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sabato 29 novembre 2025

I The Windfall presentano il nuovo singolo “A Land for Animals”

 

I The Windfall presentano il nuovo singolo “A Land for Animals”, un inno visionario che immagina un mondo in cui ogni creatura possa finalmente muoversi senza paura, libera da qualsiasi forma di crudeltà. A far germogliare questa idea è una frase di Émile Zola – “Il compito più alto dell’uomo è liberare gli animali dalla crudeltà” – che diventa la scintilla emotiva e morale da cui prende vita non solo la canzone, ma anche l’universo visivo del suo videoclip.

Nel brano, questo desiderio di una terra utopica, dove dignità e libertà non siano privilegio di pochi ma diritto di ogni essere vivente, si traduce in un linguaggio musicale istintivo, pulsante. Il ritmo serrato, le percussioni dal respiro quasi tribale, le chitarre che avanzano come passi nella polvere: tutto contribuisce a evocare una sorta di “marcia di restituzione”, un ritorno simbolico alla vita, ai propri spazi, alla propria natura.

“A Land for Animals” non è solo una canzone: è una visione. Una richiesta di ascolto, rispetto e cambiamento, ma anche un invito a immaginare – e forse costruire – un mondo in cui la libertà non sia l’eccezione, ma la regola.

The Windfall è il progetto musicale di Gianluca Gugliotta (handpan, chitarre elettriche, drum machine, hammered dulcimer, percussioni), affiancato dal maestro Giovanni Alibrandi (violino, synth) e da Eliana Mazzei (voce, flauto traverso). La loro musica unisce sonorità celtiche e world music, grazie a strumenti come handpan, dulcimer, udu, flauti e violino, a suggestioni new wave e ambient, con chitarre elettriche effettate, synth analogici e drum machine.

Il risultato è un linguaggio sonoro libero e mutevole, fortemente evocativo e in dialogo con la natura e i suoi elementi.

L’esperienza live dei The Windfall è pensata come un vero e proprio viaggio sensoriale: concerti arricchiti da proiezioni video che intrecciano musica, immagini e i quattro elementi naturali – fuoco, aria, acqua e terra – in una dimensione quasi catartica. Il progetto si è già esibito in festival e rassegne siciliane come Intermittenze, Pietra Lunare e Radica, trovando location suggestive e in sintonia con il suo immaginario.

Da settembre 2024 i The Windfall collaborano con l’etichetta Sorry Mom!; da maggio 2025 è disponibile su tutte le piattaforme digitali il loro primo EP, un lavoro di sei brani che racchiude l’essenza del progetto.

ASCOLTA “A LAND FOR ANIMALS”!

https://orcd.co/thewindfall-elemental

venerdì 28 novembre 2025

“Crash Eleven”, il nuovo singolo del power duo toscano BIG BOSS MAN

“Crash Eleven” il nuovo singolo del power duo toscano BIG BOSS MAN non è solo una canzone – è l’istante in cui tutto si ferma.

Ispirato al crash call, il codice d’emergenza ospedaliero che richiama la squadra di rianimazione, il brano trasforma quell’attimo di caos e urgenza in pura energia sonora.

Quando l’allarme suona, il tempo si dissolve: il cuore vacilla, l’adrenalina prende il controllo e il silenzio diventa un grido.

“Crash Eleven” è il battito che riparte, il suono di un sistema che si riaccende sotto pressione.

È rumore, paura, potenza e liberazione; un cuore che si rifiuta di smettere di battere.

Un brano dalle sonorità grezze e senza fronzoli, come l’urgenza durante l’emergenza.

Basso e batteria. Nessuna chitarra. Nessun compromesso.

Nato nel 2015 In una piccola città della costa toscana con lo scopo di creare con un approccio minimalista (no chitarra basso/voce e batteria) l’effetto di una band al completo, BIG BOSS MAN è un duo punk che suona come un quartetto Rock: un muro di suono sporco, potente e diretto in faccia.

Il bassista suona un improbabile basso rosa a forma di margherita ma il suono è tutto fuorché delicato: ruggisce distorto mentre la batteria pesta senza tregua come in un’intera sezione ritmica in rivolta.

Ad Aprile 2025 esce il loro primo album “self titled”, un full length che arriva diretto e senza filtri con 9 tracce che mescolano furia punk e vibrazioni dance punk.

Con una formazione ridotta all’osso e una produzione grezza ma efficace , i BIG BOSS MAN fanno della semplicità la loro arma più potente.

Il loro suono è diretto, urgente e trascinante. Niente riempitivi: basso distorto, batteria tirata al limite, e un’attitudine che riporta al DIY più autentico.

Zero fronzoli, solo energia pura. Punk lives. No Guitar. No compromise.

ASCOLTA “CRASH 11”!

Spotify: https://bit.ly/43TGhZG

 

“Dwarfest”, il nuovo singolo dei Wandering Tale


 Tutto ebbe inizio con un viandante solitario che, dopo aver camminato a lungo seguendo il corso di un fiume, scorge nella notte una locanda illuminata. È stanco, infreddolito, desideroso di un rifugio caldo. Ma appena spalanca la porta, si ritrova immerso in un pandemonio festoso: una compagnia di nani che mangia, beve e intona canti fragorosi.

Non siamo nella casa di Bilbo Baggins, ma l’atmosfera… è esattamente quella.

Quando però l’oste annuncia che la birra è finita, ecco che la vera festa comincia. I nani lottano, urlano, sventolano panche e boccali nel tentativo disperato di accaparrarsi le ultime gocce del prezioso nettare. In pochi istanti la locanda si trasforma in un allegro campo di battaglia: è così che loro celebrano davvero.

È questa la scintilla narrativa di “Dwarfest”, il nuovo singolo dei Wandering Tale: un brano dal sapore tolkieniano, guidato da un folk metal epico, festoso e traboccante di spirito goliardico, sulla scia di nomi come Alestorm e Wind Rose. In alto i boccali e lanciatevi nel turbine danzante di una rissa che profuma di malto e leggenda.

I Wandering Tale nascono nel 2019 da un’idea di Daniele, Fabio e Davide (voce e chitarre), durante una sessione di giochi di ruolo che finisce — inevitabilmente — per trasformarsi in una fucina di immaginazione. Alla formazione si aggiunge presto Balbo al basso e, dopo una parentesi con Ottavio alla batteria, arriva Lorenzo, completando la line-up.

Dopo un primo periodo dedicato alle cover, l’intuizione arriva in una serata tanto alcolica quanto burrascosa: perché non raccontare in musica le avventure di un bardo errante, che attraversa terre sconosciute e creature fantastiche, iniziando il suo viaggio proprio da una rissa tra nani ubriachi?

Nasce il progetto Bastard Dwarves, poi elegantemente ribattezzato Wandering Tale nell’estate 2020 — un nome che custodisce perfettamente l’essenza: storie che camminano.

Ispirati da giganti come Rhapsody of Fire, Iron Maiden, Folkstone e molti altri, i Wandering Tale costruiscono una miscela unica di power metal veloce, atmosfere folk e testi che pescano nel folclore, locale e non. Nonostante i rallentamenti della pandemia, la band non si ferma: tra il 2022 e il 2025 partecipa a concorsi e rassegne, conquistando un pubblico trasversale, giovani e anziani, metallari e ballerini di liscio. Segno che l’idea funziona.

Nel 2025 arriva la loro prima raccolta di brani, “Tales from the Tavern”, un compendio di storie narrate dall’onnipresente Bardo, con il suo liuto e la sua ironica saggezza: battaglie, sbornie epiche, incontri improbabili e leggende bisbigliate tra una pinta e l’altra.

ASCOLTA “DWARFEST”!

https://orcd.co/wanderingtale-dwarfest

V!ktoria – il nuovo singolo “Correre”

Con il nuovo singolo “Correre” V!ktoria ci porta in un capitolo luminoso, consapevole, veloce. Un brano pop-rock fresco e urbano, che porta addosso il sapore e l’energia delle strade di Torino – città natale dell’artista e protagonista anche del videoclip – e quella voglia irrefrenabile di rimettersi in moto quando tutto, dentro, ricomincia a pulsare.

“Correre” è la colonna sonora di un momento di rottura e ripartenza: quando tocchi il fondo e scopri che proprio lì nasce la spinta per risalire. È un invito a credere di nuovo in se stessi, a lasciare andare ciò che non serve più, a riconoscere la propria forza anche quando si resta “fragili”. Un inno alla crescita, al coraggio e al diritto di inseguire ciò che si ama.

“Troverò il posto giusto per me”, canta V!ktoria, impostando fin da subito la direzione del brano: un percorso personale, intimo, ma capace di parlare a chiunque abbia bisogno di rialzarsi.

Il viaggio continua nella promessa: “Se mi dai fiducia, io ti darò un motivo”, un’apertura verso l’altro che diventa complicità, sostegno, possibilità di cambiare destino insieme.

E quando arriva il momento di spezzare ciò che trattiene, la voce diventa un vero manifesto: “Lascia perdere il passato: devi rompere per poi tornare ancora a correre”.

Il messaggio culmina in una frase che profuma di liberazione: “Ora mi fido di me”. È il punto di svolta, la scintilla che accende la nuova versione di sé.

Nel videoclip – girato tra i luoghi simbolo di una Torino viva, vissuta e personale – la corsa diventa immagine concreta della trasformazione: la città, i suoi contrasti, le luci, la pioggia e gli spazi aperti accompagnano V!ktoria in un attraversamento che è anche emotivo. Una festa di colori e movimento che riflette l’anima del pezzo: immediata, brillante, diretta. Diario, sfida e liberazione insieme. Perché per andare avanti bisogna rompere le vecchie catene.

