L’idea
ritmica del brano ricalca una pedalata irriverente, schietta,
gioiosa, come quella affrontata da Paola Gianotti che con la sua
impresa KEEP BRAVE il 30 novembre 2014 ha stabilito il nuovo Guinness
dei primati facendo il giro del mondo in bici!
«Nei
primi mesi del 2014, mi trovo con una mia amica che mi racconta
l’ennesima storia di fallimento lavorativo. Anche lei aveva dovuto
chiudere la sua società per via della crisi. Qualcosa nei suoi occhi
e nelle sue parole però, era molto diverso, mi dice che ha deciso di
sfidarsi in un’impresa pazza e gigantesca: fare il giro del mondo
in bicicletta. Un modo per rilanciare che apparentemente non ha
connessioni col lavoro, ma in fondo alla pancia so che non è così.
Sfidarsi in qualcosa di enorme proprio quando ci si sente piccoli è
decidere di avere un futuro, anzi, di andare a prenderselo, il
proprio futuro. Niente lamentele, né rimpianti, solo organizzarsi e
prepararsi a partire. Quell’amica è Paola
Gianotti che il 30 novembre ha vinto la sua sfida e il Guinness dei
Primati pedalando 29.430 km in 144 giorni e 25 paesi.
Prima
dei racconti di Paola stavo lavorando ai brani del nuovo album, ma
questa storia mi ha talmente rapito che non ho più saputo scrivere
altro. La prima bozza di “Dieci dita” è nata a marzo, volevo un
ritmo incalzante, che non molla mai, così come lo slogan che lei
spesso mi ripeteva quando ci vedevamo: “Keep brave”. M’immagino
i piedi che come due stantuffi di una locomotiva spingono in fondo a
quei 215 km ogni giorno. E alla fine sono anch’io lì sopra, la sua
bicicletta è diventata un tandem e nasce anche un videoclip “al
brucio”, proprio prima che lei parta.
Durante
il suo viaggio accadono molte cose, che se prima erano solo parte di
un gioco poetico della canzone, ora invece sono diventate realtà.
Innanzitutto la vittoria davvero si è inchinata davanti alla sua
determinazione e gli ostacoli che ha dovuto affrontare sono ben più
duri di quelli immaginati. Non credo che tante persone dopo un
incidente pericoloso come quello che ha avuto in Arizona (Paola è
stata investita da un auto, la caduta le ha fratturato una vertebra
cervicale), avrebbero deciso di rimettersi in sella e di finire il
percorso. Il vero potenziale umano dell’impresa di Paola si è
manifestato proprio quando ha superato la paura e ha deciso di non
mollare.» (F.
Zanotti)
Insieme
a “Dieci dita”, sono nati dei satelliti, delle canzoni che
raccontano il viaggio con gli occhi di chi, come Fabrizio e tanti
altri, non era fisicamente lì sulla bicicletta, ma si è preparato,
ha atteso e ci ha creduto. Questo progetto, frutto della
collaborazione con il produttore Enrico Caruso, è sicuramente
diverso dalle sue produzioni precedenti, ha sonorità sfacciatamente
pop ed un animo molto più leggero. C’è l’idea di voler
raccontare una bella storia, di una crisi che diventa opportunità di
sognare, di far vedere che, al di là delle nostre vite scandite dai
ritmi di ogni giorno, tutti noi abbiamo delle potenzialità
meravigliose da scartare ed assaggiare, come delle caramelle…
Un’altra
particolarità di questo progetto è il libretto all’interno del cd
che in realtà è un piccolo poster con le illustrazioni di Monica
Menenghin, artista di Centonove e Dintorni, fucina creativa del
Consorzio In.Re.Te. di Ivrea (TO). “Centonove e dintorni” da anni
si occupa di accoglienza e inclusione sociale di persone con
disabilità.
BIO
Piemontese
di nascita ma pugliese d’origine, la sua esperienza artistica
comincia nel ’91 con il duo folk Fabry
& Banny, nato
dal sodalizio artistico con Ernesto De Martino. Nel ’96 sono ospiti
nella trasmissione “Segnali di fumo” condotta da Paola Maugeri in
onda su Videomusic, per promuovere l’album “Country
Party” appena
uscito. Grazie ai numerosissimi live in Italia, Francia e Svizzera,
aprono i concerti di Mauro Pagani, Yo Yo Mundi e Tazenda.
L’evoluzione del duo porta alla nascita della band Stazione
Marconi nel
’97, che suona una miscela di rock elettro-acustico. L’attività
live è tra le prerogative della band che realizza un fitto numero di
concerti nelle piazze d’Italia, partecipando anche a festival e
rassegne. Nello stesso tempo, diversi incontri e confronti con
Massimo Bubola, compositore di noti brani italiani, aiutano Fabrizio
a sviluppare la sua poetica come autore. “Viaggiatori”
è
l’unico album di Stazione Marconi, scritto da lui e uscito nel ’99.
Matura
però il desiderio di esplorare nuove strade e nel 2003 nasce un
nuovo progetto, Foce
Carmosina, frutto
della collaborazione con Lino Ricco ed ispirato al cinema. Realizza
il filmconcerto “Sacco
e Vanzetti, canzoni d’amore e libertà”,
approda al Teatro Sistina, a Rai Cinema e al Festival Nazionale de
l’Unità di Genova. Conosce il regista del film che lo ha
folgorato, Giuliano Montaldo e con lui gira il video dello spettacolo
che viene pubblicato dal quotidiano “L’Unità” .
Nel
2007 il filmconcerto è trasmesso in diretta su Rai
Radio3 dal
Teatro Toselli di Cuneo e proiettato alla IX
edizione del
“Festival
Internacional de Derechos Humanos” di
Buenos Aires.
Nel
2005 scrive “Poco
di buono”,
canzone dedicata alla Resistenza e cantata insieme a Claudio Lolli.
Nel
2007 muove i suoi primi passi da solista: pubblica “Il
ragno nella stanza” (Storie
di note), album ricco di omaggi ai suoi maestri come Lolli e De
André, per il quale sarà invitato alla International Cooperation
for Memory, di Srebreniça (Bosnia).
Nel
2010 esce, ben accolto dalla critica, “Pensieri
corti” (Storie
di note) un concept-album sulla vita contemporanea, nel quale inizia
ad emergere il suo stile ironico e romantico al tempo stesso. Con
questo progetto collabora con Libera
contro le Mafie.
Nel
2011 vince la prima edizione del “Concorso
Nazionale di Musica e Poesia Giuseppe Moretti”,
ideato da Dacia
Maraini.
“Sarò
Libero!” (Fabrika
Musika/Primigenia 2012) è il titolo dell’album dal vivo realizzato
in occasione del 25 aprile. Tornano le sperimentazioni e nello
spettacolo le canzoni si intrecciano con discorsi storici di
Calamandrei. Ieri e oggi si fondono.
Dal
2013 con “Canzoni
d’amore e libertà”,
concerto di brani che attraversano la sua storia, Fabrizio si fa
conoscere in Svizzera e Germania. Il 28 giugno 2014 sale sul palco
del Revierpark Wischlingen di Dortmund come ospite del celebre
cantautore tedesco
Konstantin
Wecker.
Questo dicembre è uscito il nuovo Ep “Dieci
dita”,
ispirato all’impresa “Keep
Brave” di
Paola Gianotti, rientrata dal suo giro del mondo in bicicletta il 30
novembre 2014, vittoriosa del nuovo Guinness Record mondiale.
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