Jairo Zavola, musicista spagnolo di Madrid, si fa chiamare Depedro quando va in tour, e grazie ai Calexico, con cui suona spesso, ha realizzato un nuovo, sorprendente album, 'Nubes De Papel' .
DOMENICA 5 AGOSTO 2012
PRESSO
Arena Sonica c/o Parco Castelli
Via Benedetto Castelli | Brescia
DEPEDRO
(CHITARRISTA DEI CALEXICO E AMPARANOIA)
IN CONCERTO
APRE LA SERATA
CLAUDIA IS ON THE SOFA
inizio live ore 20:00
INGRESSO GRATUITO
De Pedro, nome scelto per il suo suono "mediterraneo e spagnoleggiante", è il progetto musicale del cantante e chitarrista Jairo Zavala, che dopo molti anni passati a comporre e suonare per altri musicisti pubblica finalmente il suo primo album solista. Al suo attivo Zavala conta una serie di collaborazioni con la star spagnola Amparanoia, i Los Coronas, altra band iberica di stampo surf-melodico, e i Calexico, rock band americana con cui ha suonato in tour come chitarrista. Senza contare le numerose date con il gruppo rock dei Vacazul e la blues-band dei 3000 Hombre, delle quali è in entrambi i casi fondatore e frontman. Jairo, aka DePedro ha inoltre partecipato al SXSW, al festival Womad, agli Spanish Music Award (trasmessi a livello nazionale) e a vari altri festival in tutta la Spagna.
Zavala é cresciuto a Madrid ascoltando le canzonette in voga prima della II guerra mondiale amate dai suoi nonni e la musica che suo padre, peruviano, riportava a casa dai viaggi in Sud America e in Africa. Il tutto condito da una buona dose di rock anni '70 e '80. Sono queste le principali fonti di ispirazione che, cita Jairo, lo hanno aiutato a dar forma al quel suo stile chitarristico che attinge dal blues, dal folk, dal flamenco, ma anche dall'afrobeat, dal latin e dal rock.
Collaborare con altri artisti gli é sempre piaciuto, ma questo non gli ha impedito continuare a comporre pezzi suoi. Alcune delle canzoni contenute in DePedro sono nate dieci anni fa. "Don't Leave Me Now", ad esempio, era stata originariamente scritta per Amparanoia. Ai Calexico, band originaria dell'Arizona, capitò di ascoltarla e la vollero nella scaletta dei loro live set. Cosi entrarono in contatto con Zavala e gli chiesero di suonarla con loro durante il tour spagnolo. Nel 2004 Jairo va in tourné col gruppo come chitarrista, e durante i preparativi per il suo primo album da solista i Calexico lo invitano a incidere il disco nel loro studio di registrazione a Tucson. Così, alla fine del 2007, Jairo parte per l'Arizona con le partiture melodiche e strumentali di quello che sarebbe diventato DePedro, lasciando di proposito spazio all'intervento degli altri musicisti.
Il risultato è un incontro tra il suono di frontiera Tex-Mex e il senso tutto spagnolo della melodia, miscela ben espressa in canzoni come "La memoria", ispirata da un viaggio in Messico e dalla constatazione dello stato di povertà e ingiustizia riscontrata nel paese. O in "Como el viento", una sorta di canzone d'amore. In "Don't Leave Me Now" il punto di forza é tanto la voce di Jairo, calda ed espressiva ma affilata da una vena graffiante, quanto il suo personale stile chitarristico. Voce e chitarra tirano fuori la stessa malinconia che troviamo in Amparanoia. Ma c'é anche una scaltrezza, una vena di malizia accentuata dal basso dritto di Joey Burns dei Calexico, che dà a questa canzone un tocco western sensuale e sabbioso come il deserto dell'Arizona.
L'album esprime uno stile personale e vibrante che, pur onorando le molteplici influenze e ispirazioni di Zavala, mantiene allo stesso tempo una corposità e un centro di gravità ben saldo, capace di coinvolge e divertire l'ascoltatore. Il frutto di una vita passata ad ascoltare, osservare e suonare.
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