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Ultime news di Musica e Discografia

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martedì 30 settembre 2025

I Lipstick danno vita al nuovo singolo “Buffalo and Luke”

Un’introduzione meditativa che cresce con naturalezza fino a esplodere in una power ballad intensa e introspettiva: così i Lipstick danno vita al nuovo singolo “Buffalo and Luke”, un viaggio sonoro e spirituale attraverso i deserti interiori.

La canzone racconta di una figura che, immersa nella solitudine e nel vuoto, riscopre emozioni sepolte, affronta le proprie fragilità e comprende la necessità di attraversare il dolore per liberarsi dal peso del passato.

Nel cuore del brano compare il bufalo, presenza silenziosa e magnetica che diventa simbolo di guida spirituale: uno sguardo che scuote, pervade e restituisce leggerezza. Un’immagine che ognuno può interpretare a modo proprio, forse anche come quella figura che ci ha aiutato a rialzarci in un periodo difficile come la pandemia, quando paura e confusione sembravano soffocarci e quando il brano è stato composto.

I Lipstick nascono nel 2019 dall’incontro di Lara, Rino e Nicola, inizialmente come trio acustico. Con l’ingresso di Andrea al basso e Mattia alla batteria, la band ritrova le proprie radici rock, sviluppando un sound che mescola hard rock, grunge, soul e blues.

La voce di Lara, limpida e precisa ma capace di graffi improvvisi, dà forma a testi che parlano di vita, dolore, resilienza e rinascita.

I Lipstick vogliono raggiungere e toccare le emozioni di chi ascolta, perché il rock & roll per loro è prima di tutto questo: un linguaggio universale, capace di farci sentire vivi e ricordarci il valore autentico della passione.

ASCOLTA “BUFFALO AND LUKE”!

https://orcd.co/lipstick-buffaloandluke

 

lunedì 29 settembre 2025

Last Fist Hero – il nuovo singolo “Zero Nine Six Four”

 

Il titolo del nuovo singolo dei Last Fist Hero, “Zero Nine Six Four”, suona come un enigma: potrebbe sembrare la combinazione di un lucchetto o il codice segreto per aprire una cassaforte. In realtà è un prefisso telefonico – riconoscibile forse solo a chi ancora utilizza il telefono fisso – ma al tempo stesso è molto di più: diventa il simbolo di una gabbia che qualcuno chiama casa.

Per alcuni quei numeri sono radici, per altri catene. Sono identità, tradizione, memoria. Sono marchiati sulla pelle dalla nascita e diventano una scelta: restare o scappare, viverli come orgoglio o come condanna. Perché ciò che chiamiamo casa può essere rifugio e prigione insieme. Un luogo che protegge, ma anche che limita. “Zero Nine Six Four” racconta questa ambivalenza: solitudine e famiglia, nostalgia e rifiuto, paura e coraggio di affrontarla. È la presa di coscienza che, imparando le regole del gioco, non ne resti più vittima: smetti di subire e inizi a vivere.

Con un sound che richiama il punk rock di Offspring e Blink-182, i Last Fist Hero trasformano la loro città natale in un palcoscenico, portando tra le sue strade un’energia ribelle che diventa anche un atto d’amore. Restare non è più fuga: è rivendicare la propria identità con il volume al massimo.

Nati in Calabria nel 2014, i Last Fist Hero hanno pubblicato nello stesso anno il loro primo EP, seguito dal debut album nel 2015 sotto Pan Music Production. Dopo una pausa di sette anni, sono tornati nel 2023 con i singoli “Xmas Night” e “Living Dead”, segnando un nuovo inizio. Nel 2024 hanno firmato con Sorry Mom!, pubblicando i brani “Modern Times” e “Amnesia” (in collaborazione con Spreco e MadJack) e aprendo la data italiana degli Zebrahead al Legend Club di Milano.

Da allora continuano a sfornare nuova musica con cadenza serrata: gli ultimi singoli usciti sono “Last Chapter” e “Nora”. Recentemente hanno deciso di trasferirsi stabilmente a Bologna con una nuova formazione e confermando la volontà di non fermarsi più.

ASCOLTA “ZERO NINE SIX FOUR”!

https://benext.lnk.to/0964

MANICBURG – esce “HOOVER IN THE SKY”

 

Un falco pellegrino che offre la sua preda, una barca in procinto di partire, un capitano che prepara panini e… “un aspirapolvere in cielo che risucchia le nuvole affinché il sole possa illuminare il nostro amore”.

In questo scenario visionario, ispirato alla California degli anni ’60 e alle canzoni psichedeliche cantate in spiaggia, si inserisce il nuovo singolo dei Manicburg “Hoover in the sky”.

In questo brano, che innesta delicatamente la new wave nelle sonorità lisergiche, l’estetica Manicburg è ai massimi livelli: picco della fusione tra i mondi estetici di Lustig e Porto, dove gli enigmatici cambi di direzione armonica e melodica fanno da contraltare al testo immaginifico e alle impalcature vocali.

Un anarchico sperimentatore italiano votato all’elettricità e uno chansonnier alchemico che coniugano le loro visioni differenti in perfetta armonia et voilà, ecco creata la magia.

Sferragliate elettriche, riprese lisergiche con echi flower power e cori di marinai, i temi nautici cari al gruppo e la tromba, morriconiana e italianissima, di Emanuele Calvosa (Roy Paci, Brunori SAS, Zingarua) sul finale, fanno da colonna sonora al video dalle atmosfere acquatiche: un volo – collage sul pelo dell’acqua, come fosse la sigla di uno show di viaggi anni ’80”

MANICBURG nasce nella parte nord di Manhattan, inizialmente dall’unione dei mondi musicali di Luigi Porto e Ray Lustig, ed in seguito diventa un quintetto: la band dal vivo include il batterista °Varo° Barahona, nativo del Costa Rica, il bassista messicano Daniel Espinoza ed il chitarrista Rob Salmon.

Con una palette sonica che coagula il post-punk moderno, il dream pop e l’art-rock, con riferimenti che vanno dai “muri di suono” anni Novanta alla la psichedelia weird anni Sessanta, la band si è finora esibita nei locali di New York e del nordest degli USA in spettacoli dal piglio enigmatico ispirati ad oscuri rituali pubblici dell’America ottocentesca, con Lustig nei panni del suo alter ego il “public lecturer” Theobald Lucius Wainsborough III nella fittizia cittadina del New England Manicburg-on-Hudson.

ASCOLTA “HOOVER IN THE SKY”!

Spotify: http://bit.ly/4nuGqdV

sabato 27 settembre 2025

Love Ghost- è uscito “Gas Mask Wedding”

 

Gas Mask Wedding è una raccolta di canzoni d'amore da una prospettiva distopica. Queste canzoni parlano di trovare l'intimità nel mezzo del caos.

"Ho scritto canzoni sull'amare qualcosa che potrebbe distruggerti perché questo è il mondo in cui vivo. Se anche tu vivi in ​​questo mondo, benvenuto al matrimonio"

1- Car Crash è una ballata per pianoforte cruda ed emotivamente carica dei Love Ghost, una meditazione inquietante su crepacuore, fragilità e relazioni finite. Ridotta a pianoforte, voce e alcuni elementi percussivi, la canzone mette in mostra un lato più vulnerabile della band, che ne esalta la poesia. Parla di un amore che si è rivelato improvviso e violento, come una collisione, lasciandosi alle spalle silenzio, rimpianto e bellezza.

2- Scrapbook è la seconda collaborazione tra Love Ghost e The Skinner Brothers. Il brano lega insieme le diverse storie e gli eventi della vita degli ultimi anni: cuori infranti e nuovi inizi, vittorie e sconfitte. Finnegan Bell dei Love Ghost afferma: "Sono tutti attaccati alla mia anima come un album di ritagli di cartapesta".

3- "FUCKED UP FEELINGS" è una perla rara per i Love Ghost, che unisce R&B e Grunge. Simile ad artisti come Prince, Lil Peep e Joji, che si avvicinano al lato dark pop, ma con un'atmosfera lofi generale. È sensuale, pesante e melodico, e parla di come affrontare un periodo complicato della propria vita.

4- Left on Read. L'Urban Dictionary afferma che essere "Left On Read" è il massimo livello di mancanza di rispetto che un essere umano possa ricevere. Una collaborazione tra i Love Ghost di Los Angeles e i messicani Wiplash: "LEFT ON READ" è un inno pop-punk sul sentirsi ignorati, sulla scia di Machine Gun Kelly, All Time Low e Green Day. Prodotto da Mike Summers [Kendrick Lamar, Lil Wayne, Tech N9ne].

5- Hair Dye - Questo è uno sketch che racconta la storia della mia vita amorosa.

6- Scar Tissue - Una canzone trap dark sul trauma e le voci nella testa.

7- Sandcastles è un inno che fonde generi diversi, fondendo l'alt-rock crudo ed emotivo dei Love Ghost con la voce nostalgica e struggente di Zach Goode degli Smash Mouth. Il brano esplora la bellezza fugace della giovinezza e dei sogni, come castelli di sabbia spazzati via dalla marea, con un mix agrodolce di grunge, pop-punk e sole californiano. È un brano sentito e pieno di energia che unisce le generazioni e lascia un'impronta indelebile poco prima che le onde si infrangano.

8- Hallucinations è un inno rock rilassato e nostalgico dei nativi di Los Angeles Reverie Love e Love Ghost. Unendo le vibrazioni solari dei Sublime con lo sperimentalismo audace di Jean Dawson, questo brano cattura l'essenza dell'evasione giovanile e del cool della West Coast. Con chitarre sognanti, una linea di basso groovy e una voce ipnotica, trasporta gli ascoltatori in un nebbioso pomeriggio estivo dove realtà e fantasia si confondono.

9- Angelic è una ballata alt-rock essenziale sull'amore non corrisposto, sulla scia di "Joselyn Flores" di XXXtentacion e Luna degli Smashing Pumpkins.

