Esce il 16 ottobre in Italia e il 31 ottobre all'estero per l'etichetta In The Morningside Records, The Magic Door, l'album d'esordio dell'omonimo trio formato da Giada Colagrande (regista, attrice, cantautrice), Arthuan Rebis (compositore, cantautore e polistrumentista) e Vincenzo Zitello (maggiore arpista italiano, compositore e polistrumentista), che ha curato gli arrangiamenti.
Tre i concerti previsti per la presentazione ufficiale di The Magic Door: il 19 ottobre al The Sanctuary di Roma, il 26 ottobre al Teatro Magnani di Fidenza (PR) e il 7 novembre allo Spirit di Milano.
Pur essendo ascrivibile al folk esoterico, sia per le sue scelte stilistiche che per il concept generale, The Magic Door trae ispirazione anche da sonorità folk britanniche, celtiche, mediterranee e orientali, tracciando una poetica peculiare al di là delle connotazioni, nella quale si collocano le 9 tracce, tutte originali, che compongono l'album.
"The Magic Door – dichiarano Giada Colagrande e Arthuan Rebis - è un progetto che attinge a un immaginario mitologico, da tradizioni sapienziali senza tempo. La sua attualità risiede nel mistero imperituro che la Porta Alchemica incarna".
Il disco è, infatti, il risultato del loro personale viaggio attraverso l'archetipo stesso della "Porta Magica" e l'inesauribile immaginario evocato dalle sue epigrafi, dai suoi simboli e dai pianeti cui si riferiscono, conciliando tradizioni sciamaniche, miti arcaici e mondi onirici.
Unico cimelio alchemico in Italia, edificato dal marchese Massimiliano Palombara nella sua residenza, villa Palombara, centro vitale della Roma ermetica del Seicento, la leggenda della Porta Magica trae origine da un particolare aneddoto.
Un pellegrino, identificabile con l'alchimista Francesco Giuseppe Borri, dimorò per una notte nei giardini della villa alla ricerca di una misteriosa erba capace di produrre l'oro. Il mattino seguente fu visto scomparire per sempre attraverso la porta, ma lasciò dietro di sé alcune pagliuzze d'oro, frutto di una riuscita trasmutazione alchemica, e una misteriosa carta con simboli magici e sette epigrafi che dovevano contenere il segreto della pietra filosofale. Il marchese Palombara fece quindi incidere sulla porta il contenuto del manoscritto con i simboli e le sette epigrafi, certo che un giorno sarebbero stati decifrati.
Una leggenda, quella della Porta Magica, che si riverbera nelle 9 tracce dell'album. Il disco si apre con una Intro nella quale Arthuan Rebis, interpretando il marchese Palombara, narra dell'incontro con il pellegrino e della sua sparizione attraverso la porta.
I ritornelli dei 7 brani centrali coincidono con le 7 epigrafi della porta (tradotte in inglese dal latino). A ciascuna epigrafe corrisponde un pianeta, su cui si sviluppa il testo di ogni canzone: Saturnine Night, Jupiter's Dew, Water of Mars, Venus the Bride, Mercury Unveiled, Sun in a Flame, V.I.T.R.I.O.L.
Nell'ultimo brano (Epilogue), Vincenzo Zitello, interpretando il pellegrino, canta le sette epigrafi nella lingua originale, il latino, dalla dimensione oltre la porta.
The Magic Door è un omaggio a uno dei più affascinanti e misteriosi cimeli alchemici esistenti, le cui storie e leggende prendono vita attraverso le composizioni originali di Giada e Arthuan, che ne incarnano l'eterno enigma. Il disco vanta infine la collaborazione di Glen Velez, percussionista d'eccezione considerato il maggiore virtuoso e conoscitore di tamburi a cornice.
Credits:
Giada Colagrande: testi e musiche, voce.
Arthuan Rebis: testi e musiche, voce, chitarre, arpa celtica, nyckelharpa, bouzouki, esraj, hulusi, arrangiamenti e programming.
Vincenzo Zitello: arrangiamenti, arpa celtica, violoncello, viola, violino, flauti, theremin, lama sonora, santur, xaphoon, drones.
Glen Velez: percussioni.
Marco Cavanna: contrabbasso.
The Magic Door sono:
Giada Colagrande (regista, attrice, cantautrice)
Arthuan Rebis (compositore, cantautore, polistrumentista e arpista)
Vincenzo Zitello (arpista, compositore e polistrumentista)
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