- Un giorno un uomo. Un tributo, dal sapore spirituale, e non religioso, all'uomo che ha saputo percorrere i suoi sogni e gli ideali. Quell'uomo che ha attirato a sé le più svariate genti solo con la forza della parola.
- Dolce Maddalena. La storia di una donna in cerca dell'amore del suo Dio. È il suo sentimento più puro che si mischia con l'enfasi di un amore carnale. La chitarra si lancia in un susseguo di note spagnoleggianti.
- Volo. Il viaggio di chi sa allontanarsi dal mondo caotico per ritrovare se stesso. "La vita è un viaggio", dice l'autore, e certamente è così. La vita è il più bel viaggio del mondo, da compiere senza pregiudizi.
- Uomo di legno. Una traccia del percorso mistico, parte sostanziale di questo album. Un brano che scorre a suon di canzone popolare, sull'incedere arpeggiato della chitarra. È la vicenda di un uomo "di terra e di mare", come si canta.
- Gente di terra. Il fischio iniziale, le voci a rincorrersi come in un grande mercato, gli strumenti atipici, sono i primi segnali della canzone Gente di terra. Una infinita marcia sul globo tra amare illusioni di piedi in movimento e voci che hanno ancora coraggio di farsi sentire. Gente a cui "la vita promette", mentre "la morte la osserva", come scrive Pier.
- Il terrorista Jo. Il disco è in buona parte un concept album, Il terrorista Jo evidenzia quel senso di profonda amarezza di un uomo evaso dalla galera; uomo innocente a suo dire. Quando tutti lo considerano un criminale lui grida "Non sono io quello là no non sono io". Per affinità, l'autore, accosta questa storia alla stessa vita di Dio.
- Una rosa che non c’era. In Una rosa che non c'era si respira un'atmosfera di pace. Si evince anche qui che questo è un progetto in forte movimento. La fisarmonica trasporta il brano in una dimensione popolare ricca di pathos.
- Sono Dio. Forse l'apice di questo percorso. È proprio Dio che racconta il quotidiano, senza cliché, è una voce aperta e priva di caos. La melodia facile si unisce alle metafore testuali. L'assolo giunge al momento propizio per essere gustato in totale libertà.
- Esmeralda. Una ballata d'altri tempi. Caustica ma reale, il cui protagonista, Sigismondo, sa di essere il carnevale di fronte alla donna che ama, da lui paragonata al Natale. Nella parte finale un flauto dal sapore medievale si lancia in un dolce e magico giro di valzer.
- Cambiamento. Lo specchio dei nostri giorni. Una canzone nella quale i logori e ormai ammuffiti conformismi si scontrano contro chi ha desiderio di evoluzione, chi ha necessità di cambiare le cose. La strofa è in italiano e il ritornello in lingua portoghese. "È solo uno sguardo che trasforma il mondo", sussurra alla fine l'autore, su una chitarra spagnola suadente. La stessa frase viene riproposta nel ritornello, chiave di tutto.
- Per chi. Una poesia fatta di frasi da ricordare, da appendere come tanti post-it, pezzi di vita quotidiana. Un mutamento agognato, quello a cui Mazzoleni ambisce per un mondo che hai il dovere di rinnovarsi. Un'altra canzone di viaggio, in cammino, per chi sa come viaggiare.
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mercoledì 28 settembre 2016
PIER MAZZOLENI “GENTE DI TERRA” È IL NUOVO ALBUM DEL CANTAUTORE BERGAMASCO
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