Il suono sporco e diretto di "WOW" è frutto dell'incontro tra il mondo di Agronomist e quello dei Gumma Vybz: i producer ventenni di Roma molto attivi nella scena trap, durante una sessione in studio hanno inserito i loro suoni e le loro ritmiche negli arrangiamenti dell'artista classe 1984 che, invece, si rifanno al rock elettronico internazionale, all'hip hop West Coast e al funk italiano degli anni 70 e 80.
Il titolo del brano si riferisce alla tendenza odierna, aizzata dai social network, di ostentare positività e leggerezza, di far finta che vada sempre tutto bene e sia tutto bello anche mentre di fianco a noi impera la mediocrità e scorrono brutture ("2019 eroina?! La conosco da ragazzino e non è figa, t 'mbar a vita" dice il testo). Così "WOW" diventa una provocazione. WOW? Ma perché?
Agronomist affronta il tema con il suo stile in cui abbondano giochi di parole e in cui emerge il suo bagaglio culturale: "La mia scrittura e la mia musica – racconta l'artista - traggono linfa e ispirazione dal remoto paesino del sud da cui vengo. Dalla desolazione di luoghi in bilico tra la vita e la morte, dalla natura vergine, dalle montagne ancestrali. Ciò mi ha sempre conferito e continua a donarmi una forte identità e unicità linguistica, di estetica, valori, visione. Sono un dottore in lingue e letterature moderne e ho un master Cambridge di lingua inglese conferito a Londra; continuo a studiare la lingua e il dialetto, sperimentando e mischiando registri gergali, dialettali, alti, letterari. Continuerò a studiare l'uso della lingua nella musica e nel rap per esprimere una voce che sia solo mia e per portare sempre più in alto l'asticella della sperimentazione".
Il video di "WOW", ambientato nello studio dei Gumma Vybz, è diretto da Marco Pirrello, stretto collaboratore degli Smania Uagliuns.
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