Il cantautore romano Daniele Bonomo in radio e nei
digital store con il singolo “Tempo infame”, una ballad pop che esce per
l’etichetta discografica Il Branco Publishing srl.
-Il brano ‘Tempo Infame’ rappresenta ciò che almeno
una volta nella vita tutti abbiamo provato, ovvero il momento in cui,
lasciandoci un periodo della nostra vita alle spalle, capiamo di non essercelo
goduti appieno. Non a caso l’idea del pezzo nasce poco dopo la fine della
scuola, che rappresenta il primo dei due grandi cliché presenti nel brano. Se
ci pensiamo, il sentimento che si prova quando finisce l’orale della maturità e
si corre al mare per festeggiare, è si di gioia e spensieratezza ma anche di malinconia.
Sappiamo infatti che, da quel momento in poi, tutto cambia e si proverà
nostalgia nonostante tutti gli eventi ostili che hanno caratterizzato quegli
anni: i brutti voti, i rimproveri dei prof, lo studio dell’ultimo minuto.
Invece il secondo cliché è rappresentato dalla figura del ‘primo pannolino’.
Non sono ancora papà, ma so che, grazie ai racconti dei miei genitori, i primi
momenti in cui il bambino è neonato non dorme, piange e si dispera per ragioni
che neanche si conoscono, questo provoca un sentimento di sconforto. Una volta
passato questo periodo, si ritorna a non dormire e quello che cambia sono le
motivazioni, come per esempio il mancato rispetto del coprifuoco prefissato. Ed
è qui che si comincia ad entrare nel loop temporale del rimpianto riguardante tutte
le cose che ci circondano. Io lo chiamo lo ‘scherzo del tempo’ , infame, unico
e solo, che scorre senza preoccuparsi delle conseguenze che si lascia alle
spalle.-
Daniele Bonomo, cantautore romano di 22 anni. I primi
passi nella musica li muove sin da bambino, con una chitarra ed un microfono
giocattolo ‘suonava’ e cantava canzoni di cui neanche capiva il testo. Alle
elementari continua a coltivare, quello che per era ancora un semplice gioco,
cantando durante saggi e recite scolastiche. Raggiunti gli 11 anni, grazie al
supporto della famiglia, è entrato a far parte di una nuova realtà: una vera
scuola di canto. Inizia a studiare chitarra e, poco più tardi, da autodidatta,
il pianoforte. A 16 anni ha capito che voleva essere un cantautore, così scrive
la sua prima canzone. Ad oggi, dopo
anni, continua nella speranza che qualcuno possa ritrovarsi nei suoi testi.
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