geometrico senza punti di riferimento. Tra fuzz-rock’n’roll, psych-rock e post-grunge, le voci megafoniche raccontano il suo smarrimento e la capacità di abbracciare l’assurdo viaggio, invitando l’ascoltatore a lasciarsi andare.

TOXIC EASTER BUNNY

“Toxic Easter Bunny” è uno scherzo psych-garage che racconta le imprese di un coniglio pasquale di nome Marlon, che si diverte ad intrufolarsi nelle case per distribuire dolciumi e uova di cioccolato ai bambini ignari. Marlon però è uno psicopatico che imbottisce i dolci di allucinogeni e droghe leggere, quindi, dopo aver consegnato i dolcetti in tutta la città, il coniglio si gode lo spettacolo animato da orde di ragazzini allucinati che scorrazzano nelle piazze e nei giardinetti.

Atom Lux (in pArte Lucio Filizola), polistrumentista, autore e cantante cilentano, trapiantato a Roma, si avvicina alla musica da piccolo mettendo le mani sul pianoforte e poi sul clarinetto, ma ci mette poco a dimenticarsi di questi strumenti quando ascolta per la prima volta i classici del rock. Il passaggio alla chitarra innesca un’esplorazione famelica degli sconfinati territori del rock. Divora e scrive musica, suonando in diverse formazioni, arrivando a sguazzare nelle acque agitate del prog rock, con i Möbius Project, con cui incide un disco nel 2014, dal titolo Ra Me Nivar.

Dopo una pausa di alcuni anni, a seguito dello scioglimento dei Möbius, nel 2019 riprende a comporre musica, addentrandosi in dimensioni dal sapore psichedelico e alternative, ma senza alcun dettame o vincolo di genere.

Nel 2022 intraprende il progetto solista Atom Lux, con base a Roma, producendo musica nello studio casalingo. Nel dicembre del 2024 il progetto Atom Lux diventa full band e si attiva dal vivo, contando 5 elementi.

Nell’ottobre del 2025 pubblica il suo primo album intitolato “Voidgaze Dopamine Salad”.

ASCOLTA “VOIDGAZE DOPAMINE SALAD”!

https://orcd.co/atomlux-voidgazedopaminesalad

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