V!ktoria, all’anagrafe Greta Sannino, è una cantautrice e songwriter di Torino. Il suo progetto musicale, pop dalle influenze punk, prende forma nel 2022 e da allora si sviluppa tra scrittura personale e collaborazioni come autrice per altri artisti.

Nell’agosto 2024 firma con il management Sorry Mom, mentre a febbraio 2025 presenta il brano “Respirare”, durante la settimana del Festival di Sanremo, tramite interviste su diverse emittenti radiofoniche oltre che a Casa Sanremo e Casa Bontempi.

Ad aprile 2025 il videoclip del singolo “Le cose che non so” viene presentato sulla pagina ufficiale di SkyTG24. Nel giugno 2025 pubblica “Cocktail Bar”, seguito a settembre dal remix ufficiale, entrambi sotto l’etichetta Elisir Records e distribuiti da Visory Records.

Link video: https://www.youtube.com/watch?v=1cb7gsdTK_I

 

mercoledì 26 novembre 2025

“Statale 36”, il nuovo singolo di Oscar’s Band


 C’è un aggettivo che descrive alla perfezione il nuovo singolo degli Oscar’s Band, “Statale 36”: sorridente. Un brano pop-rock immediato e catchy, capace di far muovere la testa e di farsi canticchiare già dal primo ascolto.

“Statale 36” racconta una sensazione precisa: la libertà. È il momento della partenza, del viaggio, dell’evasione da un mondo sempre più caotico e stretto. Un inno al bisogno di respirare, di lasciarsi alle spalle il rumore e ritrovare spazio dentro e fuori di sé.

Ispirata alla strada statale che collega Milano al Lecchese, la canzone nasce da un’illuminazione improvvisa. Alex Montini, frontman della Oscar’s Band, l’ha scritta una mattina presto, mentre percorreva una tangenziale quasi deserta. L’alba cresceva lenta, tingendo il cielo di rosa e oro, riflettendosi sull’asfalto ancora umido. Nell’aria, i primi profumi di primavera portavano con sé la promessa di un giorno nuovo. In quell’attimo sospeso, nel silenzio della strada e nel ritmo costante del motore, Montini ha sentito il bisogno di catturare quelle emozioni: la calma, la libertà, la bellezza semplice del mondo che si risveglia. Statale 36 non racconta una storia: traduce in musica un momento, fissando colori, profumi ed emozioni di un’alba vissuta tra lui e la strada vuota.

Gli Oscar’s Band, formazione rock italiana attiva dal 2009, sono guidati da Alex Montini e prendono il nome dall’amico scomparso Oscar, a cui la band è dedicata. Dopo anni di intensa attività live e un percorso come tributo ai Nomadi, nel 2021 il gruppo ha avviato la produzione di brani inediti, attirando l’interesse di pubblico e addetti ai lavori. Oggi la band propone un sound rock con influenze pop e blues,caratterizzato dalla voce potente e riconoscibile di Montini. La formazione comprende cinque musicisti e si esibisce esclusivamente dal vivo.

ASCOLTA “STATALE 36”!

https://orcd.co/oscarsband-statale36

“Instead Of You” è il nuovo singolo della band The Hermanos

 

“Instead Of You” è il nuovo singolo della band The Hermanos, progetto nato dalla collaborazione musicale dei fratelli Brussato.

Il sound della band è un mix di new wave rock dei primi anni 80’, indie ed elettronica.

Il singolo fa seguito all’uscita dell’EP d’esordio “ Blinding Love” e l’album “ A Different Love” due dischi con l’idea di unire lo spirito più "spleen" e rock dei primi "U2" con un'elettronica vagamente dance e la passione per le colonne sonore.

I testi raccontano di amori mai lineari, con sentimenti contrastanti e complicati, come solo l'amore sa essere. Amore per la vita e per tutto ciò che porta con sé, dolore compreso.

Il nuovo singolo “Instead Of You” prosegue la "trilogia” dell'amore" inaugurata dai primi due album e parla della difficoltà di comprendere che quando ci sentiamo imprigionati non è colpa dell’altro/a ma solo di noi stessi. Il sound delle chitarre e l'assenza di tastiere voluta per legarlo di più al rock anni 90 (Dinosaur jr).

“Instead Of You”, il nuovo singolo, costituisce il primo atto per l’uscita del prossimo album.

Link video: https://www.youtube.com/watch?v=K5CXkCj_u2g

The Hermanos sono:

Roberto Brussato – chitarre e piano

Giorgio Brussato – basso, voce, synth

Leonardo Forcolin – batteria


Gli NRG1 presentano “Red Lights”

Gli NRG1 presentano “Red Lights”, il nuovo singolo accompagnato da un videoclip che trasforma il synth-pop in un’esperienza sensoriale totale.

Un brano morbido e atmosferico, carezzevole nelle sue linee e sospinto da un ritmo lento e vellutato, come camminare scalzi su una nuvola o sprofondare in un cuscino di piume.

“Red Lights” è un viaggio tra desiderio e oscurità, una danza silenziosa tra impulsi e fragilità.

Le luci rosse del titolo sono un confine: soglia tra realtà e sogno, corpo e spirito, presenza e smarrimento. È lì, in quello spazio intermedio, che la voce si fa guida e confessione, sussurrando:

“Red lights, my eyes are on your broken smile / Red lights I believe that I can help you tonight”.

Il brano diventa così un dialogo intimo, un attraversamento emotivo in cui l’altro è riflesso e specchio, a volte salvezza e a volte abisso. La canzone segue un cammino introspettivo fatto di incertezze e rivelazioni: “If you’re looking down this path you may be lost in your mind”.

Musicalmente, “Red Lights” avanza in una sospensione costante, tra suoni morbidi che sfumano come una fotografia sfocata e un pulsare elettronico che imita il battito di un cuore esitante. La musica diventa sia cura che condanna, carezza e vertigine.

Non è solo un brano: è un luogo da attraversare, un’emozione che brucia lenta.

NRG1 nasce dalla fusione artistica del batterista e percussionista Nico Dibono e del chitarrista e synth player George Bora. Il duo trae ispirazione dalla house e dall’elettronica, trasformandole in una ricerca sonora centrata su groove pulsanti, chitarre ambient dal sapore onirico e sintetizzatori incisivi che aggiungono profondità e tensione emotiva. Ne risulta un sound immersivo e magnetico, capace di avvolgere l’ascoltatore e condurlo in atmosfere sospese, dove corpo e mente si incontrano e si confondono.

ASCOLTA “RED LIGHTS”!

https://ffm.to/nrg1-redlights

 

martedì 25 novembre 2025

MYSTIC ALMA – esce “ROMANCE”

 

Gli opposti si attraggono o si respingono?

Per i Mystic Alma non c’è dubbio: quando luce e oscurità si incontrano, possono generare un’energia capace di cambiare il mondo. Il nuovo brano “Romance”, un racconto in musica dalle tinte symphonic metal, esplora proprio questa collisione di forze primordiali.

Passeggiando nella foresta, la Signora della Luce incrocia una figura avvolta nelle ombre. La paura iniziale, però, lascia spazio al coraggio del dialogo: due voci – quella maschile, cupa e perentoria, e quella femminile, chiara e luminosa – danno vita a un confronto che deciderà le sorti del loro incontro.

L’approccio mite e pacifico della Signora della Luce è determinante: “Oh stormy sea, you gloomy spirit looking for gladness / Oh let us live”.

In questo scambio sincero, la distanza tra i due mondi si riduce, fino a dissolversi. L’ombra scopre la grazia della luce, la luce riconosce il valore dell’ombra. È un amore che supera dualità, confini e pregiudizi, per ricordarci che entrambi i mondi vivono dentro ciascuno di noi. Solo accettandoli, e permettendo loro di dialogare senza paura, possiamo raggiungere una nuova alba.

Come cantano gli ultimi versi: “Darkness and light, we’ll change the world / Opposite sides, meet them forever / Never give up”: non arrendersi alla divisione e non perdere la fiducia nell’incontro. Perché è proprio dove luce e oscurità si toccano che nasce la vera magia.

Il progetto Mystic Alma nasce dall’incontro artistico tra Salvatore Lucchesi – musicista e produttore eclettico, polistrumentista dalla vasta esperienza – ed Elisa Fortuna, soprano lirico con una brillante carriera in Italia e all’estero, animata da una forte passione per il rock e la contaminazione tra generi. Da questo incontro nasce un percorso di sperimentazione audace, che fonde voce lirica e sonorità rock e metal orchestrali in una formula tanto personale quanto affascinante.

I testi, scritti da Elisa, trasmettono messaggi di positività e bellezza, ispirati dalla natura, dalla vita e da una visione profonda del mondo. Le musiche, composte da Salvatore, spaziano con grande maestria dal gotico al sinfonico, dal celtico al metal, con soluzioni armoniche complesse e coinvolgenti.

Dopo una lunga fase creativa, il duo ha ampliato la formazione coinvolgendo altri musicisti provenienti da background diversi, dando vita alla band Mystic Alma. Il progetto, già apprezzato in importanti eventi e festival internazionali, si distingue oggi come una proposta musicale notevole nel panorama attuale, capace di emozionare e sorprendere attraverso la sua carica evocativa e la sua identità fuori dagli schemi.

“Romance” è il terzo singolo del 2025, dopo “The spirit of the light in the night” e “The Ballad of the Sunset”.