10- Worth it è la terza collaborazione tra Love Ghost e The Skinner Brothers. "Worth. It" è un rock alternativo grezzo che si tuffa a capofitto nella domanda senza fine: sono abbastanza? Con melodie inquietanti, testi taglienti e un assolo di chitarra epico, è un inno catartico per chiunque abbia lottato con il proprio riflesso e si sia chiesto se ne fosse valsa la pena. Dopo il successo delle loro prime due collaborazioni "Freedom in a Padded Cell" e "Scrapbook", entrambe le band erano ansiose di lavorare di nuovo insieme. Saranno in tour nel Regno Unito a novembre.

11- "Spirit Box": una scatola degli spiriti è un mezzo usato per comunicare con l'aldilà. Questa canzone fa lo stesso.

12- A Message from Finn: un po' del viaggio lungo anni per completare questo album.

13- Falling Down: una canzone alt-rock ispirata agli anni'90 sull'amore perduto.

14- Heartbreak City: una canzone sulla vita in una città dove l'amore non esiste più, di Love Ghost, Demario SB e Matt Kali.

15- Soviet Ghost: racconta la storia dello spirito di un soldato dimenticato che vaga tra le rovine di un impero caduto. Esplora la paranoia della Guerra Fredda e gli echi persistenti di un mondo che non esiste più, con Love Ghost e il produttore Seth Bishop.

16 - The Masochist - una canzone sull'amore per il dolore.

Link streaming: https://open.spotify.com/album/7xE21odZCnV82MfsYmGoHd

Biografia

I Love Ghost combinano alternative rock, grunge, metal, pop-punk, hard rock e altri generi. I testi delle canzoni hanno un tocco emo e poetico, affrontando spesso in modo diretto traumi e problemi di salute mentale.

Selezionati per Rockpalast (trasmesso in tutta la Germania), hanno suonato dal vivo in 4 continenti. Si sono esibiti al Los Angeles Warp Tour con i Wiplash nel 2025. In Messico hanno collaborato con artisti come Wiplash, Adan Cruz, Santa RM, Dan Garcia, Ritorukai, Blnko, Rayben, El Burger e molti altri. A livello globale hanno collaborato a brani con The Skinner Brothers (Regno Unito), Rico Nasty, Bali Baby, Tankurt Manas (Turchia) ed ad un intero album con SKOLD.

Hanno ottenuto pubblicazioni su Rolling Stone Magazine (in cui sono apparsi più di 10 volte), Sonic Seducer, Playboy, Time-Out Mexico, Clash magazine, Lyrical Lemonade, EARMILK, Backseat Mafia, Alternative Press e molti altri.

“Straight Line”, il nuovo singolo di AUT!

 

Adolescenti annoiati, una sala slot dall’odore stantio, gratta e vinci consumati in fretta, personaggi bizzarri e sostanze che circolano.

Cosa potrebbe andare storto?

È questo lo scenario che fa da sfondo a “Straight Line”, il nuovo singolo di AUT!, una scheggia punk che mescola riff grezzi di chitarra e pulsazioni sintetiche con la velocità martellante del rock’n’roll e del garage elettronico di fine anni ’70.

La frenesia del ritmo diventa la colonna sonora di visioni alterate: dopo un assaggio di “melted gold”, la realtà si deforma, tra allucinazioni, stanze bianche e la sensazione di guardarsi dall’alto. Premonizione? O solo un gioco crudele della mente che si perde in un labirinto?

Quello che resta è una presa di coscienza semplice e diretta: “Sometimes my mind can’t seem to think in a straight line”.

Perché a volte la mente prende altre strade, e capire se sia un bene o un male non è così importante: l’essenziale è seguirne il ritmo, anche quando va fuori controllo.

AUT! nasce dalla mente di un giovane operaio mantovano e debutta nell’ottobre 2024 con la pubblicazione di due EP per poi ottenere, in pochi mesi, l’occasione di aprire il concerto degli Afterhours a Firenze, l’inclusione di un brano nella compilation Carne Fresca edita da Woodworm, oltre a date live tra Milano, il Veneto e l’Emilia.

Grida, chitarre, campionamenti e drum machine per un post-punk che si fa colonna sonora delle nuove notti della Repubblica.

Lo stridore della provincia operaia che cova sotto le ossessioni per la produzione, il mercato, lo svago. Il suono della tensione nervosa di questi anni Venti non ruggenti.

ASCOLTA “STRAIGHT LINE”!

https://benext.lnk.to/straightline

AZZURRO (feat. Praliné House) presenta “Piacere”


 AZZURRO (feat. Praliné House) presenta “Piacere”: urban ed elettronica si incontrano tra sensualità e vibrazioni notturne, mentre Napoli e Barcellona convergono in un intreccio multiculturale che diventa manifesto della Generazione Italo-Española dell’autore.

Le linee di piano e synth si aprono su un drop potente, dominato da basso, kick e batterie elettroniche, mentre campionamenti e trombette riverberate creano un’atmosfera notturna che oscilla tra rap e spoken word.

Il testo attraversa immagini di Napoli, frammenti di vita personale e ricordi di serate ed incontri, amalgamando elementi diversi delle culture mediterranee.

AZZURRO è un musicista e produttore napoletano con base a Barcellona, attivo da oltre dieci anni tra band e produzioni per altri artisti della scena locale, sotto il tetto della comunità artistica Praliné House. Con il suo progetto solista mescola pop alternativo, urban e influenze cantautorali mediterranee, mantenendo un’estetica calda e nostalgica, e cantando tra italiano e spagnolo.

Brani come “La Forma Más Romántica” e “Bruciamo tutti i dischi” hanno già tracciato il percorso di un nuovo capitolo, conquistando ascoltatori tra Italia e Spagna. La sua voce unica, leggermente ruvida, si intreccia con ritmi caldi e testi che oscillano tra edonismo, intimità e ironia, costruendo un ponte tra la tradizione italiana e l’energia cosmopolita di Barcellona.

ASCOLTA “PIACERE”!

https://orcd.co/azzurropralinehouse-piacere

giovedì 25 settembre 2025

“Happy Pill”, il nuovo singolo di Zara Broadway

“Happy Pill”, il nuovo singolo di Zara Broadway, è un brano intenso e dal forte impatto emotivo che racconta il desiderio di evasione da una realtà soffocante, aprendo uno spiraglio verso un mondo migliore, lontano dal rumore e dalle costrizioni.

La canzone unisce energia e introspezione: da un lato la spinta a fuggire da “una città troppo rumorosa”, dall’altro la riflessione su come l’isolamento psicologico possa celarsi dietro un’apparente normalità. “Happy Pill” diventa così sia metafora di un rifugio interiore dove la mente trova pace, sia rappresentazione di un sollievo illusorio che maschera un dolore profondo.

Ad accompagnare il brano, un video dal forte valore simbolico: Zara è ripresa interamente seduta su un letto, in una stanza buia e grigia. Accanto a lei, un grande barattolo di pillole sempre in vista. I gesti ripetitivi – prenderle, rovesciarle, annotare pensieri su un quaderno – costruiscono una narrazione claustrofobica, che culmina nell’immagine finale: il volto dell’artista spento e catatonico, mentre una mano le porge un vassoio con altre pillole. Un’immagine che richiama la dipendenza da meccanismi di fuga e l’impossibilità di liberarsene.

Con “Happy Pill”, Zara Broadway trasforma fragilità ed emozioni in musica, creando un linguaggio personale che unisce sonorità pop, R&B e testi carichi di significato.

Zara Broadway, classe 2002, è una cantautrice inglese cresciuta nel Nord Italia. Fin da bambina porta con sé la passione per il canto e la scrittura, che diventa il filo conduttore del suo percorso artistico.

Durante gli anni di studio tra chitarra e canto, non smette mai di scrivere, traendo ispirazione da artisti come FINNEAS e Lauv. Dai primi appunti sparsi su fogli e quaderni fino alle bozze registrate sul telefono, Zara trasforma idee e pensieri in musica, iniziando a comporre i primi brani con la sua chitarra classica.

Dopo un periodo di sperimentazione, pubblica i suoi primi singoli sulle piattaforme digitali, tra cui “Changes”,una canzone che racconta la storia di un senzatetto, e “Rising Hope”, caratterizzato da sonorità R&B che trascinano l’ascoltatore nel suo universo musicale.

Con il suo stile intimo e diretto, Zara Broadway si afferma come una voce capace di trasformare emozioni e vissuti in canzoni che parlano al cuore di chi ascolta.

Link video: https://www.youtube.com/watch?v=Cxzh_B0zLOE

 

mercoledì 24 settembre 2025

Short Art Fair Enough – il nuovo singolo “Black field”


 Quando si parla di depressione, ogni persona che ne soffre la descrive con un’immagine diversa.

C’è chi ne parla come di un abisso, chi la descrive come un angolo di una stanza buia…

E chi la definisce “un campo nero”.

Nel nuovo singolo “Black field”, Short Art Fair Enough utilizza questa metafora per raffigurare la sensazione di sentirsi minuscoli in uno spazio buio ed enorme.

Ma la depressione non è una condanna a restarvi intrappolati: in questo pezzo, elettronica minimale e suggestioni dark‐ambient trasformano la malinconia in occasione di rinascita.

A volte il primo passo consiste nel volgere lo sguardo intorno e osservare la bellezza che il mondo offre: un tramonto, il sorriso di uno sconosciuto, i dettagli che, pur non essendo eclatanti, meritano di essere vissuti e custoditi.

La voce intima e le sonorità rarefatte guidano l’ascoltatore in un percorso di consapevolezza, invitando ad abbandonare un paesaggio interiore oscuro per riscoprire la luce del presente.

Gli Short Art Fair Enough nascono in Campania in un’epoca segnata da cambiamenti globali. Al centro c’è Francesca, voce e autrice del progetto, che nel 2019 inizia a comporre brevi brani chitarra e voce, quasi fossero frammenti di diario sonoro.

