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giovedì 24 giugno 2010

TULLIO DE PISCOPO CONCERTO A ROMA GRATIS SABATO 26 GIUGNO

SABATO 26 GIUGNO 
 

TULLIO DE PISCOPO &NEW BAND 

IN CONCERTO 

ROMA

PIAZZALE CARPOINT

VIA PONTINA 343 

ORE 21,30 

INGRESSO A INVITI 
 
 

Sabato 26 giugno, alle ore 21,30 Tullio De Piscopo in concerto a ROMA, Piazzale Carpoint (Via Pontina 343).

Ingresso a inviti. Sul palco con lui la New Band

Con l'occasione l'artista presenterà "CONGA MILONGA" Il nuovo singolo in vendita dal 1° giugno intitolato "QUESTA E' LA STORIA", un  CD doppio che racconta i 40 anni di carriera dell'amatissimo artista partenopeo. 

IL NUOVO SINGOLO

"QUESTA E' LA STORIA" è un'antologia della lunga carriera che contiene tutti i successi di Tullio raccolti in 2 cd: nel primo i suoi sempreverdi, interpretati con con grandi special guest, e nuovi remix di brani storici come "ANDAMENTO LENTO", "STOP BAJON" e "E' FATTO E' SORDE E!". Il secondo cd, invece, vedrà come grande protagonista il grande amore di De Piscopo: LA BATTERIA. Con questo strumento in primo piano Tullio De Piscopo interpreta grandi pezzi di blues, jazz e musica classica, come "CARMINA BURANA", "DIES IRAE" di Mozart e il "REQUIEM" di Verdi. Tra le star che hanno collaborato: James Senese; Francesco Sàrcina delle Vibrazioni; Giuann Shadai; Fausto Leali; Edoardo Bennato; Alex Britti; Astor Piazzolla. Tullio De Piscopo ha inciso con Astor Piazzolla ben 11 lp. Tra le hit "Libertango". Come singolo è stato scelto il nuovo, esplosivo "CONGA MILONGA". CONGA: è uno strumento musicale usato nella musica afro-cubana. E' il tamburo alto e stretto che scandisce il ritmo. Tullio De Piscopo ha appreso dal papà batterista Giuseppe, famoso per la sua collaborazione con la storica Orchestra Giuseppe Anepeta, tutti i ritmi latini. A quei tempi tutti i grandi musicisti di salsa e latin jazz passavano da Napoli, importantissimo crocevia di incontri culturali e musicali nel Mediterraneo. MILONGA: è un genere musicale che appartiene alla tradizione argentina, tipico delle case da ballo frequentate da gente povera, ma che è arrivata quasi a sostituirsi al tango tanto è seguita e famosa nel mondo. Un ballo sinuoso, intrigante e nostalgico che De Piscopo rilancia in chiave moderna, urbana, con rimandi all'hip hop e alla dance hall giamaicana. Un richiamo anche alla esperienza straordinaria come quella di aver inciso un album con il grande Astor Piazzolla, con cui ha condiviso una tournèe europea, al fianco di Gerry Mulligan. Tutto questo è "CONGA MILONGA". Il brano, interpretato da Tullio De Piscopo con la sua inconfondibile voce soul partenopea, si avvale della collaborazione compositiva di Raniero Gaspari, noto arrangiatore, e del cantante di reggae latino-emiliano El V che interpreta, nella canzone, un indiavolato ragamuffin. Il risultato è una somma di positività e solarità che scatenano il ballo, mentre le mani di Tullio parlano con i suoi tamburi. Un incrocio di sonorità latine e mediterranee che travolge e porta immediatamente il corpo a muoversi per lasciarsi al ritmo di "CONGA MILONGA".

 
  
TULLIO DE PISCOPO

E' nato a due passi da porta Capuana, il luogo della sua negritudine. "Io vivevo per strada, molti musicisti hanno copiato i grandi d'oltreoceano, io ho attinto dalla strada, dalla mia strada, tra la Pretura e il Tribunale, tutto un vociare, un suono, mille suoni, e o' papunciello,  il treno che partiva davanti al cinema Casanova per i paesi della provincia di Napoli". 
Tullio ascoltava i dischi di Charlye Parker, Miles Davis, Max Roach, Kenny Klarke, Art Blakey, Philly Jo Jones.  Amava pure O' sole mio.

La carriera di De Piscopo si è indirizzata su un duplice filone: il Jazz puro e la Musica Popolare, con tanta Napoli dentro e non solo per l'uso della lingua. In effetti tutti i suoi suoni nascono nel calderone vesuviano: i tamburi rullanti della morte davanti ai patiboli del 1799 e la Tarantella, la voce su disco di Sergio Bruni e i ritmi su disco di qualche americano uditi da contrapposte finestre, le grida degli ambulanti africani che a Porta Capuana vendevano cortecce d'albero per pulire la bocca e le facevano suonare contro i denti. Il napoletano gli è servito perfino per inventarsi il rap con M'briachete tù del 78: riadattando le cantilene indirizzate al fornaio, quando, da piccolo,  si faceva mandare dalla madre a prendere il pane.

Innumerevoli sono le collaborazione del nostro artista: da Slide Hampton, Gato Barbieri, Don Cherry, Billy Cobam, Bob Berg, Don Moyè, Wayne Shorter, Alfonso Jhonson, Roberto Fabbriciani, Jhon Lewis ma anche Pino Daniele, Enzo Jannacci, Lucio Dalla, Mina, Fabrizio De Andrè, Gino Paoli e tanti altri oltre che con se stesso per scrivere canzoni. 
L'album Acqua e Viento del 1983 è esemplare di questo percorso: ha venduto 2 milioni di copie grazie al brano Stop Bajon, realizzato con l'amico Pino Daniele. De Piscopo ha dimostrato di avere anche voce, allegria contagiosa, ironia dissacrante. Tante doti che esibisce, soprattutto nei concerti, in cui sa creare un'intesa forte con lo spettatore, grazie alla simpatia e alla comunicativa. 
Nel 1987 Tullio è stato partecipe di un avvenimento formidabile per un musicista: ha suonato nel Concerto Harlem Meets Naples all'Apollo Theatre di NewYork assieme a Tony Esposito, James Senese, Edoardo Bennato, Joe Amoruso, Rino Zurzolo, Ernesto Vitolo e James Brown,Temptations, Lester Bowie e Alfonso Jhonson. 
Il 1988 è un altro anno storico per De Piscopo: partecipa al Festival di Sanremo con il brano "ANDAMENTO LENTO".  Il successo è travolgente e rimane in classifica per oltre 7 mesi. L'anno successivo è ancora Sanremo con il brano "E allora e allora", altro successo annunciato. Nell'album del 1998 troviamo anche la canzone "Totò e Peppino", scritta da Luigi De Filippo in onore dei due straordinari attori che "ci danno tanto amore / e ci tolgono / affanno e depressione". Il 1° maggio 2007 Tullio è salito sul palco di Piazza San Giovanni a Roma, accompagnato dalla sua band, ottenendo un grande successo anche per la versione per batteria dei Carmina Burana di Carl Orff.

Tullio ripete che: "La Tarantella è la mia ispiratrice. I cinque colpi della Tarantella sono l'anima delle mie percussioni. Erano i colpi che accompagnavano i condannati alla ghigliottina. Bum, bum, bum, bum. bum. Quei lugubri colpi la Tarantella li ha resi allegri facendone il suo ritmo irresistibile". 
 

Ufficio Stampa

Angela Iantosca

Angela.iantosca@gmail.com


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