ASCOLTA “ROMANCE”!

https://orcd.co/mysticalma-romance

lunedì 24 novembre 2025

Gli Unkle Kook tornano con “The Wedding”

 

Gli Unkle Kook tornano con “The Wedding”, una ballata psichedelica dai toni desertici che vede la partecipazione straordinaria di Dellera alla voce. Un incontro artistico carico di intensità, che amplifica il carattere cinematografico e crepuscolare del nuovo singolo.

“The Wedding” racconta un amore nascosto, impossibile, consumato nell’ombra. I due protagonisti si incontrano in segreto per scambiarsi i loro voti: un rito intimo, quasi sacro, celebrato un attimo prima di dirsi addio per sempre. La scena sembra emergere da un film sospeso tra western e noir: un vento ruvido solleva polvere e ricordi, le lacrime scendono lente e si mescolano alla terra, creando un fango in cui affogare sogni troppo fragili per sopravvivere alla luce del giorno.

La musica accompagna questo ultimo istante come una spirale ipnotica: chitarre dal sapore desert rock, atmosfere dilatate, un’aura psichedelica che avvolge le voci e trasforma la storia in una visione. La presenza di Dellera, con il suo timbro sensuale e appassionato, aggiunge profondità emotiva al racconto, rendendo il brano un vero e proprio “matrimonio” artistico tra mondi affini. La sua interpretazione, calda e tormentata, dà corpo al dolore e alla dolcezza degli amanti, sospesi tra destino e impossibilità.

Con “The Wedding”, gli Unkle Kook firmano un pezzo che parla di legami spezzati, promesse che non possono essere mantenute e arrivederci che fanno male come un taglio netto. Un viaggio emotivo che si muove su paesaggi bruciati dal sole, tra miraggi, ferite e desideri che non smettono di vibrare, anche quando tutto sembra perduto.

Un brano che è una piccola scena di cinema: intensa, poetica, destinata a restare impressa.

Gli Unkle Kook nascono nel 2019 a Bologna. Prendendo ispirazione dalla surf music, la composizione eterogenea del gruppo crea una musica dal forte impatto visivo, un mondo ricco di immagini, profumi e sensazioni, da colonna sonora, con un’anima rock’n’roll che fa ballare e si rivela in concerti dall’energia travolgente, senza mai tralasciare un senso di ironia e leggerezza. Con chitarre desertiche e riverberate, un sassofono graffiante e una solida sezione ritmica, la band dà vita a un sound eclettico e coinvolgente.

Presentano nel 2021 per l’etichetta Brutture Moderne il loro primo EP “Surf Beat”, con sei brani strumentali in cui subito emerge il loro approccio non convenzionale al genere. Nel 2023 pubblicano il singolo “Missing The Fourth” che anticipa il loro primo album “Coming In Bunches”, dieci brani in cui “il rock si inasprisce, dalla leggerezza del surf alla ricerca di suono psichedelico. È un disco anarchico, anomalo, privo di abitudine”.

In questi anni la band porta il suo infuocato live show in numerosi club fra l’Italia e l’estero, partecipando a due edizioni del Festival internazionale Time in jazz di Paolo Fresu, al Surfer Joe Summer Festival, Heidelberg Musikstrasse, Tutti Matti per Colorno ed altri.

Attualmente sono in fase di finalizzazione del loro secondo album e del relativo tour di promozione.

Gli Unkle Kook sono: Andrea Faidutti (chitarra/voce), Giuseppe Calcagno (Chitarra/voce), Fabio Arcifa (Basso/voce), Manuel Franco (Batteria/percussioni) e Alex Ascione (Sax).

ASCOLTA “THE WEDDING”!

Spotify: https://bit.ly/4ptY3Lo

“Mirrors of Another Self”, il nuovo singolo dei Tales of Oneira

 

È una cantilena antica, rivestita di tinte dark wave, ad aprire “Mirrors of Another Self”, il nuovo singolo dei Tales of Oneira. Come la strega di Biancaneve, anche oggi moltissime persone trascorrono le proprie giornate a cambiare maschera davanti allo specchio, inseguendo l’illusione di essere “la più bella del reame”.

Il brano affronta il dilemma del doppio, del volto che si mostra e di quello che si nasconde.

“They all hide their deepest darkest desires / Horrified by the judgemental fires”: la paura di essere giudicati convive con la facilità con cui si giudica il prossimo, mentre si indossa ogni volta un volto diverso per ottenere consenso o vantaggi.

In questo teatro di falsità, “Guilty judges, filthy angels, rotten souls cleansed” rivela un mondo capovolto, dove i giudici sono spesso i primi colpevoli, gli angeli hanno le mani sporche e le anime che sembrano pure, da vicino puzzano di marcio.

Tanto ricco quanto il suo immaginario, “Mirrors of Another Self” è un brano symphonic metal dal sound moderno e stratificato. Su una ritmica marziale si innestano synth taglienti, mentre le voci si sfidano in un botta e risposta feroce tra growl e pulito. Nella sezione finale, l’imponente voce lirica si innalza sopra tutto, portando con sé una maestosità rituale. Le corde, abbondanti e avvolgenti, riempiono l’atmosfera come un’eco che risuona dalla cima di una montagna.

Tutti questi elementi convergono in un crescendo che culmina nel monito finale:


Mirrors, mirrors on this dark wall / Just like preys you all will fall

Questo brano impetuoso, teatrale e ricco di simboli, riflette senza sconti sulla diffusa ipocrisia odierna, ricordando che il tempo rimette sempre ognuno al proprio posto.

I Tales of Oneira nascono nel 2023 dall’incontro tra Giuseppe e Carlo, conosciutisi sui banchi di un corso da fonico. Dopo due anni di amicizia e confronto creativo, la forte intesa musicale li spinge a dare vita a un progetto capace di fondere metal moderno, synthwave, suggestioni pop e un immaginario ispirato al mondo dell’horror, dei sogni e della psicologia.

Fin dalle prime idee emerge con chiarezza il concept alla base della band: trasformare paure e incubi in racconti musicali, esplorando quel territorio in cui l’inconscio prende il sopravvento. È da questa visione che nasce il nome Tales of Oneira.

Tra fine 2023 e inizio 2024 la formazione si consolida grazie al coinvolgimento di amici fidati, mentre parallelamente prendono forma le prime tracce dell’EP. I primi mesi del 2024 vengono dedicati alla scrittura, alla definizione del sound e alla produzione in studio, affiancati da un forte lavoro sull’immagine, sul concept narrativo e sulla presenza social.

L’EP d’esordio viene pubblicato nel novembre 2024, aprendo alla band le porte della scena live: dalle prime date nei club fino ai palchi più rilevanti, tra cui l’Ariston di Sanremo, dove arrivano in finale al concorso Sanremo Rock.

Oggi i Tales of Oneira sono al lavoro sul nuovo album, previsto per il primo quadrimestre del 2026, con l’obiettivo di espandere ulteriormente il loro universo sonoro e narrativo.

Formazione: Fabio Dubini (voce), Silvia Bavaglia (voce), Giuseppe Cascardo (chitarra), Carlo Augusto Pegoraro (chitarra), Andrea Bovolenta (basso), Alessandro Redaelli (batteria).

ASCOLTA “MIRRORS OF ANOTHER SELF”!

Spotify: https://bit.ly/4a765Fy

venerdì 21 novembre 2025

IDKs – esce “Far from Home”

Con “Far from Home”, gli IDKs tornano con un singolo che affonda le mani nella tradizione del punk più autentico: sporco, ruvido, diretto, costruito su un unico riff di chitarra che si ripete ossessivamente mentre cambia la sua pulsazione ritmica. Un mantra sonoro che stringe, soffoca, graffia. Il ritornello, sostenuto da un solo accordo, amplifica volutamente questo senso di tensione e instabilità, trasformando la canzone in una corsa senza fiato dentro l’inquietudine contemporanea.

Il brano nasce come riflessione sulla vita quotidiana, sulla sua incapacità di dare respiro e sulla sensazione di muoversi in un mondo “barrens”, sterile, privo di senso. Le parole di “Far from Home” evocano un’esistenza in cui l’umanità sembra aver perso ogni scintilla: “All the places around are barren / all the people I see are wasting their lives, one day at a time”. È una fotografia spietata dell’alienazione moderna, un contesto in cui il dolore non trova sollievo e l’indifferenza divora ogni cosa: “Nothing seems to relieve the pain and nobody cares if you die forgotten and bleak alone in the dark”.

Questo smarrimento si scontra con un altro concetto forte: la nostalgia di un’origine ideale, un “casa” che non è solo un luogo ma una dimensione utopica, un modello sociale e umano irraggiungibile. Da qui il titolo, che è insieme un grido e una resa: “We are far from home and we ran out of hope”. Lontani da casa, lontani dalla speranza.

“Far from Home” è una corsa nel vuoto, un commento amaro sul mondo di oggi che non cerca consolazione ma consapevolezza. Una canzone che suona come deve suonare il punk: vera, instabile, urgente.

Gli IDKs nascono nell’estate del 2023 dall’incontro fra Edu, Matteo e Gianluca, intenzionati a dare nuova vita a un progetto precedente interrotto. Dopo l’arrivo di una bassista all’inizio del 2024, la band inizia un’intensa attività live tra Milano e provincia, pubblicando nel giugno dello stesso anno l’EP “I’m Not Dead”, disponibile anche in audiocassetta.

Il singolo “I Hate You” attira l’attenzione della web radio americana Punk Rock Demonstration, che lo trasmette regolarmente. Nel 2025 la formazione cambia ancora: Edu passa al basso e gli IDKs tornano alla formula del trio. A giugno pubblicano “Propaganda”, accompagnato da un videoclip, anch’esso trasmesso da Punk Rock Demonstration.

