Importantissima è stata la partecipazione di Claudia Scaglioni in rappresentanza dei cugini non eredi di Lucio Dalla. A mezza serata Claudia ha letto una lettera aperta dedicata al cugino scomparso coinvolgendo emozionalmente tutti i presenti in sala e dietro le quinte strappando un lungo quanto caloroso applauso.
In ordine dunque gli 8 finalisti. Con 2 brani a testa del proprio repertorio iniziamo appunto da Walter Piva con "Se avessi fatto il cantautore" e "Il comico" nel quale si è anche truccato da clown in diretta producendo un gran numero d'effetto scenico. 2^ classificata la romana d'adozione, originaria toscana, Silvia Frieda coi brani "L'esperienza di un cammino" e "A Paris". Il 3° posto è stato conferito al cantautore pugliese di S.Severo (Fg) Nicola Giuliani, già Premio Tenco, coi brani "Trentatre" e "Cieco come un sordo". Il premio alla critica è stato riconosciuto al cantautore sardo Antonello Frongia, alla sua 2^ partecipazione a Premio Lucio Dalla, coi brani "Oltre" e "No where land".
La giuria ammette che il range di valutazione era veramente ristretto ed è stato davvero imbarazzante determinare la classifica fino all'ultimo minuto. Infatti, d'accordo col Patron Maurizio Meli, si è deciso di conferire il titolo di 4° classificato agli artisti Aurora Marinello di Licata (Ag), giunta al Premio grazie alle selezioni siciliane curate dalla Acams di Ravanusa sotto la direzione del M° Andrea R'Andy Tricoli, presentando i brani "Una cosa piccola" e "Sarai tu", Denny Rigon, giovane cantautore di Brogliano (Vi) anche lui alla 2^ partecipazione al Premio, che ha interpretato i propri brani, in completa chiave acustica con la sua chitarra, "Ma per fortuna" e "Sangria", il trio Only Music di Palermo, Chiara Patorno alla voce, Danilo Moceri alla chitarra e Antonino Marchese alla batteria, che hanno interpretato i propri brani "Il tuo viaggio" e "Come un angelo" e il giovanissimo cantautore calabrese di Catanzaro Massimiliano Lepera coi brani dal titolo "L'Italia è un bel paese" e "La vita continua".
Subito dopo l'intervento di Claudia Scaglioni è stato proiettato il cortometraggio "Anna Bello Sguardo", con la regia di Vito Palmieri e candidato al David di Donatello, che ha letteralmente finito di scavare nel profondo di tutti strappando lacrime di commozione generale ed un lunghissimo applauso.
Il Patron Maurizio Meli riprende a fatica le redini della serata presentando alcuni ospiti tra cui Filippo Fuccillo 2° classificato della scorsa edizione grazie alla quale ha avuto il suo primo contratto discografico, Gianluca Gemini cantautore milanese col suo singolo "Piano piano", il tenore non vedente Matteo Tiraboschi esibitosi al pianoforte col brano "Con te partirò" e un giovanissimo Marco Alborghetti ospite della partner Max Stefany Artistic&Management di Bergamo.
La serata di finalissima si è materializzata grazie alle sessioni di laboratorio artistico dei 2 giorni precedenti 15 e 16 Maggio. Un vero e proprio workshop coi coachlab Manuel Auteri, Renato Droghetti e William Manera della San Luca Sound sotto la supervisione del Patron Maurizio Meli che ringrazia il Bobby's Pub di Via Murri 103 per l'ospitalità e il gentile servizio di assistenza al lab nonchè i tecnici Thomas, Marco e Gianluca.
La serata di Finalissima è stata ripresa dalle telecamere della Superpass e sarà distribuita in tv sul proprio circuito nazionale in collaborazione con circa 45 emittenti regionali.
Verso la mezzanotte, dopo le premiazioni e a conclusione di questa 2^ edizione, Maurizio Meli ringrazia quanti hanno partecipato e collaborato chiamando sul palco tutti i protagonisti.
Come ultimo saluto a Lucio Dalla e un arrivederci all'anno prossimo per la 3^ edizione, Maurizio Meli porta Claudia Scaglioni, che ha consegnato il 1° premio a Walter Piva, al centro della scena e, insieme a tutti gli artisti e pubblico in sala, intona il brano "L'anno che verrà" in pieno stile "We are the world" con applausi a scena aperta sotto una spessa coltre di emozione e commozione generale. Cala dunque il sipario sulla 2^ edizione di Premio Lucio Dalla e si spengono le luci del Teatro Guardassoni. Grazie Bologna e grazie Lucio per questa 2^ grande emozione.
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