A trasformare queste “istantanee” intime in canzoni strutturate è l’incontro con Aldo Capasso, compositore e arrangiatore con un background eclettico e una spiccata sensibilità musicale. Insieme danno forma a un progetto che prende profondamente sul serio la ricerca emotiva e artistica.
Il nome “Short Art Fair Enough” – che può essere tradotto come “Arte breve, tanto basta” – racchiude la loro visione dell’espressione artistica: bastano pochi istanti di autenticità per lasciare un segno. Con l’ingresso di Igor Di Martino alla chitarra e Marco Fazzari alla batteria, il progetto diventa una band a tutti gli effetti, portando in scena un sound che fonde l’alternative rock anni ’90, armonie jazz e tensioni più graffianti del rock.

Nel gennaio 2025, nel giorno simbolico del Blue Monday, esce il primo EP del gruppo, “Act1”: un lavoro che raccoglie il senso di questo percorso musicale e umano, tra malinconia, introspezione e una voglia viscerale di verità emotiva.

Gli Short Art Fair Enough sono un progetto in continua evoluzione, pronto a sperimentare e contaminarsi, sempre alla ricerca di una musica che parli al cuore di chi ascolta e sappia restituire senso anche al silenzio.

ASCOLTA “BLACK FIELD”!

Spotify: http://bit.ly/4nF50rW

“JACK & ROSE”, l’ultimo singolo dei WET

Sì, sono proprio la nobildonna dai capelli rossi e il biondino senza biglietto imbucatosi sul Titanic ad avere ispirato “JACK & ROSE”, l’ultimo singolo dei WET.

Questa coppia iconica è l’emblema dell’amore nonostante le circostanze avverse e gli sbagli: “non conto più gli errori che hai perdonato”.

Anche i metallari si innamorano forte: qui il sentimento viene urlato a squarciagola su un brano metalcore dal forte impatto sia strumentale che vocale, efficace nei cambi di atmosfera e nei breakdown.

Un connubio di intensità e delicatezza che restituisce l’intensità di un amore capace di illuminare anche i momenti più bui.

“Anche all’inferno / griderò il tuo nome / E quando affogo nei miei perché / sei la forza che si accende in me / Luce nell’oscurità / Pace dell’anima”

queste parole mettono a fuoco un legame autentico, in grado di guidare attraverso le tenebre e di portare pace e redenzione.

I WET (Alex e Dany) sono più di una band: sono amicizia trasformata in rabbia costruttiva, sono sogni sporcati da sudore, distorsioni e notti insonni.

Hanno iniziato tra garage e sogni confusi e non hanno mai mollato.

Nel 2023 esordiscono con “Te ne andrai”, seguita da una scarica di singoli come “Autodistruttivo”, “Fine della festa” e il più maturo “Buio”, con cui segnano un netto cambio di direzione artistica.
Il pubblico li ascolta, li segue, li chiama. Passano da Twitch con LiveTunes (insieme a Cydonia, Panetty, Enkk e Bouchra), fino a salire sui palchi del Legend di Milano, Lucca Comics e Milano Games Week. Nel frattempo, non smettono mai di sperimentare, reinterpretando hit contemporanee nel format virale “Pop Goes Wet”.

ASCOLTA “JACK & ROSE”!

https://benext.lnk.to/jackrose

 

martedì 23 settembre 2025

Con “off the rails” i Grace Cale portano il post-punk “fuori dai binari”

 

Con “off the rails”, i Grace Cale portano il post-punk “fuori dai binari”, avvolgendolo nell’aura eterea e sognante dello shoegaze. Il risultato è un brano che sembra un ipotetico incontro tra i primi Alcest e i Cure, capace di fondere malinconia e intensità in un’unica atmosfera sospesa.

Il testo evoca il rimpianto di un’occasione mancata: «For all the wrong reasons I found you… For all the sweet nightmares I’ve been through / I’ve lost myself sitting here in front of you / I got to have you / But I lost this train». L’immagine del treno perso diventa metafora di un legame sfiorato ma mai vissuto, di uno sguardo che sembra familiare da sempre e di un’attrazione frenata dalla paura.

“off the rails” è la fotografia di quel dubbio che resta a lungo in un angolo della mente: cosa sarebbe potuto succedere se la paura non avesse bloccato il passo? Un brano che trasforma la malinconia in poesia sonora, sospesa tra dolcezza onirica e tensione emotiva.

Grace Cale nasce dall’incontro di tre musicisti provenienti dal mondo indie, darkwave e shoegaze, uniti dal desiderio di fondere le proprie influenze in un suono personale e viscerale. La band mescola atmosfere post-punk, suggestioni dreampop e sfumature shoegaze, dando vita a brani sospesi tra malinconia e groove. Le loro canzoni raccontano la tristezza di un cuore irrequieto e la voglia di resistere, ballare, vivere anche quanto la luce sembra svanire. Chitarre riverberate, bassi pulsanti e ritmi serrati accompagnano un viaggio sonoro che abbraccia la bellezza del dolore.

I Grace Cale vengono da Milano e sono Nico alla voce e alla chitarra, Antonio al basso e Andrea alla batteria.

ASCOLTA “off the rails”!

Spotify: http://bit.ly/47XvNLF

“Lady Mazikeen”, il nuovo singolo dei Woda Woda


 Cosa accadrebbe se Lucifer decidesse di fuggire dall’Inferno e la sua inseparabile amica Mazikeen lo seguisse sulla Terra? Da questa domanda prende vita “Lady Mazikeen”, il nuovo singolo dei Woda Woda, un brano hard’n’heavy dal sound distorto, desertico e rovente.

Ispirata alla celebre serie TV Lucifer, la canzone porta al centro la figura di Mazikeen, leader dei demoni Lilim e fedele compagna di squadra del Re dell’Inferno. Dopo millenni passati tra torture e fiamme, Maze sceglie di prendersi una “vacanza” dal dolore, ritrovandosi immersa in un’esperienza terribilmente umana. Un personaggio affascinante e contraddittorio che, dietro la corazza infernale, lascia gradualmente intravedere fragilità, desideri e un’umanità inattesa: “sogna stelle volando in basso”, rinchiusa nella sua “gabbia di metallo” dove “la mente fugge dall’anima” che vorrebbe finalmente possedere.

Il brano, con le sue chitarre ruvide e incandescenti, richiama vagamente il riff portante della sigla della serie TV, quasi fosse una dichiarazione d’amore senza mezzi termini alla musa ispiratrice della band. Lo stesso accade nel videoclip, che segue Mazikeen nei suoi pensieri e nel suo tormento, restituendo un viaggio visivo tanto oscuro quanto ipnotico.

Con “Lady Mazikeen”, i Woda Woda celebrano un personaggio iconico, la domanda quindi nasce spontanea: a chi sarà dedicato il prossimo brano?

Dopo millenni di fede e vanità, 5 “angeli caduti” trovarono la loro dimora a Little Plug.

Correva l’anno 2020 D.C. o meglio conosciuto come l’anno 0 D.C.

Il nome della loro “Legione” (WODA WODA) simboleggia ed invoca due volte l’alter ego del fuoco e si presentano al mondo con il brano “MEDUSA”, seguito da “PORTANDO LA PELLE A CASA” e nel 2021 con “DIVANO GIALLO”.

La redenzione di Lucifer, Leviathan, Samael, Asmodeus e Behemoth, questi i componenti della band, apre le porte alla conoscenza dell’umanità nell’anno 2022 D.C con “WE ARE BIKER GUYS” e l’anno successivo con “P.U.B. PRENDIMI USAMI E BUTTAMI”.

Nell’anno 2024 D.C terminano la loro “caduta” con “SESSO & VINO” e con “Daisy”.

Ma ciò che accade nell’anno 2025 D.C (anno 5 D.C.) apre l’era verso la conoscenza, nasce una nuova prospettiva, rivoluzionaria, che sfida tutto ciò che il mondo ha sempre creduto.

Ecco il vero volto di chi è stato dipinto come nemico ma in realtà è “Il portatore di luce” e non di tenebra.

Il 13 giugno 2025 D.C (anno 5 D.C.) il mondo scopre tracce come “Veleno” (Lucifer 1.8) e l’ultimissimo “LADY MAZIKEEN” e mai come oggi è pronto a conoscere il lato non oscuro dell’Inferno.

Link video: https://www.youtube.com/watch?v=Z1V9E8PHIBM

lunedì 22 settembre 2025

My Evil Twin – “Crazy”, il nuovo singolo

 

Chiunque abbia vissuto una relazione disfunzionale conosce bene le sue contraddizioni: in certi momenti il partner sembra l’anima gemella, in altri si rifugia dietro silenzi impenetrabili, sguardi di sufficienza e sorrisi vuoti, proprio quando il bisogno di sostegno si fa più urgente.

Con il nuovo singolo “Crazy”, i My Evil Twin raccontano la vertigine di chi ha ingoiato troppe verità taciute. È l’istante in cui manca l’aria, tremano le gambe e ci si accorge che la mano che ti “salva” è la stessa che ha orchestrato la tua caduta. Una fotografia lucida della dipendenza affettiva e della decisione feroce di dire basta: tagliare i ponti e ricominciare a respirare. Che si tratti di amore, amicizia o lavoro è uguale, questi rapporti esistono ovunque.

Il brano cattura quel momento di chiarezza in cui si rifiuta l’ennesimo “aiuto” manipolatorio, si accetta la debolezza e ci si rialza senza stampelle. Per tradurre questa valanga emotiva, i My Evil Twin si affidano a sonorità limpide e atmosferiche del metalcore, che richiamano le atmosfere di Falling in Reverse, I Prevail e Bad Omens. Se sotto i detriti si sussurra per mancanza d’ossigeno, basta sollevare la testa per esplodere in un breakdown furibondo e liberatorio.