Nello stesso periodo suonano al Rock’n’Roll di Milano per celebrare il decimo anniversario del Lumacabra Tattoo Studio. A settembre 2025 firmano con l’etichetta Sorry Mom! e iniziano a lavorare ai nuovi singoli e al loro primo LP.

ASCOLTA “FAR FROM HOME”!

https://orcd.co/idks-farfromhome

 

I MadAoki tornano con “Revolutionary Sound”


 I MadAoki tornano con “Revolutionary Sound”, un manifesto sonoro che spinge ancora più in profondità l’identità del loro Mad Rock, miscela esplosiva in cui convivono la sporcizia ruvida del punk, le vibrazioni rilassate del reggae e l’impatto frontale del metal. Dopo le sperimentazioni dell’EP “MAD” e il percorso di consolidamento iniziato con “No Pressure”, la band firma qui il suo capitolo più crudo, diretto e incendiario.

“Revolutionary Sound” nasce come risposta istintiva a un presente attraversato da tensioni, guerre, brutalità e indifferenza. Le parole e i gesti sembrano aver perso peso, soffocati da un rumore di fondo che promette molto e mantiene poco. Il brano diventa così un altoparlante ribelle che rifiuta l’apatia e richiama all’azione: un invito a non arrendersi, a non tacere, a restare vigili.

Nel testo emergono immagini forti e un’urgenza viscerale: “Nobody cares, nobody listens no more to the message”, un’accusa diretta a un mondo che si è abituato alla sofferenza altrui; oppure l’appello alla resistenza collettiva, che diventa mantra liberatorio: “Keep tearin’ down the towers and walls / It’s a revolutionary sound”. Attorno a questi versi si costruisce una narrativa che parla di ingiustizie, ma anche di luce, musica e solidarietà come strumenti di lotta. L’amore – quello autentico, quello che costa fatica – è indicato come unica risposta possibile in un sistema sfilacciato: “Love is the key, love is Jah word”.

Musicalmente, il brano alterna energia, irriverenza e visioni più spirituali. I riff granitici dialogano con pulsazioni reggae, mentre la voce oscilla tra invettiva e invocazione. Il risultato è un suono che vibra, si sporca, pulsa di vita: un inno comunitario che chiede di essere urlato insieme.

I MadAoki nascono all’inizio del 2023, dando vita al proprio linguaggio: il Mad Rock, una sintesi libera che attraversa hard rock, reggae e ballad emotive. Il loro primo EP, “MAD” (2024), introduce questa identità multiforme attraverso cinque brani e i singoli “Mad Trip” e “Lucky Love”. La spinta sperimentale continua con “No Pressure” (2025), traccia che fonde tutte le anime del progetto e segna una crescita naturale verso un suono più vivo e personale. Da questo percorso prende forma “Revolutionary Sound”, diretta erede dello stile costruito finora, ma più sporca, abrasiva e istintiva: un ulteriore passo nella definizione di ciò che i MadAoki sono e vogliono essere.

“STAY MAD, STAY PANDA!!”

ASCOLTA “REVOLUTIONARY SOUND”!

https://orcd.co/madaoki-revolutionarysound

giovedì 20 novembre 2025

“Connessi”, il nuovo singolo di Massimiliano Martelli

“Connessi”, il nuovo singolo di Massimiliano Martelli, è una carezza elettronica su un cuore che batte forte. Un brano che cattura l’istante in cui due sconosciuti si incontrano in un locale, attratti da un’energia che non ha bisogno di spiegazioni, solo di essere vissuta. Una notte sospesa tra desiderio e libertà, tra il bisogno di contatto e la voglia di spegnere il mondo esterno per restare, finalmente, connessi nel senso più umano del termine.

Il groove fresco e coinvolgente accompagna un testo diretto e sensuale, dove le parole scorrono leggere come luci al neon rifratte sui corpi che si muovono. “Prendiamoci questa notte completamente in ogni istante”, canta Martelli, invitando a vivere senza paura di ciò che verrà. E ancora: “Lasciamoci il mondo fuori, dietro alle spalle”, un gesto semplice ma liberatorio, che trasforma l’incontro in una piccola fuga dal caos quotidiano. Fino all’alba, quando “labbra incollate alle tue” diventa la dichiarazione più sincera di connessione possibile.

Con questo nuovo singolo, Massimiliano Martelli conferma la sua cifra più autentica: un pop elegante, pulsante, che intreccia introspezione e fisicità, portando l’ascoltatore dentro una storia che sa di vita reale, di corpi e di emozioni che si toccano per davvero.

Massimiliano Martelli è un cantautore romano dalla penna sincera e profonda. Cresciuto tra Cinecittà e Centocelle, la sua musica nasce dall’osservazione delle persone e dalla voglia di raccontarne le fragilità. Dopo gli EP “2019”, “Complicazioni inutili” e “Quanto pesa la felicità”, Martelli prosegue il suo percorso con la label Sorry Mom!, inaugurato dal singolo “Conta il viaggio” e ora arricchito da “Connessi”: un nuovo capitolo di ricerca sonora e umana, in bilico tra ritmo e sentimento, carne e poesia.

ASCOLTA “CONNESSI”!

https://orcd.co/massimilianomartelli-connessi

 

mercoledì 19 novembre 2025

“Ritorno a casa”, il nuovo singolo di CommonXperience

 

Il nuovo singolo dei CommonXperience, “Ritorno a casa”, è una profonda meditazione sul tempo, sul cambiamento e sul ritrovare sé stessi.

Tornare “a casa” significa inevitabilmente confrontarsi con il passato, con i ricordi che riaffiorano, generando un senso di disagio e nostalgia, ma anche riconoscere che il tempo è un alleato silenzioso, un processo di guarigione necessario e ineluttabile.

“Ritorno a casa” racconta il momento in cui si sceglie di riallacciare i fili con il proprio io autentico, di rimettersi in cammino con cautela ma con una nuova consapevolezza: quella di trovarsi a un punto di svolta, pronti ad affrontare le sfide della vita con gli strumenti conquistati lungo la strada.

Il viaggio verso il futuro è un tragitto notturno, solitario, su una strada che si perde all’orizzonte: simbolo di introspezione e coraggio. Anche nell’incertezza, resta la fiducia nella propria forza interiore e nella libertà di scegliere la direzione da seguire.

Con il suo sound pop-rock crepuscolare, sospeso tra malinconia e rinascita, “Ritorno a casa” accompagna l’ascoltatore in un crescendo emotivo che culmina nell’idea della rigenerazione: il ritorno a sé stessi come punto zero da cui ripartire.

Un messaggio di speranza e consapevolezza, che invita a trasformare le cicatrici del passato nelle fondamenta di un nuovo inizio.

I CommonXperience, composti da Fabio Ammendolia, Pierpaolo Galli e Maurizio Leoni, rappresentano una sintesi perfetta tra esperienza musicale e creatività.

Amici d’infanzia e musicisti accomunati dalla passione, hanno iniziato il loro viaggio artistico negli anni ’80 con i Rostas per poi intraprendere percorsi individuali.

Fabio ha calcato palchi come quello dell’Arena Campo Volo con gli Status Quo, Pierpaolo ha perfezionato il suo talento come pianista e collaborato a progetti dance, mentre Maurizio ha suonato nel circuito hard rock accanto a nomi come gli Uriah Heep.

Nel 2019, la rinascita sotto il nome CommonXperience segna un nuovo capitolo per il trio.

La band si fa notare partecipando a prestigiosi concorsi come Rock Targato Italia e Sanremo Rock, e pubblicando l’EP “L’incertezza della prima nota”.

Nel 2023 la band firma con l’etichetta discografica Sorry Mom! e vengono pubblicati i brani “Avalon”,”Amanè”, e “Sole a Tokyo” che anticipano l’uscita del nuovo album “MEMORIE -S” pubblicato a metà 2024.

“Ritorno a casa” è il primo singolo del nuovo progetto, che vedrà la luce nel 2026.

ASCOLTA “RITORNO A CASA”!

https://orcd.co/commonxperience-ritornoacasa

“Vola da lei”, il nuovo singolo degli Stonale

 

“Vola da lei”, il nuovo singolo degli Stonale, è una dedica sincera a chi si ama, anche quando la distanza rende impossibile un abbraccio. È la canzone di chi perde il sonno per un sentimento tanto potente da spingere a confidarlo perfino a un passerotto all’alba, chiedendogli di portare quel messaggio d’amore a chi non è lì ad ascoltarlo: “Vola da lei”, sussurrano gli Stonale, affidando alle note ciò che le parole non riescono a dire.

Il brano nasce dal bisogno profondo di comunicare a una persona lontana che l’affetto resiste, nonostante il tempo e le difficoltà. In un mondo in cui ansie e preoccupazioni sembrano dividerci, la canzone diventa un rifugio emotivo, un messaggio sospeso tra sogno e realtà: la speranza di ritrovare, un giorno, chi oggi è solo nei pensieri. Lontano dagli occhi, ma mai dal cuore.

Musicalmente, “Vola da lei” si muove su un terreno di pop rock delicato e luminoso, dove melodia e sentimento si intrecciano in un crescendo intimo e avvolgente.

Il videoclip, girato nello splendido Castello di Rossena, restituisce tutta la poesia del brano: dalle sue terrazze che dominano le colline emiliane, la band canta con autenticità un amore che supera le distanze, ringraziando la Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla per la preziosa collaborazione.

