La storia è sempre la stessa: trovarsi
in l'Italia. Si perchè un disco come quello di Andrea Casale
all'estero avrebbe avuto sicuramente più fortuna, ma purtroppo il
nostro giovane cantautore pianista pugliese (Taranto classe 1988) è
nato in Italia e, anche se è autore di questo pregiatissimo album
dal titolo “Tourist in my Hometown”, la musica non è la
componente principale della sua vita. Eppure il disco avrebbe
tutte le carte in regola per fare bene e sicuramente lo farà anche
qui in Italia forse con un po' meno di risonanza proprio in virtù
del discorso fatto all'inzio.
L'album è composto da otto
raffinatissimi brani cantati in inglese dove il pianoforte (suonato
dallo stesso Andrea Casale; Livio Bartolo invece ha suonato la
chitarra elettrica e Claudio Ciaccioli, che è colui che ha
registrato il disco missato poi da Francesco La Sorsa, ha
suonato Synth, Basso, Chitarre, Seconde Voci, Programmazioni ed
Effettistica) fa da cornice alle melodie che parlano la lingua del
pop alla Sufjan Stevens.
Il
risultato è riuscitissimo con canzoni davvero godibili che si
lasciano ascoltare (più di qualcuna costringe al re-play) e scorrono
via veloci in queste fredde giornate d'inverno. Consigliatissimo.
A cura di Rita
Ricci
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“Tourist in my Hometown” di Andrea Casale
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