“Crazy” è dedicata a chi ha bisogno di una spinta per trasformare il senso di colpa in volontà e la paura in confine. Per poter finalmente rinascere con il fiato in gola e il cuore che riparte a tempo pieno.

I My Evil Twin rappresentano il suono del conflitto interiore: la lotta tra chi sei e chi potresti essere, tra luce e ombra, tra lucidità e caos.

Elettronica, pesantezza e melodie inquietanti convergono in un’identità sonora che sfida i confini dei generi, dando forma a un percorso musicale crudo, emotivo e viscerale.

Ogni loro canzone è uno specchio: riflette le ombre che cerchiamo di ignorare, scava in profondità tra i temi dell’identità, dell’autodistruzione e dei mostri che portiamo dentro.

I My Evil Twin trasformano il dolore in catarsi e il disagio in energia.

I loro concerti non sono semplici esibizioni: sono esplosioni emotive, intense e autentiche, capaci di connettere a un livello profondo chi ascolta.

Questa non è solo musica heavy. È la colonna sonora di chi combatte guerre silenziose, invisibili ma reali.

ASCOLTA “CRAZY”!

https://benext.lnk.to/crazy

sabato 20 settembre 2025

“Fooled By You”, il nuovo singolo degli Zen Hobo

 

È ora disponibile “Fooled By You”, il nuovo singolo degli Zen Hobo, una canzone che mette in scena la tensione sottile tra l’attrazione irresistibile e la consapevolezza dell’inganno in una relazione.

Con sonorità alternative rock leggere ma incalzanti, arricchite dal timbro inaspettato del sax, il brano trasforma la complessità delle emozioni in ritmo e melodia. Le parole tornano come un mantra, restituendo l’assurdità di un sentimento che logora e nutre allo stesso tempo.

L’immagine della wild road e l’urgenza di correre diventano metafore potenti: l’amore come una dipendenza da cui non si riesce a sfuggire. Più l’obiettivo sembra allontanarsi, più si accelera – come un criceto intrappolato nella ruota, che aumenta la velocità ma resta sempre nello stesso punto.

Il testo non edulcora la realtà: l’anima muore pian piano, giorno dopo giorno, ma la musica apre spiragli di leggerezza e catarsi, trasformando un tema scomodo e attuale – quello delle relazioni tossiche – in una narrazione sonora che vibra di sensibilità e sincerità.

Con “Fooled By You”, gli Zen Hobo riescono a fondere introspezione e immediatezza, offrendo un brano che fa riflettere proprio grazie alla sua schiettezza e semplicità.

Zen Hobo è una band italiana che fonde alternative rock, reggae e punk, dando vita a

uno stile originale e travolgente.

Attivi dal 2023, si sono distinti sui palchi del centro Italia per le loro esibizioni cariche di energia. Nel 2024 hanno pubblicato il loro album d’esordio “Pluto Time”, reperibile su tutte le principali piattaforme digitali e attualmente stanno rilasciando nuovi singoli per anticipare l’uscita del loro prossimo EP.

La formazione è composta da Eugenio Scaglioni (voce e chitarra), Luca Morganti

(batteria), Michele Resta (sax e voce) e Matteo Giommi (basso).

ASCOLTA “FOOLED BY YOU”!

https://orcd.co/zenhobo-fooledbyyou

WORLDPLAN – esce “FLUOXETINA”


 Attenzione: leggere il foglio illustrativo prima dell’ascolto.

Ascolta questo brano se ti senti isolato nei confronti del genere umano e intimorito dalla religione.

Fluoxetina serve a curare il senso di alienazione e a prevenire una sensazione di distacco generazionale.

«Vorrei parlare con Dio, mostrargli ciò che non va quaggiù». Si apre così “Fluoxetina”, il nuovo singolo dei Worldplan, un brano che suona come una lettera di denuncia, rabbiosa e disincantata, all’“ufficio reclami” del mondo.

La band mette in musica il disagio di una realtà dominata dal capitalismo, in cui l’individuo si consuma fino a non avere più energie, fino a desiderare di non svegliarsi più. È un mondo in cui le idee vengono proclamate con un’arma in mano, dove odio e rivalità diventano la norma. E in cui perfino la fede vacilla: «il capitalismo è la nuova fluoxetina», una dipendenza che anestetizza, senza che ce ne rendiamo conto.

Il risultato? «Fa sempre più freddo». Dentro e fuori.

E i Worldplan lo raccontano con un linguaggio musicale ruvido e diretto: le sonorità pescano da Deftones, Godsmack, Danzig e Fugazi, intrecciando la potenza abrasiva dell’alternative con le linee melodiche catchy dell’art punk. Un equilibrio che rende “Fluoxetina” arrabbiato e viscerale, ma allo stesso tempo accessibile.

Con questo nuovo singolo, i Worldplan firmano un manifesto musicale che non ha paura di guardare in faccia la realtà, trasformando il gelo sociale e interiore in energia sonora e in un grido collettivo.

Da sempre radicati in testi tormentati e in un sound rabbioso, i WorldPlan nascono nel 2018 tra le colline toscane, uniti da una forte sintonia musicale ed emotiva. Il bisogno di esprimersi senza filtri li porta alla pubblicazione dell’EP “Easyli Rhetieving” (2019): sei tracce veloci, sporche e taglienti, che rifiutano ogni compromesso.

Nel 2022, dopo un periodo di intensa scrittura durante il lockdown, pubblicano “Jukai”, il primo LP: dodici tracce che esplorano temi oscuri come la disillusione verso la società, il suicidio e la speranza, racchiusi in un concept intenso e introspettivo. L’album li porta a condividere il palco con icone del rock e del metal internazionale come Nanowar Of Steel, David Ellefson, Jeff Scott Soto e Chris Slade.

Oggi i WorldPlan intraprendono un nuovo percorso: stessa attitudine, ma una nuova lingua – l’italiano – per arrivare ancora più in profondità. Il singolo precedente si intitola “Davide o Golia” ed è quello che ha dato inizio al nuovo corso della band.

ASCOLTA “FLUOXETINA”!

https://ffm.to/worldplan-fluoxetina

giovedì 18 settembre 2025

“Brucia in me”, il nuovo singolo dei Sinezamia

Quando tutto ciò che ci circonda appare come un vuoto che soffoca, la prima reazione è allontanarsi. Ma se le domande restano a urlare dentro di noi, la distanza non basta più. È da questa tensione che nasce “Brucia in me”, il nuovo singolo dei Sinezamia, un brano dark wave potente e trascinante che invita a trasformare la rabbia in resistenza e liberazione.

Sorretto da un basso pulsante e da una batteria incessante, il brano costruisce un muro sonoro compatto, dove tastiere squillanti e chitarre ruvide si intrecciano in un’atmosfera graffiante e visionaria. Nel testo emergono domande irrisolte e accuse a una società fatta di maschere e finzioni destinate a crollare: «Grida forte la rabbia che cresce in te. E allora vincerai, piegarti non dovrai, mai».

“Brucia in me” diventa così un inno alla ribellione morale, etica e pratica, un’esortazione a non arrendersi davanti a imposizioni e menzogne. La rabbia, lungi dall’essere distruttiva, diventa l’unico antidoto contro il terrore e l’indifferenza, una fiamma che arde e dà la forza di resistere.

Già tra i brani più intensi e trascinanti nei live della band, “Brucia in me” coniuga energia musicale e profondità tematica, mantenendo viva la tradizione dark wave e proiettandola in una dimensione attuale e necessaria.

Attivi dal 2004, i Sinezamia sono tra le poche realtà italiane a proporre una visione oscura, poetica e potente della canzone rock in italiano. Nati dalla scena new wave, si sono evoluti negli anni verso un suono personale e contaminato, tra riferimenti dark, hard rock e metal.

Nel loro percorso discografico – tra EP, album, partecipazioni a tribute e compilation – hanno calcato palchi in tutta Italia e all’estero, condividendo la scena con band come I Ministri, Modena City Ramblers, The Dark Shadows e molti altri.

Nel 2013 sono stati l’unico gruppo italiano a cantare in italiano al Master of Rock (Rep. Ceca), dividendo il palco con The Exploited, Lordi, The 69 Eyes, Dragonforce. Nel tempo hanno reinterpretato brani storici di Joy Division e Litfiba, mantenendo una linea coerente tra classicità e ricerca.

Hanno all’attivo due EP (“Fronde”, 2007 e “Sacralità”, 2009) , 1 album live (“Decadanza”, 2015) e tre album (“La fuga”, 2012; “Fingere di essere” 2019, e “Distanze”, 2024).

La band è formata da: Marco Grazzi – voce; Carlo Enrico Scaietta – tastiere; Alessandro Conte – chitarra; Saverio Coizzi – batteria; Luca Losio – basso.

ASCOLTA “BRUCIA IN ME”!

Spotify: http://bit.ly/4ptzkYr

 

mercoledì 17 settembre 2025

Gli AJNA presentano “La vita scorre”

Gli AJNA presentano un nuovo singolo intenso e struggente: “La vita scorre”, brano in cui delicate sonorità di pop cantautorale accompagnano un racconto che scava nelle pieghe più profonde dell’esistenza.

Il tempo, l’acqua, le trasformazioni inevitabili: l’innocenza di un bambino che osserva con stupore il mondo lascia presto spazio all’uomo adulto, costretto a fare i conti con la disillusione e con il peso di motivazioni che sembrano sgretolarsi tra le mani. Come un corso d’acqua che nasce puro e cristallino per poi trasformarsi in palude stagnante, così la vita può scivolare da un’apparente serenità a un vortice di ansie, delusioni e senso di fallimento: dal mutuo da pagare alle malattie da affrontare, si assiste impotenti a due vite che si spengono, resistendo al disgusto che la realtà intorno provoca.

