"Chi bussa alla porta" è il singolo di lancio dell'album di Michelangelo Giordano intitolato "Le strade popolari". Il brano, scritto da Michelangelo ed arrangiato dal produttore artistico Stefano Pulga, è una continua giostra di dinamiche tra sonorità tradizionali e contemporanee. Sia la struttura compositiva che l'arrangiamento sono una scala emozionale crescente, proprio come in un film, con un colpo di scena finale.
"Chi bussa alla porta", tratta in modo bizzarro ed originale un argomento serio come le crisi di panico con un pizzico d'ironia e stravaganti dettagli che l'autore sottolinea con la sua interpretazione.
Il brano ha suscitato una querelle che ha condotto il festival di Sanremo nell'aula del tribunale.
Il Tempo del 18/03/2015: «il brano "Chi bussa alla porta", tema impegnato (il panico e la sofferenza di chi è vulnerabile ai suoi attacchi), parole e musica scritte da Michelangelo Giordano.»
"Le strade popolari" è il nuovo album del cantautore Michelangelo Giordano che include 11 brani scritti dallo stesso cantautore ed arrangiati dal produttore artistico Stefano Pulga (già produttore di Edoardo Bennato ed arrangiatore, tra gli altri, per Gilbert Montagnè). L'album ha una netta impronta cantautorale, arricchito da sonorità etniche mediterranee. Un viaggio musicale tra tradizione popolare e contemporaneità. Un'attenzione particolare viene prestata da Michelangelo nella cura dei testi di ogni singolo brano dell'album. Oltre a canzoni autobiografiche, sono presenti brani di denuncia e impegno sociale che, il cantautore calabrese, decide di trattare a volte con una pungente ed originale ironia come nei brani "Chi bussa alla porta" e "Il paesino di periferia"; altre volte in modo crudo, schietto e spietato come nel brano "Nella stanza chiusa a chiave" ispirato alla storia di Natascha Kampusch; oppure in "Non cangiunu li cosi" in cui punta il dito contro le criminalità mafiose, l'abuso di potere e l'omertà.
Invece, per parlare d'amore Michelangelo Giordano cerca una maturità dettata da viscerali esperienze personali come nel brano "L'amore ci chiede amore" che diventa un inno universale all'amore.
Nell'album sono presenti anche due brani, "Dolce e amara" e "Sutta a luna", che Michelangelo Giordano dedica alla sua terra d'origine e che rappresentano perfettamente la bellezza ed i contrasti delle terre del Sud.
La Gazzetta del Sud del 16/03/2015: «il CD è profondamente imbevuto di sonorità e di culture mediterranee, e alcuni dei brani sono stati scritti dall'autore in dialetto calabrese.»
Il Gazzettino della Calabria del 16/03/2015: «nel suo nuovo cd sono presenti alcuni brani in dialetto calabrese, Giordano è autore dei testi per un lavoro prettamente cantautorale, ricco di sonorità etniche mediterranee.»
BIO
Michelangelo Giordano, autore, compositore ed interprete di tutti i suoi brani, nasce a Reggio Calabria dove muove i primi passi nella musica.
Nel 2004 frequenta il seminario di composizione tenuto dal CET, dai suoi docenti e dal Presidente e Fondatore Mogol.
Nel 2006 una sua canzone viene selezionata dalla casa discografica Carosello Records per partecipare al Cornetto Free Music Festival dove approda in finale esibendosi all'Alcatraz di Milano davanti alle telecamere di All Music. Nell'estate 2006, Michelangelo, apre alcuni concerti della tournée Passaporto del cantante Gatto Panceri.
Grazie all'incontro con il discografico Piero La Falce, nel 2009 pubblica un singolo con la casa discografica Steam Roller/Halidon.
Nel 2012 è tra i vincitori della selezione on line Sanremo Social e partecipa al programma televisivo di Rai Uno "Sanremo Social Day La Scelta" condotto da Gianni Morandi.
La sensibilità compositiva del cantautore Michelangelo Giordano, viene riconosciuta all'interno del concorso Voci per la Libertà-Una Canzone per Amnesty, dove si aggiudica il Premio Web Una Canzone per Amnesty 2013 per il suo impegno artistico nella tutela dei diritti umani.
L'incontro col produttore artistico Stefano Pulga (già produttore, tra gli altri, di Edoardo Bennato), ha spinto Michelangelo ad una costante ricerca musicale personale che mette completamente a nudo la sua anima.
Nei primi mesi del 2015, fa notizia l'esclusione di Michelangelo Giordano dalle selezioni dell'ultimo Festival di Sanremo di cui hanno parlato vari quotidiani e notiziari nazionali (Il Tempo, Il Giorno, Libero Quotidiano, Ansa, Il Giornale, La Gazzetta del Sud, ecc.) per il coraggio dimostrato dal cantautore calabrese....lo stesso coraggio che Michelangelo cerca quando scrive canzoni di denuncia con occhi attenti al mondo che lo circonda.
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