Gli Stonale, nati a Reggio Emilia, sono una band formata da Filippo (tastiere), Emanuele (chitarra), Fausto (basso), Ivan (batteria) e Fabio (voce). Uniti da percorsi diversi ma dalla stessa urgenza di esprimersi, mescolano energia e sentimento in un sound pop-rock diretto, viscerale e senza filtri. Dopo aver calcato numerosi palchi e concorsi nazionali come Sanremo Rock, Tour Music Fest e Via Emilia –

La strada dei cantautori, gli Stonale continuano a raccontare la vita con spontaneità e passione, restando fedeli al loro motto non scritto: suonare col cuore, con lo stomaco e con la verità di chi crede davvero in ciò che fa.

ASCOLTA “VOLA DA LEI”!

https://orcd.co/stonale-voladalei

“Don’t Touch The Sinner”, il nuovo videoclip dei Mardi Gras

Tra le rovine maestose e cariche di storia della città perduta di Canale Monterano (Roma) prende vita il nuovo videoclip dei Mardi Gras, “Don’t Touch The Sinner”. Le atmosfere sospese del Casale di Bonaventura e delle antiche mura medioevali diventano la scenografia ideale per questo brano symphonic rock intenso e avvolgente, diretto da Manuela Kali.

Nel video, due presenze misteriose – Rey (Lupo) e Paloma (Cavallo) – si rincorrono in un gioco di sguardi e silenzi, accompagnati dalle interpretazioni di Simone De Bianchi (Come un gatto in tangenziale, Accattaroma) e Angelica Aureli (Romulus). Un continuo cercarsi che nasconde un’inquietudine profonda, mentre la musica cresce in un flusso sonoro ipnotico e senza tempo.

Brano di chiusura del concept album “Sandcastle”, “Don’t Touch The Sinner” racconta “la storia degli uomini invisibili”, di chi vive malcelato e perso nel suo narcisismo maligno, agli ordini di chi non viene visto per quello che realmente è. La storia di “Sandcastle” è anche narrata nel graphic musical omonimo. Un viaggio tra ombre e redenzione, dove anche nel silenzio più profondo “tutti i segreti prendono vita”.

Dopo il sold out all’Auditorium Parco della Musica, i Mardi Gras porteranno “Sandcastle” sul palco del Teatro San Raffaele di Roma il 29 novembre 2025 alle ore 20.30, per uno spettacolo che unisce musica, narrazione ed effetti visivi.

Ad aprire la serata sarà Mark Geary, tra i più amati cantautori irlandesi, spesso al fianco di Glen Hansard e Jeff Buckley, che ritroverà i Mardi Gras dopo le collaborazioni nei brani “Adam’n’Eve” e “Gingerman”. Prevendite disponibili su VivaTicket.

I Mardi Gras nascono a Roma nel 2006, ispirandosi al nome dell’ultimo album dei Creedence Clearwater Revival e al celebre carnevale di New Orleans.

In oltre quindici anni di attività, la band ha costruito un percorso internazionale che fonde rock, soul e atmosfere irlandesi, condividendo il palco con artisti come Glen Hansard, Mundy, Jack Savoretti e Billy Bragg.

Hanno rappresentato l’Italia allo Sziget Festival di Budapest, collaborato con il produttore Stuart Epps (Elton John, Led Zeppelin) e hanno terminato il loro terzo album “Playground” presso gli Abbey Road Studios di Londra.

Il loro quarto album “Sandcastle” (Underground Symphony, 2024) – eletto disco dell’anno dai lettori di Onda Rock – è un concept intenso ambientato nel New Jersey degli anni ’80, tra bullismo, narcisismo e desiderio di riscatto, accompagnato anche da un graphic musical.

I Mardi Gras sono stati inseriti da Reader’s Digest tra le “sette band europee da ascoltare”, grazie alla loro “miscela affascinante di pop, rock e soul che arriva dritta all’anima”.

Link video: https://www.youtube.com/watch?v=OWsdOYIfPc8

 

martedì 18 novembre 2025

Gli Oslavia tornano con “Cosa resta”

 

Viviamo in un tempo in cui tutto corre troppo veloce: le notizie, i giudizi, le emozioni. Gli Oslavia tornano con “Cosa resta”, un brano ruvido ma orecchiabile, dove l’alternative rock incontra una profonda riflessione sull’identità e sulla ricerca di autenticità in un mondo che sembra averne dimenticato il senso.

“Cosa resta di noi puoi cercarlo se vuoi / nella ferocia e nei giudizi della gente”

Le parole diventano un viaggio dentro la fragilità e la resistenza umana: un interrogativo sospeso tra rabbia e consapevolezza, dove le chitarre si fanno taglienti e la voce si muove tra introspezione e impeto.

“Troppi santi ed eroi, ma carnefici mai”

“Cosa resta” è la fotografia di un presente saturo di falsi miti, dove anche il disincanto diventa forma di lucidità. Un brano diretto e sincero, che integra energia e malinconia, restituendo al rock italiano quella tensione emotiva e quella urgenza comunicativa che da sempre ne costituiscono l’anima.

Dopo “La Ragione”, il singolo che ha segnato la nuova fase artistica del gruppo, “Cosa resta” conferma la maturità sonora e la forza espressiva della band milanese, capace di fondere lirismo e impatto, poesia e rumore.

Gli Oslavia nascono a Milano nel 2015. Sin dagli esordi trovano la loro dimensione più autentica sul palco, esibendosi nei principali club della scena milanese. Dopo l’album d’esordio “Vicoli e altre strade” (2017), pubblicano “Stereotipi” (2019) e “Fragili” (2023), quest’ultimo scritto durante il lockdown. Nel tempo sviluppano un percorso di continua evoluzione, mescolando linguaggi artistici e sonorità per ridefinire i confini del rock italiano.

Tra i progetti più significativi, la rilettura in chiave rock de “La Peste” di Giorgio Gaber (2022) e i live all’ADI Design Museum di Milano.

Il 2025 segna una nuova era per la band, con l’ingresso di un nuovo cantante e un suono più maturo, teso verso un alternative rock intenso e consapevole. Dopo “La Ragione”, “Cosa resta” rappresenta un ulteriore passo nella costante evoluzione di un gruppo che non ha mai smesso di reinventarsi.

ASCOLTA “COSA RESTA”!

https://orcd.co/oslavia-cosaresta

lunedì 17 novembre 2025

Eczema – il loro nuovo singolo “Diagnosi”


 “La gente ti saluta! Diagnosi! E intanto ti scruta! Diagnosi! E poi ci ricama! Diagnosi!”

Con il loro nuovo singolo “Diagnosi”, gli Eczema sfoderano la loro inconfondibile miscela di punk rock tagliente e ironia corrosiva.

Il brano è un manifesto contro le etichette, quelle che la società continua a cucire addosso agli altri con la presunzione di sapere sempre tutto: delle relazioni, del lavoro, dello studio, della vita. Perché, in fondo, c’è sempre qualcuno pronto a emettere il suo verdetto: una diagnosi, appunto.

Nel videoclip, ambientato in un surreale studio medico, una sfilata di “referti” mette in scena il giudizio sociale come fosse una malattia da analizzare. Il risultato è un invito a riflettere con sarcasmo sulla nostra ossessione per classificare e giudicare tutto e tutti.

“Diagnosi” prosegue così il percorso concettuale avviato con l’omonimo album d’esordio, in cui la malattia e la corporeità diventano metafore potenti per raccontare le contraddizioni della società contemporanea.

Gli Eczema sono un gruppo punk postmoderno nato in Sardegna nella prima metà del 2022. Fin dagli esordi si distinguono per un approccio viscerale, provocatorio e consapevole, che intreccia musica, ironia e critica sociale.

Dopo i singoli “Insulina” (giugno 2023) e “Diarrea” (luglio 2024), nell’agosto 2024 pubblicano il loro primo album “Diagnosi”, un lavoro che esplora la fisicità e la malattia come specchio del disagio e delle contraddizioni dell’essere umano. Tra le tracce si alternano sonorità post punk, hardcore e pop punk, con incursioni hard rock e riferimenti letterari come in “Sulla spiaggia”, ispirato a Haruki Murakami.

Nel 2025 la band presenta il nuovo singolo “Diagnosi”, disponibile su tutte le piattaforme digitali, e si impone anche dal vivo con un’energia travolgente: dopo l’apertura del concerto dei Punkreas a Sarroch (CA) il 14 settembre 2025, gli Eczema raggiungono la finale nazionale del Sanremo Rock & Trend 2025, sul palco del celebre Teatro Ariston.

Link video: https://www.youtube.com/watch?v=TBum-qGhaLA

Karin Ann torna con “all my money”

L’artista e attrice Karin Ann, acclamata dalla critica internazionale, torna con un nuovo singolo carico di delicatezza e profondità emotiva: “all my money”, disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 14 novembre.

Prodotto da Benjamin Lazar Davis (Maya Hawke) e co-prodotto dalla stessa Karin Ann, il brano è stato scritto insieme a Harrison Whitford (Phoebe Bridgers) e Benjamin Lazar Davis e presentato in anteprima il 29 Ottobre durante il programma RADIO 2 SOCIAL CLUB.

Con “all my money”, Karin Ann apre una finestra intima sulla transitorietà delle relazioni e sulla bellezza effimera delle connessioni umane. È una canzone che parla di movimento e di appartenenza, di legami che nascono e svaniscono, lasciando dietro di sé il dolce peso della mancanza. Con una scrittura delicata e una vulnerabilità sincera, l’artista slovacca firma uno dei brani più personali e intensi della sua carriera.

“È una canzone che nasce da esperienze vissute – spiega Karin Ann – parla di chi, come me, si sposta continuamente, viaggia, incontra persone meravigliose che vorrebbe tenere nella propria vita per sempre, ma non può. È il racconto di quei frammenti di vita che perdi, anche se ti hanno reso ciò che sei.”

