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La terza via è il secondo album di Cecilia Sanchietti, come band leader e compositrice. Se nel precedente Circle Time del 2015, le composizioni avevano la propria ragion d'essere nel desiderio di un'interazione concreta fra i musicisti, in La terza via Cecilia affida la sua ispirazione alla visione complessiva che ha della musica e del jazz.
Questo disco parte da qui, dal desiderio di raccontare e rappresentare un percorso, in cui il tema del coraggio ne è il protagonista. Cresciuta ascoltando Sting, Stewart Copeland, Pat Metheny, ma anche cantautori italiani come De André e De Gregori, Cecilia Sanchietti ha portato da sempre avanti la musica, sebbene solo il jazz abbia rappresentato, in seguito, la vera chiave di volta per la sua rivoluzione professionale.
Lo sguardo consapevole a quel "terzo lato della medaglia" che, negli ultimi anni, ha portato la batterista romana a pubblicare due album come leader e a seguire, parallelamente, numerose collaborazioni e progetti, tra cui la direzione artistica di WInJazz - Women in Jazz, il festival internazionale interamente dedicato alle donne e compositrici, nato con l'obiettivo di dare spazio e supporto a musiciste leader di progetti originali e di qualità. In La terza via - The third side of the coin, la batterista di origini romane firma, infatti, gran parte delle composizioni originali, dando vita a un progetto dal suono riflessivo, caratterizzato dall'apertura ad altri generi e dallo spazio lasciato all'improvvisazione e all'interplay. Cecilia Sanchietti rompe, così, gli schemi e le chiusure per aprire nuove opportunità, facendo del proprio percorso umano e professionale la spinta propulsiva per il cambiamento.
Sul palco Cecilia Sanchietti (batteria), Pierpaolo Principato (piano) e Marco Siniscalco (basso).
Sabato 5 maggio
Ore 21.30
Elegance Cafè Jazz Club
Via Francesco Carletti, 5 - Roma
Euro 15 (concerto e prima consumazione)
Infoline +390657284458
"Chansons!" è un'idea musicale, un trattato di diplomazia, un abbraccio tra cugini. Un bel gioco, soprattutto, inventato da Jando Music per raccontare due mondi vicinissimi, che da sempre si osservano con reciproca curiosità e si influenzano a vicenda. L'Italia e la Francia si stringono la mano e si alleano, mettendo in campo quattro talenti cristallini: Fabio Zeppetella e Roberto Gatto, a rappresentare il tricolore col verde; Geraldine Laurent ed Emmanuel Bex come ambasciatori dei "bleus". L'inedito quartetto interpreta undici canzoni che raccontano al meglio la tradizione musicale e più specificamente cantautorale dei due Paesi. Dal capostipite Bruno Martino, passando per De André e De Gregori e arrivando a Pino Daniele, da una parte. Jacques Brel e Leo Ferré, Yves Montand e Joe Dassin dall'altra. I brani di "Chansons!" conquistano fin dal primo ascolto. L'interpretazione dei quattro musicisti, manco a dirlo, è straordinaria. Se l'intesa tra Gatto, Bex e Zeppetella era già collaudata, e fonte di preziose gemme musicali, l'innesto di Laurent rende il tutto ancora più sorprendente e ricco.
Sul palco Fabio Zeppetella (chitarra), Emmanuel Bex (organo,voce), Geraldine Laurent (sax) e Roberto Gatto (batteria).
Giovedì 19 aprile
Ore 21.30
Elegance Cafè Jazz Club
Via Francesco Carletti, 5 - Roma
Euro 22 (concerto e prima consumazione)
Infoline +390657284458
CA$INO' – Slava
Il giovane rapper Ucraino torna con un nuovo singolo
Dopo la release degli ultimi due singoli "The Flow is Slava" e "Soviet Squat" che insieme hanno superato il milione e mezzo di ascolti su Spotify, e la collaborazione con il rapper Ensi nel remix del suo brano "Tutto il mondo è quartiere" esce oggi il video di "Ca$inò" il nuovo brano di Slava pubblicato in esclusiva su Spotify dal 13 Aprile e prodotto da Drillionaire.
