Nato nel 2003 come un trio atipico (chitarra voce e sax), poi diventato un quartetto (con l'agigunta di trombone) e poi un sestetto (con basso e batteria) fino ad arrivare alla formazione attuale, quello dei Verdecane è forse uno degli ensamble musicali più interessanti in circolazione.
Li si può trovare alla festa della birra – che fosse questa la “bionda” a cui si riferisce il testo della canzone? - come ad un'importante manifestazione letteraria, ad una serata di beneficenza, ad una serata culturale o vederli suonare ad un evento mondano come in uno dei peggiori bar di Caracas o in una vecchia bettola della Val Camonica.
Sempre rimanendo sé stessi: ironici, bastardi in quanto contaminati da diverse influenze musicali – dal folk, al jazz, al blues, alla tradizione balcanica, al teatro canzone, storytellers dell'epoca moderna, pronti a raccontare storie di musicisti, di incontri clandestini, di esperienze ai margini e di passione sconfinata per la musica, per le donne e per la birra.
Raccontando, semplicemente, loro stessi, tra una nota, uno sguardo all'avventrice in prima fila e uno alla procace cameriera che sta arrivando con il vassoio pieno di birre per gli assetati suonatori. Anche questi sono i Verdecane.
Gibi Volpi: Voce e chitarra acustica
Davide "Menzo" Mazzotti: Chitarra
Fabio Dattilo: Basso
Devis Tarolli: Batteria
Simone Pasotti: Sax tenore
Paolo Bosetti: Tromba
Daris Trinca: Tromba
http://www.verdecane.com/
Ingresso riservato ai soli soci ARCI
è possibile sottoscrivere la tessera presso il circolo
per informazioni 346 066 9913
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