“La vita scorre” parte con leggerezza e poi si addentra in un paesaggio crudo e realistico. È lo sguardo esterno di una voce narrante che si immerge nel flusso degli eventi, trascinando con sé chi ascolta, fino a farlo sentire parte di questa corrente emotiva.

Frutto di un sogno lucido, il brano è allo stesso tempo carezza e scossa: un sussurro intimo che si trasforma in uno sfogo liberatorio: “Senza di te non saprei neanche di essere vivo”.

Il brano è la colonna sonora di quell’istante della notte in cui siamo stanchi ma non vogliamo dormire, e scegliamo di restare vigili, lasciando che la vita ci scorra accanto.

Gli AJNA sono una band cantautorale di Codogno in attività dal 2019. A novembre 2021 hanno pubblicato l’album d’esordio intitolato “La Gestazione Degli Elefanti”.

La band è così composta: Fabio Giuli (chitarra e voce), Marco Comandù (tastiere e chitarra), Mattia Mosconi (basso) e Matteo Garioni (batteria).

ASCOLTA “LA VITA SCORRE”!

https://orcd.co/ajna-lavitascorre

 

ACCUMULATOR GRIDS – esce “TRANSYLVANIA”

Un castello nel cuore della Transilvania, avvolto da una foresta oscura e inquietante. Un’ambientazione che evoca subito vampiri, leggende e atmosfere gotiche. È qui che prende vita la storia di “Transylvania”, il nuovo singolo degli Accumulator Grids, accompagnato da un videoclip che si trasforma in un vero e proprio cortometraggio.

Il protagonista è il famigerato Conte Straul, sovrano lascivo e crudele, contro il quale per secoli intere generazioni di cavalieri hanno combattuto invano. Ma questa notte le sorti della battaglia potrebbero cambiare: il coraggioso cavalier Bogdan, guidato da un’antica profezia rivelata da un grammofono magico, si unisce a un gruppo di giovani per tentare l’impossibile.

Con una durata di 12 minuti, il videoclip di “Transylvania” non è una semplice estensione visiva del brano, ma una narrazione cinematografica in cui musica e immagini si completano, dando vita a un’esperienza immersiva. Il risultato ha conquistato la critica internazionale, aggiudicandosi prestigiosi riconoscimenti, tra cui il Cannes World Film Festival 2025.

Con questo progetto ambizioso, gli Accumulator Grids confermano la loro identità: un heavy metal dal respiro classico, arricchito da atmosfere gotiche e dalla volontà di portare la propria musica oltre i confini del palco e dello studio.

Gli Accumulator Grids sono una heavy metal band torinese formata da cinque musicisti: Andy Dlanor (voce e testi), Alex Grid (chitarra solista e arrangiamenti), Will O’TyIe (chitarra ritmica), Rick Rush (basso) e The Beast (batteria).

Il progetto prende forma nell’autunno del 2013 da un’idea dei fondatori Andy e Alex, che nel 2018 danno vita all’AG Studio, spazio creativo nato per produrre la loro musica in totale autonomia.

Con la formazione completata nel 2019, il gruppo inizia a costruire il proprio repertorio originale e, durante la pandemia, concentra gli sforzi sulla realizzazione del primo singolo “Dream Master”. Pubblicato nel maggio 2021 e accompagnato da un videoclip premiato in diversi festival internazionali, il brano apre la strada al primo progetto per un album (Accumulator Grids, self-titled), registrato e mixato all’AG Studio con il supporto del sound engineer Ivano Antico e masterizzato nei leggendari Finnvox Studios in Finlandia. Ad oggi sono presenti solo alcune traccie sulle piattaforme digitali

Dal 2022 gli Accumulator Grids si esibiscono dal vivo in alcuni dei club più noti della scena torinese e nazionale, tra cui Hiroshima Mon Amour, Spazio211, El Barrio e il Viper di Firenze. Nel 2023 esce l’EP “Metal Skin”, mentre nel 2024 pubblicano su YouTube l’ambizioso videoclip di “Transylvania”.

Parallelamente all’attività discografica e live, la band si impegna anche nell’organizzazione di eventi: nel 2025 dà vita al Metal Skin Fest di Ciriè e al Sardi’s Rock Festival di Caluso, confermandosi una realtà in costante crescita nella scena heavy metal italiana.

Link video: https://www.youtube.com/watch?v=5xiUXiagYwU

 

martedì 16 settembre 2025

Gli Ego Divided condividono le loro “Reflections” in questo nuovo singolo

Gli Ego Divided condividono le loro “Reflections” in questo nuovo singolo, un brano che affonda le radici nel prog-death di Atheist, Beyond Creation ed Edge of Sanity.

Il pezzo integra vocalità estreme e clean che seguono le geometrie intricate dello strumentale: il tema è scomodo da affrontare, allora usiamo tutti i linguaggi possibili per ragionarci su.

“Reflections” mette a nudo l’ipocrisia di una società che sacrifica il vero valore umano sull’altare del denaro e dell’immagine. La nuova normalità è fatta di compromessi, corpi svenduti e maschere sociali, per cui è meglio essere cauti: “Appearances are often deceiving / Sheeps, in reality, are bloodthirsty wolves”. Essere disposti a tutto per arricchirsi è il vero valore oppure è questo il motivo per cui affoghiamo nel fango?

Ma la verità, prima o poi, emerge sempre e quando accadrà, non serviranno più scuse: oggi semplicità e autenticità sono sottovalutate, ma sono queste le caratteristiche che durano e possono quindi lasciare un segno indelebile nel tempo. Le maschere cadono sempre.

Gli Ego Divided nascono nel 2005 dall’idea dei chitarristi Massimo Masi e Alberto Zimone, inizialmente come progetto di cover band. Con il tempo, la formazione evolve e comincia a lavorare su brani originali, trovando nel 2012 una svolta con l’arrivo del vocalist Mauro Tagliavia, autore di testi profondi e intensi.

Dopo una prima fase di difficoltà che interrompe le registrazioni dell’album d’esordio, la band torna più determinata che mai: nel 2018 entrano nella line-up Elio Lao (batteria) e Alessio Lopes (basso), spingendo il gruppo verso nuove energie creative che culminano nel 2024 con l’uscita del debut album, disponibile su tutte le principali piattaforme digitali.

Nel 2024, con l’ingresso del batterista Phil Spinelli (Tol Morwen), la band pubblica il singolo “Totally Blind”. Nel 2025, dopo le registrazioni di “Reflections”, avviene un nuovo cambio di formazione: entra Manfredi Mansueto (State of Neptune) alla batteria, mentre Ermanno Siino prende il posto di Alberto Zimone alla chitarra, consolidando così il nuovo assetto degli Ego Divided.

ASCOLTA “REFLECTIONS”!

https://orcd.co/egodivided-reflections

 

Farmakon presenta “Maledetto Ciao”, il nuovo singolo


 Farmakon presenta “Maledetto Ciao”, il nuovo singolo in collaborazione con i Freaky Tuesday: un mix travolgente di rock, pop e rap, un flusso sonoro dinamico che alterna il rapping graffiante di Farmakon al cantato intenso di Veronica Gavotto (Freaky Tuesday).

Il risultato è “Maledetto Ciao”, un brano dal ritmo incalzante e dall’anima sfaccettata, capace di catturare fin dal primo ascolto.

Il testo apre un filo narrativo che prosegue con “Te Ne Vai”, incluso nell’EP “Farmakon”. Qui il protagonista, frenato dalla timidezza, si ritrova in una dimensione sospesa di un’estate lenta, tra desiderio e incapacità di agire, immerso in riflessioni che mettono a nudo fragilità e contraddizioni.

Dietro il nome Farmakon c’è Davide Cera, cantante e polistrumentista piemontese già noto con la rock band Thunder System. Nel 2023 avvia il progetto solista con un obiettivo preciso: totale libertà stilistica. I suoi brani, scritti in italiano, fondono rap, pop, rock e metal, mantenendo sempre un forte legame con la melodia e gli hook più immediati.

Il 23 agosto 2024 esce il primo singolo “Segno Di No”, riflessione sull’incertezza del futuro.

Il 20 giugno 2025 arriva “Uno Alla Volta”, apripista dell’EP, con sonorità tra rap e hard rock e un focus sulle violenze del presente.

Il 18 luglio 2025 rilascia “Te Ne Vai”, brano emo/pop-punk dal sapore estivo che racconta un amore desiderato ma mai realizzato.

Il 15 agosto 2025 pubblica l’EP “Farmakon”, primo lavoro da solista.

Con “Maledetto Ciao”, Farmakon conferma la sua cifra stilistica: un linguaggio musicale libero da etichette, capace di unire energia, introspezione e contaminazione sonora.

ASCOLTA “MALEDETTO CIAO”!

Spotify: http://bit.ly/3K3qGjb

lunedì 15 settembre 2025

“Carne viva”, il nuovo singolo dei Mildred

In un’epoca che esalta la freddezza e l’indifferenza, scegliere di non indossare corazze diventa un atto di puro coraggio. Esporsi senza difese, rimanere autentici anche quando significherebbe sanguinare: è questo il cuore di “Carne viva”, il nuovo singolo dei Mildred.

Il brano, un intenso alternative rock sulla scia di Muse, The Killers e Interpol, è dedicato a chi sente tutto, anche troppo. A chi vive senza filtri, come se non avesse pelle, fragile solo in apparenza ma in realtà portatore di una forza rara: quella dell’ipersensibilità.

“Carne viva” racconta la condizione di chi non riesce a smettere di sentire, di chi rifiuta di piegarsi a una società che premia l’uomo-macchina e punisce l’umanità. È un incoraggiamento e un abbraccio solidale per chi continua, nonostante tutto, a vivere e a soffrire con intensità, scegliendo l’autenticità al posto della corazza.

Con questo nuovo singolo, i Mildred trasformano la vulnerabilità in forza, ricordandoci che, oggi più che mai, la sensibilità è necessaria per mantenere un mondo vivibile, a misura d’uomo.

