Tra i ragazzi del quartiere lui si mostra subito un leader naturale e riesce a creare attorno a sè un piccolo gruppo con il quale più volte infrange le regole inseguendo sempre l'obiettivo di tirarsi fuori dalla vita di borgata che gli sta stretta. L'informatica diviene la sua passione e la musica il suo modo di andare oltre.
Suona chitarra e pianoforte, muove i primi passi nella musica nella Roma dei primi anni 2000, ma irrequieto e curioso di conoscere diverse esperienze musicali in un'ottica multietnica, si trasferisce per un periodo in Medio Oriente e inizia a frequentare beatmaker locali, affascinato dalla loro cultura artistica. Iniziando a produrre i suoi primi beat sfruttando anche la sua competenza nell'informatica, promuove la sua produzione collaborando con lo SKY BAR di Beirut, punto d'incontro di artisti ed esperienze internazionali mischiate e fuse con sonorità arabe e mediterranee. Decide successivamente d'uscire con un lavoro tutto suo agli inizi del 2016 e lavora ad un prodotto artistico dove, accanto ad una precisa ricerca linguistica, derivata sicuramente da un buon background culturale ed intellettuale, c'è uno studio del beat che non si ferma alla tecnica ma che si pone di fondere invece elettronica ed acustica per una esperienza musicale graffiante ma di qualità.
La dimensione umana del racconto dell'EP è messa in luce dalle storie personali che seppur riviste alla luce di un ragionamento musicale, sono comunque frutto di vita vissuta. Dalla perdita di un progetto di vita, alla rinascita grazie ad un nuovo amore (ben descritto nel brano Milena) "Faccio Tutto Da Capo" non è solo il titolo di un EP ma è anche e soprattutto un messaggio che Daddi invia a coloro che credono non ci sa soluzione. Basta un attimo, infatti, per rimettere in gioco la propria esistenza e ricominciare.
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