Realizzato in collaborazione con Harrison Whitford e il fidato Benjamin Lazar Davis, “all my money” si muove tra sonorità folk acustiche, sospese tra malinconia e luce. È un ritratto sonoro dell’impermanenza, dell’amore e della forza silenziosa che serve per continuare ad andare avanti.

“Lavoro con Ben da tre anni, e insieme abbiamo trovato un’intesa profonda nel creare. Con Harrison è stata una nuova scintilla: è un artista straordinario. Avere accanto persone così talentuose è un privilegio immenso”, racconta Karin.

Questo nuovo singolo segue l’uscita estiva di “i was never yours”, dove folk, country e rock si fondono in un viaggio sonoro che ha conquistato le radio americane e segnato l’inizio di un nuovo capitolo creativo per l’artista, dopo il suo album di debutto “through the telescope” (2024). Quest’ultimo è stato celebrato per la sua profondità tematica e l’audacia con cui affronta temi come uguaglianza di genere, identità LGBTQ+, salute mentale e amore tossico.

La rivista NME lo ha definito “un debutto sicuro e coraggioso, capace di unire peso esistenziale e visione coerente”. Con “i was never yours” Karin Ann ha abbracciato sempre più le radici americane del suo sound, offrendo una scrittura autentica e senza tempo.

Oltre alla musica, Karin Ann prosegue la sua esplorazione artistica anche come attrice, con una performance di rilievo nel prossimo thriller sci-fi “Orion”, in uscita nel 2026. I suoi videoclip per “a stranger with my face” e “favorite star”, diretti dal duo pluripremiato TUSK e interpretati insieme ad Ashley Moore e Gus Kenworthy, hanno vinto il Best Music Video al Top Shorts Film Festival 2023. La collaborazione con TUSK è proseguita con il video visivamente potente di “i don’t believe in God”, che vede la partecipazione speciale di Imogen Heap.

Per Karin Ann, la musica è più di un suono: è messaggio, verità e sentimento. Ogni canzone è una storia, un piccolo universo emotivo in cui le parole diventano specchi dell’anima. Oggi, mentre espande il proprio percorso tra cinema e nuovi progetti discografici, Karin Ann si conferma come una voce autentica e trasversale, capace di superare confini, generi e culture, mantenendo sempre al centro la ricerca della verità emotiva.

ASCOLTA “all my money”!

https://bfan.link/all-my-money

 

The Fottutissimi - è uscito il nuovo singolo "Limiti"

 

Quando il troppo esonda, serve riparo. Serve un limite a protezione della nostra anima, un limite a ricordarci chi e dove siamo. La verità è divenuta una merce così rara che si taglia nelle piazze di spaccio delle bugie. È il momento di riscoprire ciò che resta della nostra umanità, recuperare i contatti autentici, difenderci dalla pericolosa massa informe di dati che pilota le nostre menti.

Link streaming Spotify: https://open.spotify.com/album/6Xp43Aco4zkuXipcsP8o5Y

Link streaming: https://ingrv.es/thefottutissimi-limiti

The Fottutissimi - Biografia

Partono in trio oramai più di 20 anni fa con la voglia di vincere la monotonia della vita di provincia e portare un po’ di energico rock nelle piazze e nei club. Dal 2008 iniziano a macinare la propria farina lavorando al primo album, One Day, registrato in un solo giorno nello studio del loro amico e primo produttore artistico Graziano Ragni con il quale realizzeranno anche Bad Grass Never Dies (2009), album che gli aprirà le porte della scena rock Milanese fino a conseguire, nel 2010 la vittoria di Rock Targato Italia.

Rocknroll Guru, arriva nel 2011 ed è il terzo album, meno scanzonato e più intimista rispetto ai precedenti in cui inizia a spiccare l’anima meditabonda del cantante Lello Landi. Segue Mercoledì babilonia (2013) che viene prodotto artisticamente dal californiano vincitore del Grammy, Jason Carmer. Il singolo Daniela in questo periodo fa il giro di molte radio Italiane ottenendo ottime recensioni dagli addetti ai lavori.Seguirà un lungo silenzio.

I The Fottutissimi si rimettono in moto con l’arrivo di Davide Lucarelli che milita nel gruppo per un breve periodo (chitarra e arrangiamenti) e favoriti nella scrittura dal periodo della pandemia, fanno uscire l’EP Felici o Niente (2020) il cui singolo Davide, raggiunge punte di ascolti importanti per la band. Seguirà She’s not Enough un potente brano punk rock in lingua inglese.

Dopo l’uscita dal gruppo rispettivamente di Federico e Davide, I The Fottutissimi inseriscono in organico Michele Bellagamba (Batteria) e Antonio Andreoli (Chitarra). Il giorno di Natale 2021 pubblicano “Discorsi sconnessi 2006-2021” la prima collection diciannove pietre di quel sentiero sul quale la band ha camminato per molto tempo. Uno di quei massi in particolare verrà fatto rotolare Il 4 novembre 2022, giorno in cui la band omaggia l’ingresso dei Duran Duran nella rock and roll hall of fame estrapolando dalla raccolta il singolo Wild Boyz(una rivisitazione rock del celebre brano).

Nelle estati 2022 e 2023 si ripete più volte la collaborazione con il dj giornalista di Radio Virgin Massimo Cotto, amico della band, in una serie di live introdotti dai suoi racconti. La band, guidata in quest’ultimo periodo da Lello Landi affiancato dal batterista e produttore Michele Bellagamba, ha accolto tra i propri membri il chitarrista Luca Regini e ripreso un periodo di intensa pubblicazione con i singoli ChatGPT, Padre Nostro e Rumore oltre ad una originale reinterpretazione del brano Shout realizzato in featuring con Alteria, la cantante, Dj e Speaker di radio Virgin, brano uscito nel giorno dei quarant’anni esatti dalla pubblicazione originale dei Tears for fears. Il 14 novembre 2025 esce Limiti, un singolo al quale la band sta lavorando da diverso tempo.

Photo credit: Erica Falcinelli

sabato 15 novembre 2025

I Mother Mary Mood tornano con “KA.DINGIR.RA”


 I Mother Mary Mood tornano con “KA.DINGIR.RA”, un nuovo singolo che unisce la potenza del grunge e la profondità del simbolismo antico.

Nel linguaggio sumero, KA.DINGIR.RA significa “La Porta degli Dei”: un varco tra il terreno e il divino, una soglia che separa e unisce l’umano al trascendente. Nella mitologia babilonese, il termine richiama anche Babilonia, città leggendaria degli uomini che tentarono di superare Dio erigendo la Torre di Babele.

Nel brano, Zion diventa la meta ultima di un viaggio spirituale e simbolico: la Terra Promessa, ma anche la rappresentazione della ricerca interiore dell’umanità, spinta da un desiderio universale di verità che oltrepassa l’illusione.

Con “KA.DINGIR.RA”, i Mother Mary Mood invitano l’ascoltatore a una riflessione personale sul senso dell’esistenza e sulla possibilità di costruire dentro di sé la propria porta verso la luce.

A rendere il brano ancora più intenso contribuisce la giovane chitarrista Emma Mantini, quindicenne, parte integrante della famiglia Mother Mary Mood, autrice dei toni epici che dominano il ritornello. Il sound, possente e dinamico, si muove tra le atmosfere di Alter Bridge, Audioslave e Godsmack, fondendo spiritualità e energia rock in un’unica, potente visione sonora.

I Mother Mary Mood nascono nel 2009 a San Diego, California, per poi stabilirsi in Trentino-Alto Adige. Fondati dai fratelli Lorenzo e Filippo Spanò insieme a Marco Mantini, Marco Formosa e Andrea Magli, i MMM hanno costruito la loro identità tra palchi americani e italiani, esibendosi in città come Los Angeles, Las Vegas e San Diego.

La band debutta con l’album Mother Mary Mood (Alfa Music – Pop & Roll) che include i singoli “Temptation” e “History of a Man”, premiato da Paola Turci e trasmesso da Radio Capital. Seguono tour negli Stati Uniti e in Europa, partecipazioni a festival come Rock in IdRho e Lunar Independent Music Festival, e collaborazioni con il cinema indipendente: due brani del secondo album Awakening (2014) diventano parte della colonna sonora del film South of 8.

Con Antitude (2018), i Mother Mary Mood si impongono come rivelazione italiana del grunge, supportati da Radio Rock e protagonisti di un intenso tour nei club. Negli anni successivi la band continua a pubblicare nuovi singoli, apparendo su emittenti come Radio RAI, Radio Rock Italia e nel programma “We Have a Dream” di Red Ronnie.

Tra i brani più recenti figurano “Scarlet Revolution”, “Communication Attempt” e “Travelers”, tuttora in rotazione radiofonica in tutta Italia.

Il gruppo presenterà ufficialmente i nuovi singoli aprendo il tour con due date speciali:

Venerdì 21 novembre 2025 – BASIS SPACE (Malles Val Venosta)

Sabato 22 novembre 2025 – HEADBANGERS (Milano)

ASCOLTA “KA.DINGIR.RA”!

https://ffm.to/mothermarymood-kadingirra

venerdì 14 novembre 2025

DEEP AS OCEAN – esce “LIFEBLOOD”

 

Quando la vita con i suoi doveri ci schiaccia, ci sentiamo imprigionati in un buco, rannicchiati, alla ricerca disperata di ossigeno. Senza una valvola di sfogo, un obiettivo da inseguire o un legame autentico, si rischia di esplodere come una pentola a pressione.

