FANYA interpreta uno dei grandi successi di MIA MARTINI "DONNA" (V.Gragnaniello (C) 1988 Ala Bianca Publishing/Promovideo/Warner Chappell Music It.) e pubblicato nell'album "Martini Mia"
FANYA interpreta uno dei grandi successi di MIA MARTINI "DONNA" con gli arrangiamenti di Enrico Kikko Palmosi e Stefano Cenci e lo dedica a tutte le donne che, vivono situazioni di violenza fisica e psicologica, per incoraggiarle ad uscire dal silenzio e a denunciare le aggressioni subite.
"Sono cresciuta con la musica italiana, le canzoni di Mia hanno accompagnato le mie serate è doveroso dedicarle un tributo. E' una donna che ha incarnato l'inquietudine e la sensibilità di tante altre donne, di fronte a problemi di ordine sociale, sessuale e morale".
Vorrei avere nella mia gola, vorrei avere in me tutti i cuori e la forza necessaria per un grido più forte dello sgomento delle pagine dei giornali del nostro paese che raccontano il sangue della violenza alle donna.
Un canto di libertà ma anche di stimolo verso quelle donne vittime per caricarle di una forza comune e comunitaria che le porti a scoprire l'aiuto nelle istituzioni.
Vorrei che quelle donne non si sentissero colpevoli della violenza, ma anzi che attraverso le istituzioni diventassero protagoniste di un riscatto" donne che con le loro mani si aggrappino alla loro vita e siano loro stesse l'arma per cancellare questo male profondo ed oscuro che come una malattia cresce nelle ferite della nostra società.'
"Donne piccole come stelle/ c'è qualcuno le vuole belle/ donna solo per qualche giorno/ poi ti trattano come un porno", cantava la piccola grande donna Mia Martini rilanciando il grido del suo amico Enzo Gragnaniello.
"Donne piccole e violentate/ molte quelle delle borgate/ ma quegli uomini sono duri/ quelli godono come muli", canta Fanya che con Mia Martini è cresciuta e che questi versi ha cantato prima ancora di capire davvero che cosa significassero.
Prima di vedere amiche e fans patire di violenza fisica, morale, psicologica. Prima di capire che serve davvero prestare la propria piccola voce a quella straordinaria di Mia Martini, alla poesia di Gragnaniello, per cantare ancora "Donna come l'acqua di mare/ chi si bagna vuole anche il sole/ chi la vuole per una notte/ c'è chi invece la prende a botte./ Donna come un mazzo di fiori/ quando è sola ti fanno fuori/ donna cosa succederà/ quando a casa non tornerà".
Fanya sa che a canzoni non si fan rivoluzioni, che il femminicidio ha, tra le sue vittime, anche la libera sessualità femminile costretta tra paura e stereotipo spesso persino a rinnegare se stessa.
E, anche per questo, oltre che per l'intrinseco valore musicale oltre che poetico, della canzone, che proporrà "Donna" : "Donna fatti saltare addosso/ in quella strada nessuno passa/ donna fatti legare al palo/ e le tue mani ti fanno male".
Nel video e nella foto di copertina Fanya veste : ALESSANDRO ANGELOZZI COUTURE
NOTE BIOGRAFICHE
Stefania Di Croce, in arte FANYA nasce a Milano il 22 Marzo 1985.
Sin da bambina sviluppa un amore viscerale per la musica; a quindici anni comincia le sue prime esibizioni che la portano ad affiancarsi, successivamente sul palco di diversi artisti.
Nel 2006, pubblica il primo singolo inedito sotto il nome di Fanya: "Ti Amo Davvero" (scritto da B. Illiano); L'album che segue, dal titolo omonimo, contiene altri due brani : "Anche Senza Di Te" ed "E' Così".
Il 17 Febbraio 2008 è per Fanya un giorno indimenticabile: si esibisce al Palatenda di Novellara (RE) in occasione del Nomadincontro evento dedicato ad Augusto Daolio.
Nel 2009 pubblica il singolo "Chissà"e nel 2011 il primo riconoscimento: al Galà "Perla Del Tirreno", Fanya riceve il Premio Al Talento, mentre nel gennaio 2013 viene pubblicato il singolo "Fermi Noi" che vede oltre alla sua firma quella di Luca Sala e Enrico Kikkoz Palmosi.
Ora Fanya ha reso omaggio a Mia Martini interpretando "Donna" singolo contro il femminicidio, mentre sta lavorando ad un nuovo progetto discografico.
"DONNA" (Scritto nel 1989 da Enzo Gragnaniello edizioni Ala Bianca) e pubblicato nell'album "Martini Mia")
Quando, Mia Martini ascoltò le prime note di "Donna" ne rimase affascinata ed è chiaro che questo brano fu un'ulteriore spinta verso il ritorno sul palco. Il testo di Gragnaniello, infatti, non lascia indifferenti bensì da grande autore quale è, il cantautore napoletano riesce, da osservatore esterno, a raffigurare la visione femminile in determinati rapporti con un certo tipo di uomini: rapporti fatti di umiliazioni, soprusi o privi di alcuna forma di rispetto verso la donna.
Da uomo, Gragnaniello osserva, quindi, l'irriguardosa superficialità con la quale alcuni uomini si avvicinano alla donna vedendola spesso come solo strumento sessuale ed ignorando la dignità ed i sentimenti delle stesse.
Una visione affascinante quanto schietta di una determinata realtà che continua a mietere vittime ogni giorno creando gravi disordini nell'animo e nella psiche delle donne che sfortunatamente incappano in questo tipo di situazioni.
Gragnaniello, per l'esecuzione di questa canzone, non poteva fare scelta migliore che affidarla alla voce raffinata e penetrante di Mia Martini che la rende un capolavoro assoluto.
Fonte: Wikipedia
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