I Mildred nascono nel 2016 con il loro album d’esordio dal titolo “Il Primo”, che subito regala alla band parecchie soddisfazioni: come la rotazione in esclusiva su Sky e RockTv del singolo “Mostro”, un tour nel Nord Italia, la nomina di “band del mese” su alcune webzine, vari passaggi e interviste in rinomate radio italiane come ad esempio Radio Lombardia per il programma “Linea Rock”.

Nel 2018 i Mildred tornano in studio e, a novembre dello stesso anno, pubblicano il loro secondo lavoro intitolato “Il Colore Degli Inverni”, che riscuote parecchio consenso da parte del pubblico e dei vari magazine nazionali di musica come Rumore, Rockerilla e altri.

“Il colore degli Inverni” raggiunge la dodicesima posizione nella “Rock chart” di iTunes, tra artisti come Muse, Imagine Dragons, Coldplay.

I Mildred inoltre nel corso degli anni aprono i concerti di vari artisti importanti come Lacuna Coil, Eugenio Finardi, Rezophonic, Shandon, Movida, Phil Campbell dei Motörhead.

La band ottiene un ottimo riscontro anche per quanto concerne i vari contest e concorsi: arrivano in finale per l’Arezzo Wave 2019 e si classificano tra le prime 8 band che accedono alla finalissima di Sanremo Rock all’Ariston su 1500 band partecipanti.

I Mildred ora stanno lavorando al loro nuovo album che uscirà nel 2026.

Link video: https://www.youtube.com/watch?v=X34b5Bo1gG8

 

domenica 14 settembre 2025

Love Ghost – è uscito il video di “Worth it”

 

"Worth it" è la terza collaborazione tra Love Ghost e The Skinner Brothers. "Worth it" ha un sound prettamente alternative rock alternativo, un alternative rock grezzo che si tuffa a capofitto nell'eterna domanda: sono abbastanza? Con melodie inquietanti, testi taglienti e un assolo di chitarra epico, è un inno catartico per chiunque abbia lottato con il proprio riflesso e si sia chiesto se ne sia valsa la pena.

Dopo il successo delle loro prime due collaborazioni "Freedom in a Padded Cell" e "Scrapbook", entrambe le band erano ansiose di lavorare di nuovo insieme. Saranno in tour nel Regno Unito a novembre.

Link video: https://www.youtube.com/watch?v=kqh4DF0B284

I Love Ghost combinano rock alternativo, grunge, metal, pop-punk, acustico, hard rock e altri generi. I testi delle canzoni hanno un tocco emo e poetico, affrontando spesso a testa alta traumi e problemi di salute mentale. Selezionati per Rockpalast (trasmesso in tutta la Germania), hanno suonato dal vivo in 4 continenti. In Messico, hanno collaborato con artisti tra cui Adan Cruz, Santa RM, Dan Garcia, Ritorukai, Wiplash, Blnko, Rayben, El Burger e molti altri. A livello globale hanno collaborato a brani con The Skinner Brothers (Regno Unito), Rico Nasty, Bali Baby ed ad un intero album con SKOLD. Hanno ottenuto pubblicazioni su Rolling Stone Magazine (presentati più di 10 volte), Sonic Seducer, Playboy, Time-Out Mexico, Clash magazine, Lyrical Lemonade, EARMILK, Backseat Mafia, Alternative Press e molti altri.

Gli Skinner Brothers hanno fatto un tour nel Regno Unito con The Libertines e hanno supportato Rat Boy e Mike Skinner and The Streets. Nell'autunno del 2021 gli Skinner Brothers sono stati in tour come principale supporto per i Kasabian nel tour nelle arene del Regno Unito della band. Gli Skinner Brothers hanno suonato in festival tra cui l'Isle of Wight Festival e il Neighbourhood Weekender, dove sono stati gli headliner del palco di Viola Beach. Nel 2022, la band è stata headliner di un Soul Boy II Tour in tutto il Regno Unito, tra cui l'O2 Academy Islington a Londra e lo Stockton Calling Festival, lo Splendour Festival, il Bingley Weekender, l'O2 Academy a Leeds e l'O2 Ritz a Manchester.

sabato 13 settembre 2025

Isolated System – il nuovo singolo “Tide”

Con il nuovo singolo “Tide”, Isolated System scava nelle pieghe più intime dell’esperienza affettiva, raccontando un amore non ricambiato: un legame che esiste solo nella mente di chi lo prova, alimentato da fantasie, aspettative disattese e distanze incolmabili.

Il caos interiore creato da questa dimensione psicologica prende la forma di una poetica fredda, tagliente e chirurgica, accompagnata da atmosfere cupe ed eteree in equilibrio tra lucidità e sogno.

Fin dalla prima strofa, “I had an hopeless dream / Felt like missing you everywhere I go”/ Whatever happened to me”, si percepisce la deriva: l’assenza dell’altro diventa così pervasiva da essere avvertita ovunque, in ogni spazio e gesto quotidiano.

“It’s been hard / not to sink / in the tide inside of me”: è un verso declamato come un mantra, l’SOS ripetuto che il marinaio della razionalità lancia per non affondare sotto le onde della marea emotiva. Onde che travolgono, che riportano sempre allo stesso punto, che corrodono i confini tra aspettativa e realtà. L’idealizzazione, le fantasie, le ossessioni creano mulinelli che cercano di tirare a fondo la barca della mente: non c’è salvezza nella presa di coscienza finale del brano, ma solo opportunità per risalire.

La grammatica spietata del testo, scarnificata, spoglia, refrattaria ad ogni forma di indulgenza e sentimentalismo, diventa la superficie frastagliata di una tensione lirica potente, capace di trasformare il dolore in immagine, l’assenza in suono, la frattura emotiva in forma compiuta.

“Tide” non offre né redenzione né risposte: si limita a mostrare quel movimento perpetuo che consuma e trattiene, lasciando l’ascoltatore sospeso in un luogo senza apparente uscita.

Isolated System nasce a Rimini nel 2023 dalla mente creativa di Geraldine SamsarÅ, cantautrice, polistrumentista e artista indipendente, che dà vita a un progetto capace di fondere alternative rock, post-punk e sperimentazione in un linguaggio musicale personale e suggestivo.

Sin dagli esordi, Geraldine ha costruito un percorso artistico in cui ogni aspetto – dalla scrittura alla produzione musicale, fino alla componente visiva – è interamente concepito e realizzato da lei. Oltre a comporre e arrangiare i suoi brani, firmandone sia la musica che i testi, cura anche l’immaginario grafico che accompagna il progetto, realizzando personalmente le copertine e il materiale visivo dei propri dischi. Questa visione artistica totalizzante le consente di trasformare la sua musica in un’esperienza completa, in cui suono e immagine si intrecciano per raccontare un’estetica e un’identità fortemente caratteristici.

Il sound di Isolated System è un intreccio di ritmiche incisive, atmosfere oscure e sonorità sperimentali, con echi di band come Nine Inch Nails, PJ Harvey, Sonic Youth e Joy Division, senza mai perdere una forte impronta personale. La batteria, strumento d’origine di Geraldine, gioca un ruolo chiave nella costruzione del groove e dell’energia che caratterizzano il progetto, mentre le melodie vocali evocano un’intensità̀ emotiva cruda e viscerale.

Dopo un’intensa fase di scrittura e produzione, Isolated System debutta dal vivo a fine 2023, portando la propria musica su alcuni dei palchi più noti della scena alternativa tra Marche e Romagna, tra cui Sidro Club, Circolo Mengaroni, Bagni Elsa, Officina Amaranta e Arno Cafè.

Con una forte attitudine indipendente e una sensibilità artistica che va oltre la musica, Geraldine SamsarÅ continua a plasmare Isolated System come un progetto senza compromessi, in cui sperimentazione, identità visiva e ricerca sonora si fondono in un’unica e potente espressione artistica.

ASCOLTA “TIDE”!

https://orcd.co/isolatedsystem-tide

 

KO.party – esce “alle corde”

Ci sono relazioni che assomigliano a veri campi di battaglia: lotte, accuse, silenzi che scavano ferite invisibili, fino a farci sentire ignorati o schiacciati dal peso del senso di colpa. È come trovarsi avvolti da una nebbia che confonde, che rende tutto più opaco e noi stessi sempre più invisibili.

In questi momenti, anche se il cuore sussulta e il mondo intorno sembra non offrire appigli, l’unica scelta possibile diventa abbandonare il campo e andarsene.

Da questa immagine nasce “alle corde”, il nuovo singolo dei KO.party: una ballad pop rock venata di malinconia. Un brano che non racconta un duello contro qualcun altro, ma una resa dei conti dal sapore western a livello interiore: con se stessi, con le proprie fragilità, con la necessità di chiudere una battaglia per ritrovare la libertà.

I KO.party sono un duo italiano nato a Fondi (Latina) nel 2023 e formato da Domenico Pernarella (voce) e Valerio Sepe (chitarra). Il loro sound mescola con naturalezza diversi generi, tra cui funk, pop e rock, dando vita a un’identità fresca e fortemente evocativa.

Il debutto avviene il 31 marzo 2023 con il singolo “Candy”. Nel dicembre 2024 iniziano una nuova collaborazione con l’etichetta Sorry Mom!, con la quale hanno già pubblicato i singoli “I Cuori Esposti” a febbraio e “ma la sorte” ad aprile.

ASCOLTA “alle corde”!

https://orcd.co/koparty-allecorde

 

venerdì 12 settembre 2025

PINO SCOTTO – Fuori le date di settembre e ottobre del THE DEVIL’S CALL tour!

Pino Scotto e la sua band stanno portando sui palchi d’Italia l’ultimo album “The devil’s call”: di seguito le date confermate di settembre e ottobre.

