Trolley, Perché in fondo siamo tutti migranti e non smettiamo mai di viaggiare Fuori il nuovo video di Daniel Mendoza Le nuove frontiere dell'Indie Rap Italiano
"Colpa di Freud", fortunato singolo di Daniel Mendoza pubblicato nei mesi scorsi, aveva segnato il passaggio dal classic HipHop a sonorità e concetti più vicini all'indie pop e aveva aperto quindi la strada all'indie rap rimarcando l'importanza delle origini con l'esigenza di avvicinarsi al pubblico di oggi e alle nuove tendenze. In questi giorni un nuovo singolo di Daniel Mendoza, prodotto da Tonic dei 21Grammi Team coi bassi di Emanuele Lollobrigida, ripropone lo stesso concept sonoro e la stessa attitudine stilistica. Trolley, probabilmente estratto dal prossimo disco dell'artista per Sreet Label Records, parte da esperienze personali per raccontare la società e il progressivo allontanamento dai veri valori. Il trolley diventa così sinonimo di bagaglio personale, di emozioni, di vissuto. E' quello che di noi rimane, quello che si dovrebbe portare nel viaggio della vita. Un invito a seguire i propri sogni e le proprie ambizioni senza scordarsi di chi siamo e delle proprie origini. Trolley, con un video eccezionale diretto da Virginia Pavoncello per Second Life Videos, simboleggia la vita coi suoi rischi, le paure e le scelte. Lo stesso video racconta simbolicamente e in modo malinconico il viaggio personale di una persona che ricorda la propria vita passata di quaranta anni prima e la nostalgia della sua giovinezza. Nonostante una vita intera si scopre pronto a un ennesimo viaggio. "Perchè in fondo siamo tutti migranti e non smettiamo mai di viaggiare." |
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