Mentre l'artista cerca l'invisibile dentro se stessa, il mondo non si accorge di lei e della sua esistenza. Non si accorge neanche di se stesso. Nessuno ascolta ciò che accade nell'altro, nessuno ascolta se stesso.
La protagonista è intrappolata nella realtà e ha una visione del mondo in bianco e nero (senza né colori né emozioni). Tenta quindi di fuggire senza successo da questo vortice, ma viene catapultata nuovamente in quel mondo a lei estraneo rifugiandosi nella sua unicità dagli altri scambiata per follia. La violenza con cui il mondo tenta di uniformare la protagonista, innesca una serie di viaggi onirici (il vomito del proprio dolore, l'amore e il sesso, il suicidio). I colori che le appaiono alla fine sono il risultato di un cambio di visione da parte della protagonista. Il mondo esterno cambia e si plasma sulla base delle nostre visioni. Non esiste una realtà oggettiva.
“Her Snakeness”, l’album da cui il singolo del video è tratto, fa venire fuori la parte più istintiva e rettiliana dell'essere. Basa la realtà sui sensi che però sono ingannevoli e mutevoli nel tempo. Inizialmente l'artista segue irrimediabilmente i suoi istinti e i suoi bisogni e li asseconda senza voler far entrare in gioco le emozioni, esattamente con la freddezza del Serpente.
Poi ricerca se stessa, ha la sensazione che la sua anima sia incastrata nel corpo.
Il vuoto che sente è talmente insopportabile che lo riempie con cibo sesso alcool e sale la rabbia che la porta a non riconoscere l'immagine riflessa nello specchio. Quello specchio in cui la realtà di nuovo prende una forma distorta, assurda e surreale e "il dopo viene prima del prima".
I testi e le linee melodiche sono state scritte tutte solo da Silversnake Michelle.
Le canzoni spesso derivano dai sogni in cui l'artista si rifugia per cercare di rendere variopinta una realtà noiosa e nebbiosa.
Gli arrangiamenti sono stati creati, oltre che dalla cantautrice, anche da Daniele Marchetti e Valentino Vitali per la batteria. Per dettare le linee guida ai musicisti negli arrangiamenti, dà priorità al linguaggio delle immagini e meno a quello tecnico-musicale. Anche chi lavora con lei, deve esprimere il suo Io attraverso la musica.
In questo album si comincia a sperimentare, vengono utilizzati tempi dispari che si miscelano tra loro e passaggi tra tonalità apparentemente difficili. Ma per l'artista vuole essere una ricerca interiore più che musicale.
Poca cura della forma testuale e grammaticale, l'artista dà più importanza alla sostanza, all'emozione istintiva cercando di esprimersi in modo libero e utilizzando anche parole inesistenti o attribuendogli un significato personale e completamente diverso. Usa molte metafore per raccontare la sua visione della vita. La comunicazione diventa criptica e introspettiva in molte parti.
L'album è accompagnato da un'insieme di immagini surreali, accoppiate a ciascuna canzone e che messe insieme formano un autoritratto di Silversnake.
Le parti di chitarra, tastiera e pianoforte sono state registrate da Daniele Marchetti, il basso da Enrico Mamoli e la batteria da Valentino Vitali.
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