18 settembre: Rovereto (TN) – Dogali Fest

20 settembre: Lignano Sabbiadoro (UD) – Italian Bike Week

21 settembre: San Benedetto del Tronto (AP) – Florentia Rock Live

02 ottobre: Tolmezzo (UD) – Tendarock

03 ottobre: Asti – Diavolo Rosso

04 ottobre: Trecasali (PR) – Arci Stella

10 ottobre: Trofarello (TO) – Il Peocio

11 ottobre: Desio (MB) – Rock on The Road

17 ottobre: Marnate (VA) – Lux Live

18 ottobre: Cremona – Music Factory

24 ottobre: San Donà di Piave (VE) – Revolver Club

25 ottobre: Bolzano – Pippo Food Chill Stage

31 ottobre: Cassinasco (AT) – Il Maltese

Pino Scotto, carismatico e grintoso singer dalle marcate influenze blues, dotato di una voce profonda e graffiante, incarna da sempre la rappresentazione iconica del rocker nazionale.

La sua carriera inizia al termine degli anni ’70, quando incide il primo 45 giri con i Pulsar; dopo qualche tempo diviene frontman dei Vanadium, con cui realizza nove grandi album, l’ultimo nel 1995. Il suo primo album solista in lingua italiana “Il Grido Disperato di Mille Bands” è del 1992 e lo porta in tour con il suo Jam Roll Project.

Nel 1997 viene pubblicata la compilation “Segnali di fuoco”, accompagnata dall’omonimo libro “Lo scotto da pagare” e nel 2000 “Guado”. Nel 2003 torna sulle scene con i Fire Trails, un progetto creato assieme al chitarrista Steve Angarthal, con cui incide due nuovi album e da subito partono in tour aprendo il concerto dei Deep Purple a Milano. Già dall’inizio della sua storia con i Fire Trails, collabora con l’emittente televisiva Rock Tv che gli affida la conduzione del programma Database ancora in onda oggi su Plex.

Nel 2008 esce “Datevi Fuoco”, una raccolta dei migliori brani in italiano da solista riarrangiati e cantati con tanti “special guest”, che dà origine a un tour di oltre 150 concerti in tutta Italia. “Buena Suerte”, album di inediti RnR (2010), ospita artisti come Caparezza, i The Fire e Kee Marcello (ex Europe). Nel 2012 Pino Scotto pubblica il settimo album “Codici Kappaò” e devolve gli introiti del secondo CD dell’edizione speciale al progetto Rainbow, iniziativa a sostegno dei bambini meno fortunati. Dopo il cover album “Vuoti di memoria” (2014), nel 2018 esce “Eye for an Eye”, ottavo album di inediti in inglese. L’album del 2020 “Dog Eat Dog” ottiene un grande successo di pubblico e di critica.

Il ritorno post pandemia sui palchi di Pino avviene nel 2023 in duo acustico; questo gli fa ritrovare l’entusiasmo per cui riparte con un lungo tour con la sua band e pubblica l’album “Live n’ Bad”, un progetto intenso e coinvolgente, che racchiude tutta la grinta e l’anima della sua musica.

L’ultimo disco “The devil’s call”, uscito nel 2025, abbraccia le sonorità delle origini, blues, rock ‘n’ roll, southern senza dimenticare la potenza dell’hard rock. Anticipato dai singoli “True friend” e “No fear no shame”, questo album riflette la ruvidità della voce di Pino anche nei testi, rabbiosi e di denuncia. Forte dell’ottimo riscontro ricevuto dalla critica di settore, l’artista sta portando “The devil’s call” in tutta Italia grazie a un lungo tour insieme alla sua band.

ASCOLTA “THE DEVIL’S CALL”!

https://benext.lnk.to/thedevilscall

 

mercoledì 10 settembre 2025

Gli NRG1 presentano “The Way You Play”

Gli NRG1 presentano “The Way You Play”: un brano che si apre con il passo leggero e contagioso di un synth-pop luminoso, dove sintetizzatori e chitarre si rincorrono in una melodia brillante, per poi virare inaspettatamente verso atmosfere cupe e magnetiche, sfiorando i territori della dark-wave.

È un viaggio sonoro che rispecchia la protagonista della canzone: una donna libera, intensa, capace di unire leggerezza e profondità in ogni gesto.

Non si lascia dettare il ritmo dal mondo, ma segue quello del proprio spirito. La sua presenza è un lampo di autenticità: danza con la potenza di una dea, sorride con la saggezza di un giullare, si muove con l’eleganza di chi è pienamente sé stessa. Ogni suo passo è un atto di stile, ogni parola un segno di rispetto, ogni bacio una dichiarazione d’amore sincera.

È una figura che non corre, ma assapora: in un tempo che divora tutto, lei incanta con la sua lentezza consapevole, “semplicemente gustosa” a dispetto del mantra “troppo frettolosi”, ovvero il modo in cui lei vede le persone intorno.Una fontana stilosa che sgorga acqua pura da una montagna, simbolo di freschezza, forza e originalità.

“The Way You Play” è il ritratto musicale di questa energia rara: luminosa e ombrosa, ironica e fiera, impossibile da dimenticare.

Il progetto NRG1 nasce dalla fusione artistica e dalle esperienze del batterista e percussionista Nico Dibono e del chitarrista e synth player George Bora.

Le loro principali fonti d’ispirazione sono la house e l’elettronica, che si traducono in una creatività orientata a un groove ritmico, arricchito da chitarre ambient di sottofondo. Il tutto è amalgamato con sintetizzatori lead che conferiscono una marcia in più, dando vita a un sound totalmente coinvolgente.

ASCOLTA “THE WAY YOU PLAY”!

https://ffm.to/nrg1-thewayyouplay

 

“Artax”, il nuovo singolo di Luminol

Un tappeto elettronico malinconico ma vibrante accompagna “Artax”, il nuovo singolo dei Luminol, che affronta con delicatezza e potenza i temi della perdita, della resilienza e della forza interiore.

Ispirato al celebre cavallo del film La Storia Infinita, simbolo di chi si sente intrappolato nelle proprie paure, “Artax” diventa una metafora struggente del rischio di essere risucchiati dalle sabbie mobili della tristezza e dell’impotenza.

Con il loro stile elettronico evocativo, i Luminol danno voce a chi lotta per rimanere a galla, anche quando tutto sembra affondare.

Un inno sintetico a chi sceglie di non arrendersi, perché, come recita il testo, sebbene spesso sia il timore del fallimento a generare “quell’incredibile paura di saltare, la vita appartiene solo a chi prova ad osare”. Cadere è umano. Rialzarsi è coraggio.

“Artax” invita ad andare avanti, comunque: l’importante è non smettere di provarci.

Il brano si è aggiudicato il secondo posto ex aequo al Concorso Letterario Nazionale Althedame “Senza limiti” 2025, confermando l’intensità emotiva e narrativa del progetto.

Luminol è un progetto elettro-rock nato nel 2022 a Brescia.

La loro musica è difficile da etichettare: si ispirano ai Prozac+ per l’intensità e ai Bluvertigo per le influenze elettroniche, ma il risultato è qualcosa di profondamente personale, con una scrittura melodica e potente.

Il loro punto di forza è il live: atmosfere blu, luci LED integrate nei costumi e una presenza scenica magnetica rendono i loro concerti esperienze immersive e ad alto voltaggio.

Dopo la pubblicazione del loro primo EP a novembre 2024, arrivano in finale al Cantagiro 2024 con il brano “Natura morta” inserito nella compilation ufficiale 2025 presentato a Sanremo; oggi i Luminol continuano il loro percorso sulla scena live del Nord Italia portando dal vivo uno show coinvolgente e scenico con forte identità visiva e musicale.

La formazione comprende Dani (voce e basso), Alessandro (chitarra), Santo (tastiere) e Veronica (batteria).

ASCOLTA “ARTAX”!

Spotify: http://bit.ly/4pioa8N

 

Guilty of Joy – il nuovo singolo “New Reality”

 

I Guilty of Joy lanciano il nuovo singolo “New Reality”: un brano grezzo e potente, ispirato al grunge anni ’90 con riff pesanti, un assolo di chitarra whammy urlato e testi senza compromessi che parlano di follia virtuale e perdita del contatto umano. Immaginate i primi Nirvana che incontrano gli Alice in Chains, con un tocco contemporaneo.

Non sorprende che il videoclip ufficiale di “New Reality” sia così “bollente”: la band lo ha girato all’aperto, con quasi 40 gradi.

Con questo brano, i Guilty of Joy si interrogano sul senso della “nuova realtà” e sulla consapevolezza (o meno) dei pericoli e delle conseguenze portate da quel mondo virtuale apparentemente perfetto in cui come società viviamo ormai da tempo. Guardando a una rappresentazione distorta della realtà, finiamo per vivere nella frustrazione e sprofondare a capofitto nella rovina, in un gioco che non ha più nulla di sano né di divertente.

“Care, does anybody care?” (a qualcuno importa davvero?) si chiedono, o siamo diventati freddi e insensibili proprio a causa di questa “nuova realtà”?

I Guilty of Joy sono una rock band slovena che riporta in vita lo spirito della scena anni ’90 con un tocco fresco e moderno. Il gruppo è formato da quattro musicisti con oltre 25 anni di esperienza: Žiga Jerič (chitarra), Jure Jelovčan (basso), Marko Duplišak (voce) e Rok Zaplotnik (batteria). Musicisti appassionati, che vivono e respirano musica, condividono la stessa urgenza creativa e l’entusiasmo di portare i propri brani sul palco.

Il loro sound spazia tra hard rock, grunge e blues e fonde riff potenti, melodie orecchiabili e testi diretti. Ogni concerto è un concentrato di energia pura, e la band lo dimostra versando sul palco fino all’ultima goccia di passione.

