Il singolo “Di te” nasce dalla volontà della SanLucaSound di continuare ad esplorare le peculiarità vocali e interpretative dell’artista.
Diversamente dagli altri brani raccolti nell’album “Puro”, la scelta è ricaduta su una romanza nel solco della tradizione italiana, in cui il canto, immerso in sonorità elettroniche, si distende in ampi slanci melodici e abbandoni lirici; cosa che consente all'interprete di alternare emissioni leggere a suoni più raccolti che vagheggiano il canto lirico.
Il brano, dallo spiccato profilo melodico, presenta una vocalità tutt’altro che agevole, costringendo l’interprete a distendere la propria voce su ben due ottave di estensione (mib1-mib3) e a trarre ora sonorità intimistiche ora slanci appassionati e vibranti.
L’accompagnamento musicale si snoda invece su un tappeto sonoro creato in primis da orologi, che segnalano l’avvicendarsi del tempo e delle epoche, e stridii di gabbiani, che rievocano le atmosfere marine; mano a mano si assiste all’ingresso dei vari strumenti musicali (arpa, violoncelli, oboe, basso, pianoforte, timpani, batteria, corni francesi e violini) per culminare nel ripieno finale di travolgente intensità.
Il testo racconta nostalgicamente l’intenso rapporto fra il nipote e una nonna nel contesto del paesaggio italiano tra il dopoguerra e i giorni nostri in un continuo alternarsi di piani spaziali e temporali reso suggestivo anche grazie all’ambientazione delle immagini del video ideato da Alessandro Cecchieri e lo stesso Claudio Cervati e realizzato da Massimo Montepagani.
Le immagini, girate tra la Toscana e la Liguria, si fondono con l’ambiente da cui la storia prende forma, il teatro. Si tratta di un passaggio di consegne fra la nonna, protagonista delle scene liriche negli anni Sessanta, e il nipote che oggi si trova per la prima volta ad affrontare le luci della ribalta su quello spazio scenico che un tempo fu suo e che ora avvolge nelle luci, prima soffuse e poi abbaglianti, il cammino del artista di oggi.
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