Secondo
lavoro in studio per la band pavese che al pop psichedelico in chiave
Sixties degli esordi mescola adesso l'oscurità orchestrale del post
rock e un approccio melodico più libero dalla forma canzone. Un
sound evocativo, denso e poderoso in cui fanno la comparsa echi
tenebrosi dei primi anni 80 e una sorta di verve kraut e avant-garde.
Genere:
rock/alt-rock/experimental
Etichetta/Distribuzione:
Lady Blue Records
Release
Date:
18/07/2016
Esce
il 18 luglio per Lady
Blue Records il
nuovo, atteso lavoro degli Sharazad,
secondo EP di quattro tracce dal titolo Saz.
Il
gruppo pavese ci propone la sua evocativa miscela di alternative
rock, psichedelìa
e post rock.
Il singolo scelto per presentare il nuovo EP è You
Will Never Know,
brano disco-stoner
in chiave surf,
accompagnato da un originale videoclip completamente autoprodotto,
ideato e girato da Alessandro Moroni e Giulia Ratti con il montaggio
a cura di Luca Loreti.
Il
progetto Sharazad non ha ancora compiuto due anni di vita che i
cinque ragazzi hanno già collezionato numerose date, con ottimi
riscontri di pubblico e critica, in locali prestigiosi come il
Samo
di Torino, il PocaPaglia
e lo Spaziomusica
di Pavia nonché il Piccadilly
di Ancona e il Maverick
di Alessandria. Sono ora alle prese con questo secondo lavoro
prodotto da Vincenzo De Leo nel mitico studio di Cologno Monzese
“Crossroad
Recording” che
l'estate scorsa ha visto nascere il brillante esordio.
Grazie
all'enorme lavoro di scrittura e arrangiamento e fatto tesoro
dell'esperienza maturata dal vivo, l'obiettivo degli Sharazad
è adesso quello di alzare l'asticella, andare oltre i limiti e fare
qualcosa di realmente nuovo. Dopo una lunga pre-produzione, la scelta
ricade su quattro brani.
Il
sound del gruppo infatti si fa denso e poderoso, il pop
psichedelico degli
esordi si mescola adesso con l'oscurità orchestrale del post
rock e un approccio
più libero nelle melodie e dalla forma canzone. Fanno la loro
comparsa nelle sonorità della band echi tenebrosi dei primi
anni 80. Le chitarre
imponenti, le linee vocali emotive e i synth polifonici creano,
insieme al Mellotron, layers stratificati e melodie insidiose. Tra
ebow, voci telefoniche, fuzz e sequencers, strumenti etnici e drum
machines, i cinque ragazzi dell'Oltrepò ci mostrano la loro visione
di una musica moderna variegata ed intensa.
Tracklist
1.
You will never know
2.
Che stronza sei
3.
Saz
4.
L'angolo buio
Rassegna
Stampa
“
Gli
Sharazad (…) hanno un loro stile, una musicalità accattivante, per
niente scontata e specialmente hanno il piacere di sperimentare, con
gusto e senza pretese o esagerazioni. Un risultato ottimo per essere
un gruppo che sta in piedi da meno di un anno e che, con ogni
probabilità, il più lo ha ancora da dire.”
http://www.taxidrivers.it/75675/indievision/sharazad-sharazad-ep.html
“
Preparatevi
a riscoprire una parte di voi che forse avevate dimenticato da tempo,
a cadere giù (come è successo a me), per poi rialzarvi e gridare
alla Vita assecondando l’esplosione di chitarre. Oppure calatevi
nelle profondità della vostra malinconia con “Arvo”, dal sound
decisamente più alternativo e sperimentale ma altrettanto
coinvolgente e taumaturgico.”
http://www.audiofollia.it/sharazad-sharazad-ep.html
“
Gli
Sharazad scodellano atmosfere di pacifiche sonorità alla ricerca
dell'estasi e alla scoperta di una spiritualità perduta, in cui si
fondono le tonalità eteree con quelle più dure, accompagnandoci in
un'esperienza musicale quasi mistica. In questo, il gruppo, riesce
bene e propone una miscela inebriante di rock classico anni '60 e
'70, rock alternativo sperimentale con un tocco di drone music, il
genere che La Monte Young definì nel 2000: "la branca timbrica
prolungata del minimalismo”. Gli Sharazad, quindi, confezionano un
prodotto musicale veramente originale. Una sorta di gruppo post filo
di congiunzione tra alcune sonorità Beatlesiane e la ricerca di
Brian Eno.”
http://www.cinemafreeonline.com/2015/11/le-atmosfere-mistico-rock-degli-sharazad.html
Biografia
La
musica degli Sharazad nasce in un cavernoso capannone della provincia
di Pavia, durante i primi mesi del 2015. Alessandro, Diego e
Federico, legati prima di tutto da un'amicizia duratura, da una
grande passione condivisa per la ricerca sonora e reduci
dall'esperienza musicale appena conclusasi con i Bosphore, si
riuniscono e cominciano a comporre nuovi brani. Dal rock classico
anni 60 alla musica drone, melodia chiara e diretta arricchita da
strati di loop, sintetizzatori monofonici, beat elettronici minimal
ed esperimenti sonori di vario tipo. La calda estate del 2015 segna
la prima tappa fondamentale nel percorso degli Sharazad presso il
Crossroad Recording Studio di Cologno Monzese, il trio registra il
primo EP omonimo di quattro tracce firmando con Vincenzo De Leo un
contratto per la neonata etichetta indipendente Lady Blue Records. I
brani che ne risultano restituiscono le varie influenze del gruppo
dando comunque spazio a sonorità originali e alle ricerche personali
dei singoli elementi, dove il rock psichedelico degli anni 60/70 si
fonde con alternative, elettronica e folk, il tutto legato da un
certo gusto pop sofisticato per le melodie e un'inclinazione a
sperimentare. Il risultato è un EP denso e stratificato, etereo e
complesso, emozionante ed intimista, il lavoro piace e viene accolto
molto bene da critica e ascoltatori. Successivamente all'esperienza
in studio si uniscono agli Sharazad Simone e Stefano, rispettivamente
batteria e chitarra dei Moira Diesel Orchestra, per aiutarli ad
ottenere live lo stesso impatto ottenuto nelle registrazioni. Dopo
apparizioni al Samo di Torino, al Piccadilly di Ancona, al Pocapaglia
Spaziomusica di Pavia e molte altre, la band rientra in studio
nell'aprile 2016 al lavoro sul seguito dell'esordio. In una sorta di
rivoluzione sonora, gli arrangiamenti si arricchiscono e al contempo
risultano più snelli e a fuoco, il sound è sempre variegato ed
etereo ma più possente ed evocativo, lo stile è assimilabile al
primo lavoro, ma si modifica, cresce d'impatto, matura. Qui infatti
il post rock fa capolino più prepotente,e insieme all'approccio
psichedelico e melodico in chiave Sixties, fanno la loro comparsa
anche lati oscuri dei primi anni 80 e una sorta di verve kraut e
avanguardia. Il singolo/videoclip di presentazione del nuovo lavoro è
"You Will Never Know". La data d'uscita dell'album è
fissata per il 18 luglio 2016.
Contatti
Press
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Frank
Lavorino 339 6038451
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