Link video: https://www.youtube.com/watch?v=6kEByKnvE4A

martedì 9 settembre 2025

I Mazma Rill tornano con “Piccole anime”

 

I Mazma Rill tornano con “Piccole anime”, un intenso brano alternative rock dalle tinte grunge, a metà strada tra le atmosfere di Timoria e Alice in Chains, accompagnato da un suggestivo videoclip. Chitarre ruvide, ritmiche serrate e un cantato carico di emotività accompagnano l’ascoltatore in una storia che mescola mito, malinconia e desiderio di rinascita.

Il testo dà voce al Mazzemarill, creatura fantastica simile a un piccolo folletto dispettoso, un tempo temuto e raccontato nelle leggende popolari. Ora, dimenticato dalle nuove generazioni, vaga sulla riva di un lago sotto la luce della luna, combattuto tra rabbia e nostalgia. Nonostante il dolore per l’oblio, sogna ancora di animare storie e immaginari, perché “la vita è un dono dopo ogni battito”.

Un brano che diventa metafora di tutte le “piccole anime” in cerca di un posto nel mondo, sospese tra passato e futuro, pronte a lottare per tornare a brillare.

Nati a Pescara nel 2011 come Aneurisma dall’incontro tra Antonio Orlando (voce e chitarra) e Luca Degl’Innocenti (basso e cori), con l’arrivo di Ettore Saluci alla batteria la band consolida un sound che unisce post-grunge e rock psichedelico. Dopo un primo EP e una serie di live nei principali festival e club italiani – tra cui il Bussi Rock Festival, la Locanda Blues di Roma e L’Indipendente Festival – ottengono ottime recensioni e visibilità su magazine come Spazio Rock, RockOn Italia e Sky TG24.

Nel 2021 pubblicano l’album d’esordio “Inside My Rage” (Lift Record), promosso con un tour nazionale e concerti in club storici come Traffic e Velvet.

Nel 2022 cambiano nome in Mazma Rill e intraprendono un nuovo percorso creativo, pubblicando il singolo Blow a Kiss e, nel 2024, l’album “Lost in Space”, registrato al Busker Studio con Fabio Ferraboschi. Nel 2025 firmano con l’etichetta Sorry Mom!, pronti a portare la loro energia in nuove avventure musicali.

ASCOLTA “PICCOLE ANIME”!

https://orcd.co/mazmarill-piccoleanime

lunedì 8 settembre 2025

Gli Electric Confidence presentano “Cage”

 

Gli Electric Confidence presentano “Cage”, un brano alternative rock ad alta tensione, in cui la carica emotiva si veste di contaminazioni punk che non mollano il colpo fino all’ultimo secondo.

“Cage” è lo sfogo e la richiesta di aiuto di chi vuole spezzare le proprie catene.Racconta la fuga da una prigione invisibile ma implacabile, costruita con rimpianti, paure e scelte sbagliate. È la storia di un protagonista che, intrappolato in un labirinto mentale soffocante, lotta tra momenti di disperazione e lampi di consapevolezza, tra il peso della resa e il fuoco della rinascita.

Le immagini sono potenti: muri che crollano, cicatrici che parlano, vento di libertà che irrompe e spazza via la polvere. La voce e le distorsioni si integrano in un inno alla resistenza, un impatto sonoro diretto e senza compromessi.

Il finale non è una liberazione semplice o indolore: è l’accettazione del dolore come prezzo per la libertà. Un passo verso fuori, un passo verso sé stessi.

Con “Cage”, gli Electric Confidence trasformano la vulnerabilità in energia pura, dando vita a un brano che spinge a guardare in faccia la realtà: a volte siamo noi il nostro peggior nemico. Rendersene conto è il primo passo per aprire gli occhi, vedere le sbarre e poterne finalmente uscire per respirare aria nuova.

Gli Electric Confidence nascono a Cuneo nel 2022 con l’obiettivo di produrre inediti. La formazione vede Ludovico Bozzolo alla voce e alla chitarra, Raffaello Romagnoli al basso e seconde voci e Ludovico Leardi alla batteria. Ispirati e guidati dalle forti influenze dei componenti, il sound fonde alternative, hard rock, punk e blues in un mix il più possibile moderno e autentico. Con una demo ed un EP all’attivo, la band ha recentemente avviato una collaborazione con la label Sorry Mom!, segnando un nuovo capitolo nella propria crescita artistica.

Il power trio si distingue per l’energia dei suoi brani: riff hard rock, bassi potenti e distorti, fill accattivanti, in cui ogni nota è pensata per esaltare la compattezza del trio e trasmettere tutta l’energia all’ascoltatore. Non resta che premere play.

ASCOLTA “CAGE”!

https://orcd.co/electricconfidence-cage

venerdì 5 settembre 2025

ZONA – il nuovo singolo “In fondo al mondo”

Abbandonati in un angolo, invisibili, dimenticati, schiacciati dal giudizio altrui.

A volte, dopo aver sopportato troppo, il destino sembra riservare proprio questa sorte. Ci si ritrova davanti allo specchio a fare i conti con sé stessi, a ripercorrere errori e tempo speso dietro situazioni che hanno solo lasciato cicatrici.

Ma anche “in fondo al mondo” non siamo mai davvero soli: “c’è un girotondo di gente che ti aspetta, non ti lasciare intimorire, prosegui in linea retta”. Perché chi tende la mano può ridare fiato, far tornare il respiro e la voglia di vivere.

Con il nuovo singolo “In fondo al mondo” gli ZONA affrontano la condizione crudele della solitudine, mescolando la rabbia e la ruvidità del riffing stoner/hardcore a melodie che guardano al post-punk. Un crossover personale, diretto, in cui l’aggressività trova il giusto equilibrio con l’intimità di un messaggio che sa infilarsi nelle crepe dell’animo di chi ci è passato.

Nati a Vigevano nel 1994 dall’incontro tra il chitarrista Francesco “Killa” Capasso (Edda, Alligator, Miura, Adam Carpet) e il frontman Diego Quartara (Node, Merkel Market, Matra), gli ZONA hanno da subito scritto brani originali, calcando palchi importanti e condividendo la scena con artisti del calibro di Alice Cooper, Snapcase, Extrema, Madball, NoFx e Timoria.

Dopo due album in studio, un live album e anni di attività intensa, il gruppo si è preso una lunga pausa, tornando poi nel 2020 con nuova energia e una formazione rinnovata grazie all’ingresso di Luigi “Lo Slavo” Modugno (Yak, Merkel market, Bultaco DC) al basso e Marco Di Salvia (Yak, Node, Merkel Market, Pino Scotto, Edge of Forever, Hardline) alla batteria.

Dopo “Anormalità”, primo singolo del nuovo corso della band, Diego, Killa, Lo Slavo e Marco si sono dedicati alla composizione e produzione di brani inediti.

I primi tre singoli sono stati registrati e mixati presso gli Ivory Tears Music Works Studio da Andrea Seveso ed Alessandro del Vecchio con produzione artistica della band stessa e sono tutti accompagnati da videoclip diretti da Maurizio del Piccolo.

“In fondo al mondo” anticipa il nuovo full-length di prossima uscita.

ASCOLTA “IN FONDO AL MONDO”!

Spotify: http://bit.ly/47uIVrp

 

giovedì 4 settembre 2025

STENOX presenta il nuovo singolo “Hands Shaking (The Man Is Shaking)”

 

STENOX presenta il nuovo singolo “Hands Shaking (The Man Is Shaking)”, un brano elettronico dalle percussioni pulsanti e dall’anima profondamente trascendentale.

Una raffinata odissea sonora, fatta di melodie senza tempo, guida l’ascoltatore in un volo pindarico che evoca meraviglia, alterità e il mistero del battito primordiale della vita.

Da Oriente a Occidente, il ritmo si fa linguaggio universale: istintivo, tribale, condiviso. Questa canzone è un promemoria del legame che ci unisce attraverso il suono, fin dalle origini dell’umanità.

Il testo, essenziale e potente, fonde inglese e italiano in poche parole simboliche: mani tremanti che si stringono – un gesto che esprime al tempo stesso fiducia e paura. È il segno di un’apertura al mondo, un affidarsi al Dharma, simbolo di trasformazione, equilibrio e fragile bellezza.

Il viaggio culmina in un finale crudo e avvolgente, che chiude con forza l’arco emotivo del brano, lasciando una traccia profonda.

Registrato tra le montagne del nord della Thailandia e ad Arambol, in India, il brano è stato mixato e masterizzato a Vienna da Sebastian Meyer, mantenendo vivo il respiro internazionale e spirituale del progetto.

STENOX è un artista poliedrico, viaggiatore ed esploratore di terre e anime, riconosciuto a livello internazionale per le sue opere.

Compositore fin dalla giovane età, è stato ispirato dal padre musicista. Polistrumentista e cantautore, ha iniziato la sua carriera nel punk rock per poi evolversi in vari generi. Ha suonato, cantato e scritto brani per diverse band, mentre oggi incide musica sia nel suo studio che durante i suoi viaggi.

Le sue opere spaziano tra musica, cortometraggi, installazioni d’arte con cristalli, installazioni sonore ed espressione della sua creatività e innovazione

La sua musica è oggi definibile world music, grazie alle influenze assorbite dai suoi viaggi, con sonorità elettroniche, tribali e sperimentali. Le sue opere fanno parte di prestigiose collezioni private e museali, e collabora con artisti di diverse discipline, portando la sua visione unica in ogni progetto.

Il suo primo lavoro da solista, il brano e video “L’Om”, è stato presentato all’India Art Fair presso l’Ambasciata Italiana a Nuova Delhi. Partecipa a progetti collaborativi come SONA, un’installazione sonora sul ciclo dell’acqua realizzata con Sebastian Meyer. In India ha anche girato il cortometraggio “Honkey Donkey” con l’artista Nitin Chauhan.

Stefano vive e lavora tra le colline del Prosecco, Venezia e il resto del mondo.

ASCOLTA “HANDS SHAKING (THE MAN IS SHAKING)”!

https://orcd.co/stenox-handsshakingthemanisshaking

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