I Deep As Ocean trovano nei sogni la loro linfa vitale, quella forza che distilla la fatica mutandola in energia ed eleva la vulnerabilità trasformandola in salvezza.

Il nuovo singolo “Lifeblood” è un’ode alla passione e all’energia creativa che accendono l’anima e diventano carburante per non fermarsi mai. È la scintilla che spinge oltre la paura di sprecare tempo, oltre i rimpianti e le cicatrici che la vita lascia sulla pelle.

Perché, come recita il testo, “fear doesn’t help the undecided / This sound is the beating of my heart / Something that you cannot stop”: la paura non aiuta gli indecisi, questo suono è il battito del mio cuore, qualcosa che non puoi fermare.

“Lifeblood” strizza l’occhio al deathcore nelle strofe, per aprirsi poi al metalcore più arioso ed evocativo che richiama i 30 Seconds to Mars dell’epoca di The Kill. Un brano che pulsa di vita e determinazione, come il sangue che scorre nelle vene di chi non smette mai di sognare.

Nati nel 2016 nell’area di Milano, i Deep as Ocean si sono affermati come una delle band più solide e riconoscibili della scena metalcore italiana. Il loro percorso nasce dall’urgenza di fondere potenza e introspezione, dando vita a un suono che unisce riff taglienti, melodie emotive e una cura produttiva di respiro internazionale.

Dopo il debutto con l’EP “Lost Hopes | Broken Mirrors” e la consacrazione con l’album “Crossing Parallels” (2019), la band ha consolidato la propria identità attraverso un’intensa attività live e progetti di ricerca sonora come l’EP “Chronicles” (2022), ampliando il proprio linguaggio tra metal moderno, elettronica e atmosfere cinematiche.

A fine 2024 i Deep as Ocean tornano con “Dance With Death”, un album che segna una nuova fase artistica: più oscura, profonda e consapevole. Il disco affronta temi di rinascita, perdita e trasformazione, con un sound che combina aggressività e melodia in equilibrio perfetto.

Con una line-up matura, produzioni di alto livello e un’identità ormai internazionale, i Deep as Ocean rappresentano oggi una delle realtà più autentiche e promettenti del metalcore contemporaneo.

ASCOLTA “LIFEBLOOD”!

https://benext.lnk.to/lifebloodQ

mercoledì 12 novembre 2025

“Babination”, il nuovo singolo di BlessedKing

“Babination”, il nuovo singolo di BlessedKing, è un inno alla forza collettiva e alla speranza. Un brano afro pop dal ritmo contagioso che fonde sonorità reggae e vibrazioni solari, invitando all’unità, alla consapevolezza e all’amore universale. Con la sua voce calda e carismatica, BlessedKing canta un messaggio semplice ma potente: “Noi siamo i leader del domani, nessuno ferma la luce”.

“Babination” è la celebrazione dell’umanità nella sua interezza — “dalla polizia, ai militari, ai dottori e alle persone comuni” — perché le differenze si annullano quando scegliamo la pace e l’empatia. In un mondo segnato da divisioni e disuguaglianze, il brano ricorda che “è ora di alzare la testa abbassata”, di credere nella possibilità di costruire un futuro condiviso, dove la connessione più autentica è quella tra le persone. Un canto di rinascita che invita a ballare, a resistere e a ricordare che, alla fine, “nessuno ferma questi passi”.

BlessedKing, nato a Lagos (Nigeria) nel 1993, è un artista poliedrico che unisce musica e impegno sociale. Dopo aver studiato recitazione e musica nella sua città natale, ha lasciato la Nigeria per inseguire il suo sogno artistico in Europa. Il viaggio verso l’Italia, affrontato attraverso il deserto e il Mediterraneo, ha segnato profondamente la sua visione del mondo e alimentato la sua voglia di raccontare storie di dolore, speranza e rinascita. Oggi vive a Padova, dove continua a scrivere e a esibirsi, collaborando con realtà teatrali e musicali del territorio, come la compagnia Ailuros di Treviso e l’associazione Voci Globali.

Le sue performance al Pedro e al Circolo Nadir di Padova, al FGU di Milano e in diversi eventi in Veneto hanno conquistato il pubblico per autenticità e intensità. Attraverso brani come “Efemote”, “You Are My Super Hero” e “Who Know Go No Feet Know”, BlessedKing trasforma la sua esperienza in musica che unisce e ispira, continuando a portare un messaggio di pace, forza e libertà.

ASCOLTA “BABINATION”!

https://orcd.co/blessedking-babination

 

GOOD MORNING CERNOBYL’ – “MURDERER CITY” – La metropoli che uccide l’immaginazione

 

I Good Morning Cernobyl’ presentano il nuovo singolo “Murderer City”, una visione tagliente e lucida della metropoli moderna: la città assassina, che divora identità e natura umana in nome dell’omologazione imposta dal sistema.

Un sistema che pretende di redimere, ma in realtà anestetizza: scandisce le giornate a ritmo di frenesia, ordina orizzonti grigi e ripetitivi, soffoca immaginazione e creatività.

Il cantato marziale delle strofe è quello dei lavoratori che, come soldati addestrati, marciano compatti verso i non-luoghi della produzione, sacrificando un pensiero a ogni passo. Il testo, un flusso allucinato e spezzato, riflette il delirio di un cervello ormai stanco, che continua a funzionare per inerzia.

Nella “Murderer City”, le insegne luminose e le strade affollate non sono simboli di vita, ma l’esca perfetta di un inganno collettivo: la promessa di opportunità che cela una piovra implacabile, pronta a stritolare ogni residuo di libertà e autenticità.

Composto nel 2018 e recentemente rielaborato, il brano segna una svolta nelle sonorità dei Good Morning Cernobyl’, che mettono da parte il punk ’77 dei lavori precedenti per abbracciare un sound più cupo, ipnotico e industriale. Le influenze di Killing Joke e Throbbing Gristle si mescolano a un senso di alienazione contemporanea, diventando la colonna sonora perfetta di un’alba invernale tra nebbia e catene di montaggio, quando la città si risveglia e ricomincia a divorare i suoi abitanti.

I Good Morning Cernobyl’ nascono a Perugia nel 2018, portando con sé l’anima cruda e autentica del punk classico cantato in inglese. Dopo l’EP d’esordio omonimo del 2020 e lo split “Coverbyl #1 – Playing the Lockdown” del 2021, la band pubblica nel 2023 l’album “No Time to Fear”, seguito dalla cover “Bite It You Scum” di GG Allin e da un tour in Germania tra Berlino e Lipsia.

Nel 2024 entrano nel roster Sorry Mom!, pubblicando i singoli “Brave New People” e “Underfaith”. Con “Murderer City”, terzo singolo del 2025, annunciano l’arrivo di un nuovo album previsto per il 2026, che includerà tre inediti aggiuntivi.

La band è composta da Giuliano Picciafuoco (voce e chitarra), Massimo Margaritelli (voce e basso), Lorenzo Bonamente (voce e batteria) e Gabriele Mameli (voce e chitarra).

ASCOLTA “MURDERER CITY”!

https://orcd.co/goodmorningcernobyl-murderercity

martedì 11 novembre 2025

“Señorita”, il nuovo singolo degli Zen Hobo

Il nuovo singolo degli Zen Hobo “Señorita” racconta la magia di un amore che non trova compimento, ma resta vivo negli sguardi, sospeso tra desiderio e distanza. Due persone si attraggono come se si conoscessero da sempre, ma la vita le tiene su binari paralleli. È una tensione che vibra, sottile e inevitabile: “Don’t you know, Señorita? We both know what is true.”

Il brano si apre come una ballad intima, per poi esplodere in un sound irresistibile dove il groove e la tromba si intrecciano, oscillando tra ironia e malinconia. “Now I’m drinking your poison, your poison’s full of love” canta la voce, mentre il ritmo si fa travolgente, come un battito che non vuole spegnersi.

“Señorita” è una danza tra ciò che si sente e ciò che si tace, tra il gioco dell’attrazione e la verità che resta in fondo agli occhi. Una canzone sull’amore che fa sentire intrappolati e pazzi, che fa uscire il cuore dal petto e che invoglia ad essere persone migliori. L’amore la cui forza sta proprio nel silenzio nonostante le emozioni esplosive: la forza che non ha bisogno di parole per farsi sentire, quella che non risponde ai “perchè?”, quella che sa che è tutto reale e tanto basta.

Gli Zen Hobo sono una band italiana che fonde alternative rock, reggae e punk, creando un suono unico, potente e riconoscibile. Nati nel 2023, si sono fatti notare sui palchi del centro Italia per l’energia dei loro live. Dopo l’album d’esordio “Pluto Time” (2024), disponibile su tutte le piattaforme digitali, il gruppo — formato da Eugenio Scaglioni (voce e chitarra), Luca Morganti (batteria), Michele Resta (sax e voce) e Matteo Giommi (basso) — continua il suo percorso con nuovi singoli che anticipano l’uscita del prossimo EP.

ASCOLTA “SEÑORITA”!

https://orcd.co/zenhobo-senorita

 

“IO (NON MI ARRENDO)” è il nuovo singolo dei Sebak

“IO (NON MI ARRENDO)” è il nuovo singolo dei Sebak, un grido ruvido e sincero contro il tempo che corre troppo veloce e contro una mente che spesso diventa il primo nemico da affrontare. È una lotta con sé stessi, con le proprie paure e con la sensazione di non riuscire mai a stare al passo, ma anche una dichiarazione di resistenza: “Sto in gara con il tempo, anche se so che già perderò, ma non mi arrendo”.