Con questo brano Slava da inizio alla "joint venture" con il producer Drillionaire, già conosciuto con lo pseudonimo "Drillegittimo" nelle sue collaborazioni passate con altri artisti tra i quali Lazza e Giso. Dopo un brano dai toni più seri come "Soviet Squat" dove l'artista ha raccontato la sua storia di immigrato ucraino, con questo nuovo singolo assume un mood molto più leggero giocando sui loghi comuni soprattutto legati alla scena rap/trap italiana: "Sta scena è un casinò e noi ci entriamo senza gli inviti, Facciamo panico, i miei vestiti come dei sinti, Ora che va di moda siete tutti dei ricchi".
Slava, che attualmente vive a Brescia, chiama la sua squadra di lavoro, i suoi amici e i suoi fans che lo seguono fin dall'inizio "Zona 030", dove il suffisso numerico è il richiamo al prefisso telefonico della sua città. Negli ultimi mesi su Instagram il suo pubblico più fedele ed entusiasta ha aggiunto al nome del proprio account proprio il prefisso 030, per sottolineare il proprio supporto all'artista e con lo scopo di "allargare la Zona" insieme a lui.
Il video di Ca$inò è diretto da Gianluca Bonici e Flavio Mocka di Another Production: i tre protagonisti (Slava, Drillionaire e Yura, amico ucraino dello stesso Slava) vivono una vicenda oltre le righe rappresentando il brano con una parodia sempre legata al mood disinvolto del testo: "Rapiniamo la scena non lasciamo nemmeno le lische". Il tutto ovviamente condito da molta ironia.
SLAVA
Il primo approccio con la scrittura per Slava inizia tra i banchi del liceo scientifico, a circa 16 anni. Da qui in avanti scrivere, registrare e pubblicare brani diventa un'attività sempre più frequente e regolare, fino al 2014 con i primi progetti degni di nota. Questo periodo fu caratterizzato soprattutto per l'inizio della collaborazione (tutt'ora in corso) con l'Another Production, una squadra di videomaker composta da Gianluca Bauci e Flavio Mocka. Gli anni che seguirono furono molto impegnativi, il duro lavoro in fabbrica doveva conciliare con la passione per la musica, che richiedeva sempre più tempo e risorse.
Iniziò così il periodo dei grandi sacrifici per Slava, che fruttó le prime vere soddisfazioni solo nel 2016 con il progetto di "Alti e Bassi Mixtape Vol. 3". Di questo mixtape tracce come "Pota F**a Alura Enculet", Quartieri del Sonno", "FreESTyle #1" e "Soliloquio" aiutarono Slava a farsi sempre più spazio nella scena rap italiana, espandendosi anche fuori dalla realtà locale della provincia Bresciana.
Nel 2017 pubblica il singolo "The Flow Is Slava" - entrato direttamente nella playlist di Spotify "Rap Italia Battle Royale" e che ad oggi conta oltre il milione di ascolti e nel mese di Novembre pubblica "Soviet Squat", singolo intimista dove l'artista racconta per la prima volta la sua storia di vita e la sua condizione di immigrato dell'Est Europa. Il successo degli ultimi due singoli permette a Slava di farsi notare anche dai suoi colleghi tra cui il celebre rapper Ensi, che lo vuole nel remix del suo singolo "Tutto il mondo è quartiere" insieme ad altri artisti.
La cultura Hip-Hop vista come una donna, di cui il protagonista si innamora da ragazzino e che diventa la compagna e l'ispirazione di una vita intera: è questo il concept di Mia, nuovo singolo del veterano rapper Kento. "Tu mi hai dato sogni e gambe, tu mi hai fatto grande; chi non sa non capirà quanto sei sangue e carne": l'MC si rivolge direttamente alla musica e all'arte in tre strofe dense di passione e fedeltà, mentre la produzione musicale e gli scratch sono firmati da DJ Fastcut, beatmaker e virtuoso dello scratch.
