È in questi istanti che la nostra fragilità si rivela in tutta la sua verità. Una fragilità che non è debolezza, ma materia viva, sottile e resistente. Come un fiore che, nonostante il cemento e le crepe, riesce a farsi spazio e sbocciare, un millimetro alla volta, sorretto dalla sua stessa elasticità. Perché è proprio da quella tensione invisibile e instancabile che nasce la bellezza.
“Blossom”, il nuovo singolo dei Dusty Eyes, è un invito a riconnettersi con quella parte di sé che tende alla luce anche nei giorni più grigi. Un brano che parla a ogni stelo, a ogni anima che si fa seme e riesce a schiudersi e fiorire in spensieratezza, anche dove tutto sembrava impedirlo.
Con una scrittura poetica e vibrante, la canzone evoca immagini di petali che si aprono alla brezza, carezzati da un suono che profuma di new wave e post-punk, con richiami ai Cure, tra malinconia luminosa e tensione sognante.
“Blossom” è un manifesto delicato, un gesto gentile: ci ricorda che è nella fragilità che germoglia la forza, e che anche la tenacia può avere il volto della dolcezza.
I Dusty Eyes sono una band post-punk / alternative rock nata a Latina nel 2021 dall’incontro tra Alessandro Duprè (voce) e Andrea Giovanetti (batteria). A loro si uniscono poi Daniele Todino (basso) e Filippo Franzè (chitarra), portando nel progetto nuove sfumature sonore che fondono influenze folk, country, wave e rock alternativo.
Il nome “Dusty Eyes” attinge all’immaginario polveroso dei cantautori americani: occhi impolverati che scrutano l’orizzonte, mani che scavano nella terra in cerca di oro.
Con una scrittura evocativa e un sound che mescola melanconia e resistenza, i Dusty Eyes danno voce a chi cammina tra le crepe, cercando luce tra le ombre.
Link video: https://www.youtube.com/watch?v=_74ND5Bger4




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