Il brano si apre con un jingle dal sapore fiabesco, come un’eco di infanzia, un ricordo di sogni puri e incontaminati, per poi esplodere in un muro di suono post punk, rabbioso e catartico, che riporta alla scena inglese contemporanea e a band come gli IDLES.

“Non so che sto facendo, in testa c’ho l’inferno, ma no che non mi arrendo”: questa la confessione che attraversa il brano come un mantra, una scintilla di forza che si accende nel buio dell’incertezza. “IO (NON MI ARRENDO)” è la colonna sonora di chi cade e si rialza, di chi non si rassegna a una vita che frena i sogni ma sceglie di restare in piedi, anche quando tutto sembra andare in frantumi. È la resistenza personale che spinge a non fermarsi, a non cedere, a vivere fino in fondo.

Nati a Viterbo nel 2022, i SEBAK sono una band post punk che si nutre dell’energia ruvida della scena inglese contemporanea. Parlano di alienazione, di odio per la monotonia e l’omologazione, ma anche della luce in fondo al tunnel. Invitano a non farsi terra bruciata intorno e a restare umani: aiutare e lasciarsi aiutare.

Sul palco portano un muro di suono fatto di rumore vivo, basso tagliente e batteria dritta, in un’atmosfera che trasuda sincerità e tensione.

Tra i live più significativi troviamo l’apertura alla LoveGang all’Encore festival di Viterbo nel 2023, sul palco dell’eco sound di Caprarola nel 2024 con SaraFine e Samuel dei Subsonica e a maggio 2025 l’apertura agli StrungOut al CuevaRock di Cagliari.

ASCOLTA “IO (NON MI ARRENDO)”!

https://orcd.co/sebak-iononmiarrendo

 

Morphide – è uscito “Of Healing Part 4 – Depression”

 

La depressione è la quarta delle cinque fasi del lutto, un concetto che spiega come le persone reagiscono all'angoscia e alla perdita. Rappresenta un'innegabile incapacità di cambiare il corso degli eventi o di alterare una dura realtà che sembra troppo dolorosa da accettare.

"Depression" parla di sconfitta totale, raccontando una storia di disperazione sia nei testi che nelle sonorità. "Depression" è una ballata modern metal, lenta e malinconica, intrisa di tristezza e disperazione, che invita gli ascoltatori ad annegare nel suo vuoto privo di emozioni, solo per essere schiacciati da un crollo pesante e catartico senza compromessi.

Link video: https://www.youtube.com/watch?v=mq0KrzGkEIM

Biografia:

I Morphide sono una band metal moderna che combina riff e scream aggressivi e devastanti con synth e atmosfere suggestive.

Dal punto di vista dei testi, la band esplora la natura umana e le emozioni, le lotte mentali, le sfide e i traumi.

La band ha fatto tournée in tutta Europa e ha partecipato a numerosi festival. Nel corso della loro breve carriera, i Morphide hanno collaborato con produttori di fama mondiale come George Lever (Sleep Token, Thornhill, Loathe) e Forrester Savell (Animals as Leaders, Twelve Foot Ninja, Karnivool), ottenendo cover da MetalSucks e The Circle Pit. La cantante Eissa ha collaborato con diverse band, tra cui Lena Scissorhands (Infected Rain).

lunedì 10 novembre 2025

“On My Way”, il pungente singolo dei Guilty of Joy

Prendete uno shaker e versateci dentro l’attitudine hard rock melodica degli L.A. Guns, la potenza sonora più attuale degli Shinedown e l’oscura ruvidità degli Alice in Chains. Agitate con tutta la forza che avete in corpo e il risultato sarà “On My Way”, il pungente singolo dei Guilty of Joy.

Sezione ritmica spigolosa, furibonda e rocciosa, riff abrasivi come carta vetrata e un breve solo di chitarra ispirato dalle dita di Slash. Sopra tutto questo, una voce graffiante e rabbiosa, che scrosta i timpani come ammoniaca.

Uno sfogo necessario e onesto che libera da un mondo di menzogne e ipocrisie: “I’m done with this fake world / I’m done with the liars / Got rid of the thieves”.

Ma “On My Way” non è solo rabbia, è anche soluzione. Perché alla fine siamo noi i capitani della nostra nave, e ogni fuga può diventare un ritorno nella nostra versione migliore: “In my inner world I am Commander in chief / Going on on a long, deep wander / Gone to reset my soul / Don’t worry baby, I’ll be back a better man!”.

Un sentiero che porta dalle ferite alla pace e al riscatto, in cui l’unica via per ritrovare sé stessi è resettare l’anima e ripartire.

I Guilty of Joy sono una rock band slovena che riporta in vita lo spirito della scena anni ’90 con un tocco fresco e moderno. Il gruppo è formato da quattro musicisti con oltre 25 anni di esperienza: Žiga Jerič (chitarra), Jure Jelovčan (basso), Marko Duplišak (voce) e Rok Zaplotnik (batteria). Musicisti appassionati, che vivono e respirano musica, condividono la stessa urgenza creativa e l’entusiasmo di portare i propri brani sul palco.

Il loro sound spazia tra hard rock, grunge e blues e fonde riff potenti, melodie orecchiabili e testi diretti. Ogni concerto è un concentrato di energia pura, e la band lo dimostra versando sul palco fino all’ultima goccia di passione.

ASCOLTA “ON MY WAY”!

Spotify: https://bit.ly/4nOXdrw

 

Il nuovo singolo degli Humana si chiama “Camden Town”

 

Il nuovo singolo degli Humana, “Camden Town”, è un omaggio vibrante al movimento che dagli anni ’70 e ’80 ha cambiato per sempre la storia della musica e della cultura alternativa. Il brano cattura l’anima ribelle del celebre quartiere londinese, simbolo di libertà, espressione e rivoluzione artistica, trasformandola in una scarica di energia contemporanea.

“Camden Town” non è solo una canzone, ma un ponte tra epoche e città: un dialogo tra la Londra punk delle origini e la Milano di oggi. Il videoclip, girato nel quartiere Barona, ne incarna perfettamente lo spirito. Qui, dove la rigenerazione urbana incontra la creatività collettiva, arte e musica diventano strumenti di rinascita, restituendo voce e colore a un territorio vivo e in costante trasformazione.

Tra chitarre rock, strofe rappate che richiamano i Faith No More e inserti elettronici che strizzano l’occhio ai Subsonica, il brano esplode in una fusione di suoni e generi che celebra la contaminazione come forma di libertà.

Il video alterna playback e performance in una narrazione che unisce passato e presente, Londra e Milano, mito e realtà: un crossover sonoro e visivo che inserisce gli Humana nel quadrante più visionario della scena pop-rock italiana.

Gli Humana sono una delle realtà più originali e riconoscibili della scena elettro-rock italiana. Il progetto nasce nel 2011 tra Latina e Rimini, dall’incontro tra Daniele Iudicone (voce, testi, melodie) e Lorenzo Sebastiani (musicista e produttore, con all’attivo collaborazioni con Kelly Joyce e Dirotta su Cuba).

Il nome “Humana” riflette l’essenza del progetto: musica che parla dell’essere umano contemporaneo, delle sue emozioni, delle sue contraddizioni, e del rapporto (spesso conflittuale) con la tecnologia.

Il loro sound mescola in modo unico il rock alternativo con l’elettronica, in un equilibrio tra energia e introspezione. Le influenze vanno dai Subsonica e Bluvertigo ai Linkin Park, band a cui spesso gli Humana rendono omaggio nei live, e che ha ispirato fortemente l’album Karma.

La carriera degli Humana è segnata da una continua crescita artistica, con quattro album all’attivo: “Humana” (2012), “Karma” (2018), “Human Electro” (2020) e “Un altro giorno” (2022).

Video link: https://www.youtube.com/watch?v=xWoCYHYmzd0

sabato 8 novembre 2025

“Eterni”, il nuovo singolo di altomare

 

“Eterni”, il nuovo singolo degli altomare, è una corsa contro il tempo e dentro le emozioni. Un brano pop rock dal ritmo incalzante e dalle sfumature leggere, dove la malinconia si mescola all’energia vitale. Le sonorità, tra la freschezza di Tananai e l’immediatezza dei Finley, accompagnano una storia che parla del bisogno di trattenere ciò che sfugge: un legame fragile ma autentico, che resiste nonostante la tempesta.

È la fotografia di un momento in bilico, di un amore che si consuma e si rinnova, dove restare diventa un atto di coraggio e vulnerabilità, perché il rapporto diventa al tempo stesso rifugio e tormento. Ogni nota di “Eterni” vibra di passione, vertigine e speranza: un invito a vivere l’attimo come se potesse davvero durare per sempre.

“Eterni” è la dichiarazione d’intenti della band: restare vivi, anche solo per un istante che sembra non finire mai.

Il mondo degli altomare nasce nel 2022 dall’incontro di quattro vecchi amici che, pur diversi tra loro, condividono la stessa meta: creare musica sincera, diretta, capace di unire energia e introspezione. Sul palco trasformano la loro complicità in uno spettacolo intenso e genuino, costruito su anni di amicizia, esperienze condivise e notti passate a parlare di vita e canzoni.

Il loro sound alternative/pop-rock è un equilibrio tra istinto e costruzione: linee vocali melodiche e riff taglienti si intrecciano a ritmiche potenti, mentre pad e synth aggiungono un respiro moderno. Nei testi si avverte un velo di malinconia, nei suoni un’urgenza liberatoria: gli altomare non inseguono un genere, ma un’emozione.

La band è composta da Macca (voce), Maury (basso), Alex (chitarra) e Br1 (batteria).

ASCOLTA “ETERNI”!

https://ffm.to/altomare-eterni

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