Il videoclip, girato tra le opere di street art del quartiere romano di Tor Marancia e nel centro sociale Spartaco al Quadraro, è diretto da Michele Imperio, regista di alcune delle serie tv italiane più note (Unti e Bisunti, Le Ragazze del '68), e vede come protagonista la giovane rapper e cantante Rosa White nei panni di Mia. L'atmosfera sospesa ed incantata è quella di una favola urbana, dove l'amore per la cultura Hip-Hop porta all'elevazione personale e alla riscoperta di se stessi.
L'uscita del singolo arriva in un periodo molto denso di attività per Kento che, dopo essere stato premiato dall'ANPI e da Casa Memoria Impastato nel 2017, è stato protagonista per tutto l'inizio del 2018 di una serie di laboratori di scrittura presso scuole, comunità di recupero per tossicodipendenti e carceri minorili, senza mancare la consueta attività live. Il musicista di origini calabresi, conclusa l'esperienza rap/blues con la superband The Voodoo Brothers, è al momento impegnato nella realizzazione del nuovo album.
"Lascia che racconti di come ti ho conosciuta, bella che sei vita che mi guida e che mi aiuta. Resta con me: lascia che tutto sia forza, calma ed energia, amore della vita mia".
Sabato 21 aprile, in occasione del Record Store Day (la giornata internazionale dedicata ai negozi musicali indipendenti in tutto il mondo), lo storico negozio romano Goody Music (06 361 0959) festeggia con due appuntamenti per gli amanti dell'Hip-Hop e del vinile a partire dalle ore 17.
Sono previsti, infatti, il firma copie per la ristampa di Salviamo il Salvabile, il primo leggendario album dell'MC Turi e la presentazione ufficiale di Back to the Rap, la compilation dedicata agli artisti rap italiani emergenti prodotta da Claudio Donato per Antibemusic sempre con la collaborazione di Turi, nel ruolo di direttore artistico.
Salviamo il Salvabile viene pubblicato per la prima volta nel 2001, ed è composto di quindici tracce con le collaborazioni al microfono di Kiave (Pane a chi non ha i denti), Manifest (S.O.S.), Ciccio Il Milordo e Luca Giurleo (A cui?) e Macro Marco (Microfoni in fiamme). Le produzioni dell'album sono state tutte realizzate dallo stesso Turi ad eccezione dei brani Intro e Brutto Colpo, entrambi prodotti da The NextOne.
Back to the Rap coinvolge dieci artisti emergenti selezionati da tutta Italia (Young Rascalz, Fabio Cake, Noisy, Seme, Gravante & Mr Xqz, White-G, Ninjaz MC feat K!dust Toni Mannaja, Sang & Slang, Lo Straniero feat DJ Daftee e Axel) che hanno convinto Turi e Antibemusic con le loro rime e produzioni più originali. Il disco è stato stampato in vinile 180 grammi in tiratura limitata e disponibile in tutti i negozi di dischi.
Antibemusic, che ha lanciato artisti del calibro di Cor Veleno, Piotta e lo stesso Turi, ha deciso di offrire alle nuove leve una vetrina promozionale per presentarsi in modo professionale al pubblico e alla critica musicale.
Per l'occasione Turi sarà a disposizione dei fan e del pubblico, mentre la parte live è affidata al DJ set di Aimé con le migliori selezioni R'N'B, black e Hip-Hop.
Nuovo capitolo per la cantautrice, ballerina e modella Juel, che ancora una volta mescola le carte nel tavolo musicale pubblicando un singolo che ammicca a sonorità molto più pop-rock rispetto alle atmosfere urban alle quali aveva abituato il pubblico. Cenere e Polvere è il titolo del nuovo singolo dal 13 aprile in tutte le piattaforme digitali pubblicato da Limited Music Trade/Believe.
