Il
brano racconta di un periodo di sconforto in cui speranze e illusioni
sono sopraffatte da una realtà cruda e tagliente. E quindi
riscoprire la forza dell'ingenuità fantastica del bambino dentro di
se' e disboscare il groviglio degli affanni quotidiani portando alla
luce del sole ciò che vale davvero.
Per
la registrazione Giuseppe Vorro si è avvalso della collaborazione di
Lele Battista per i cori, le tastiere e l'orecchio produttivo. Altra
collaborazione è la chitarra di contrappunto di Nino Maggioni già
chitarrista dei Moody specializzati nella sincronizzazione di
pubblicità anche importanti.
L’ispirazione
invece viene da Lucio Battisti.
L'album
da cui il singolo è tratto comprende 10 brani e richiama il vissuto
dei propri genitori attraverso il filtro dei ricordi e di ciò che si
è diventati, nel bene e nel male, anche per l’educazione ricevuta,
l'esempio avuto, lo stato delle cose in cui è stato necessario
coesistere.
Un
volo a planare su vite intrecciate che si sono amate e graffiate.
Un
lavoro lungo 7 anni per problemi materiali non certo di ispirazione.
BIO
Nato
a Milano a novembre. Studi di chitarra jazz e violino da autodidatta
a partire dall’età di 14 anni. Ai primi studi musicali subito si è
affiancata la scrittura di canzoni sia dal punto di vista dei testi
che della musica.
L'impulso decisivo alla ricerca compositiva lo
ha avuto con la scoperta del genio di Lucio Battisti nel periodo
della seconda metà degli anni settanta. Una intensità di influenza
mai venuta meno e sempre arricchita di nuovi risvolti. Il caso ha
voluto che come suo vicino di quartiere abitasse Alberto Radius,
stretto collaboratore di Battisti, che Giuseppe Vorro conobbe
approfondendo negli anni l'amicizia. Le sue prime esperienze come
chitarrista in band pop rock risalgono alla fine degli anni settanta
con proposizioni di brani di Lou reed, Dire Straits, Rolling Stones,
Queen e primi tentativi di composizioni personali.
Conclusa
questa esperienza nei primissimi anni ’80 seguono anni di
elaborazione personale, sul fronte della ricerca di una propria
dimensione compositiva. Situazione anche un po’ costretta dalla
mancanza di tempo da dedicare alla dimensione gruppo, in seguito a
impegni di tipo universitario.
Nella seconda metà degli anni ’80
riprende la voglia e la possibilità di suonare in band. E’ la
volta del gruppo Slep, gruppo tra il pop, il rock e la canzone
italiana d’autore e non. Una band a suo modo sperimentale, che
iniziando dalla proposizione di cover per la maggior parte italiane
sbarca su una propria dimensione compositiva, miscuglio tra diversi
input musicali tanti quante le influenze che ciascun componente del
gruppo portava. Diversi concerti in locali e in manifestazioni
estive. Diverse registrazioni demo. Progetto infine conclusosi con la
registrazione del brano Veleni nella compilation Malambro prodotto
dal comune di Cologno Monzese con la direzione artistica di Mino Di
Martino ex Giganti.
Con
qualche superstite del gruppo inizia un girovagare, per un paio di
anni circa, tra un’esperienza e l’altra.. Ancora sperimentazioni
in diversi gruppi, esibizioni live (tra cui una al Rolling stones di
Milano) e qualche registrazione di demo.
Inizia
l’esperienza solista di cantautore che sfocia nel 1995 con il CD
autoprodotto "In Fede" realizzato con la collaborazione di
Niccolò Lapidari che qualche anno dopo partecipa all’album della
Vanoni, Argilla, come paroliere.
Lavoro solitario poi nel proprio
piccolo studio di home recording provando e riprovando colori,
atmosfere musicali, testi e coltivando la voce. Diversi pezzi hanno
preso forma e sostanza da questa esperienza conclusa poi nel maggio
del 1999. Nei primi mesi del 2001 il risultato di questa esperienza
nel secondo CD autoprodotto "Perlatangente".
Registrazione
con una band pop-rock di un Cd dal titolo ".exe" nel 2002.
Inoltre singolarmente un'altra raccolta di brani scritti negli anni
novanta. Il Cd ha visto la sua totale luce nella primavera 2006. In
seguito il nuovo cd “Abbandonati” col gruppo realizzato nell’anno
2007.
In
fase di uscita un altro cd in formato trio pop rock dal titolo Timidi
occhi neri per dolci occhi chiari.
www.youtube.com/giuseppevorro
https://www.facebook.com/vorrogiuseppe
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