Beat elettronici rincorrono una ritmica serrata e un ritornello melodico, dove l'artista ha modo di mostrare la sua grinta e la sua femminilità allo stesso tempo. Dal testo si capisce come il protagonista sia il tempo, che batte come il tintinnio di una lancetta di un orologio e le risuona nella testa, ricordando all'artista quello speso per amore (Tempo che non torna più, Il tempo perso dietro a lui). Passato e futuro sono rappresentati come cenere e polvere, in entrambi i casi granelli materici ma generati da eventi differenti. La cenere è il resto di una storia consumata nel tempo, il fuoco della passione è ormai spento (Di questo fuoco spento resta cenere, nel cuore arido sospesa è la polvere). I tentativi di salvare il ricordo bloccano la nascita di un nuovo amore che aspetta di essere vissuto, la polvere si posa per la lunga attesa su questo nuovo amore che viene rimandato e soffocato.
Il video, diretto da Gabriele Remotti, si basa su una scenografia minimale e una fotografia luminosa che rendono Juel protagonista in tutto e per tutto. Cambi d'abito e coreografie attraversano le immagini rivelando la sua eclettica sensualità. Dal tailleur più elegante al jeans strappato, come dal soul al rock Juel attraversa con disinvoltura i generi musicali come i contesti estetici, sempre mantenendo il suo timone stilistico.
Nel videoclip l'artista è anche impegnata a suonare la batteria, strumento che più incarna la sua essenza ritmica. Lo studio della batteria è una passione che coltiva da sempre, parallelamente al ballo, alla recitazione e al canto.
Dopo il successo di "Mr. Melody" (prodotto da Cass Lewis degli Skunk Anansie e dal Maestro Diego Maggi), e una intera stagione televisiva targata Rai 2, che li vede presenza fissa del programma domenicale "Quelli che il calcio" in qualità di band ufficiale, i Jaspers tornano dal 6 aprile in radio, negli stores e in anteprima esclusiva TgCom con il singolo "Tonalità", primo step di un percorso che culminerà nella pubblicazione del secondo album della band, in arrivo entro l'anno, e frutto della collaborazione con un nuovo team. La produzione artistica dei nuovi brani è, infatti, affidata al duo composto da Jason Rooney (producer e sound engineer dell'album di Negramaro "Amore che torni") e Fabio B (DJ e Conduttore radiofonico), cui si aggiunge l'autore Mirko Tommasi (Amoroso, Scanu) che collabora alla stesura e ai testi di alcuni dei singoli di prossima uscita.
"Tonalità", il cui autore e compositore è Fabrizio Bertoli, è un brano originale, leggero e delicato nella struttura e nell'arrangiamento, che racconta della profondità e varietà di ogni essere umano in accordo o in dissonanza con gli altri che lo circondano, della scelta di essere intonati o stonanti rispetto al resto del mondo.
Il tema è affrontato dai Jaspers in maniera ironica e divertente e il videoclip del brano, realizzato da Stefano Bertelli (Seenfilm) in stop motion con sola carta, supporta perfettamente questo stile.
Il protagonista di questo singolare cartoon è, infatti, un cane dalla vita sregolata, burbero e strafottente con il prossimo, un atteggiamento che lo porterà però a subire dalla "vita spericolata" che conduce, tutto ciò che lui stesso ha seminato: un ribaltamento dei ruoli che nel finale del video lo trasformerà in "vittima", costringendolo ad accettare di vivere in modo più corretto.
"Tonalità" é il proseguimento naturale di un percorso iniziato con i singoli "Mastica" e "Mr. Melody", partendo dall'Hard Rock e passando attraverso il Pop Rock di stampo elettronico, per arrivare a cogliere le influenze "indie" della nuova canzone all'italiana e il "mainstream" dai suoni moderni e freschi delle hit internazionali.
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