Il brano, prodotto da GIL produzioni di Giorgio Lorito, racconta un amore fatto di attese e distanze ma anche capace di fiorire nella lontananza e fortificarsi a ogni nuovo incontro. Racconta un amore che libera dalle costrizioni, trae in salvo e fuori dal buio. Un amore che dona e nel suo donarsi senza riserve pretende di essere ricambiato. Pretende che l’amore donato torni indietro, dove sarà accolto, ogni volta come sempre. É un amore che sa aspettare perché è un amore che conosce. Sa che anche se costretto in case e città diverse verrà sempre riconosciuto e sempre gli verrà aperta la porta.
Il videoclip, diretto da Stefano Teofili, che accompagna il singolo vede la scelta stilistica del bianco e nero. Ambientato in parte nella Riserva Naturale della Marcigliana (Roma), Jaboni emerge dall’oscurità che lo avvolge, racconta il suo amore che lo illumina e che in un crescendo lo porta a viaggiare con l’anima verso terre aperte, un viaggio di ritorno verso quell’amore che lo salverà dal buio.
Come nasce questo brano Love Comes Back To Me , parlare di un amore che racconta di attese e distanze ?
Con Love comes back to me ho voluto raccontare un amore vissuto attraverso alcune difficoltà, come la lontananza. Difficoltà che però vogliono essere anche punti di forza, perché ravvivano e arricchiscono l’amore ad ogni nuovo incontro. Ho condiviso le mie prime idee con Giorgio Lorito di GIL Produzioni e siamo stati entusiasti da subito a lavorare sul pezzo.
Questo il tuo primo singolo in inglese , come mai questa scelta ? Ed a che tipo di pubblico ti vuoi rivolgere ?
Sin da bambino, la musica che ho sempre ascoltato e che ha influenzato il mio intero percorso è stata internazionale. Ho cominciato a parlare in inglese grazie alla musica e quando ho iniziato a scrivere canzoni è venuto spontaneo farlo in questa lingua, che maggiormente si sposa con i riferimenti musicali che influenzano la mia creatività. Credo che Love comes back to me sia un brano per tutti, non penso assolutamente che la lingua influenzi la tipologia di persone che possono o meno apprezzare una canzone, la musica è fatta di emozioni che può darti un’armonia di suoni anche senza comprenderne il testo.
Con il brano Love Comes Back To Me che sonorità possiamo aspettarci di ascoltare , cosa potrebbe catturare l’ attenzione ?
Love comes back to me è una ballad in chiave elettropop che rimanda ad alcune sonorità degli anni ’80 integrando suoni più contemporanei, come l’effetto del vocoder sulla voce. Il crescendo lento che tiene in sospeso per più di metà canzone e che esplode soltanto alla fine è sicuramente un punto di forza del brano.
Raccontaci un po di te come artista, quali sono state le tue esperienze migliori ?
All’età di vent’anni mi sono trasferito a Roma da Frosinone, dove sono nato e cresciuto. Vivere nella Capitale mi ha dato sicuramente più possibilità di fare musica. Ho partecipato quindi a vari concorsi e manifestazioni e sono entrato a far parte di due formazioni corali, una gospel, gli All Over gospel Choir, e una di 30 voci a cappella, Le Mani Avanti. Con loro mi sono esibito nei migliori palchi e teatri di Roma e non solo. Con Le Mani Avanti inoltre, durante il primo lockdown, ho partecipato alla realizzazione di un video per una cover del brano You gotta be di Des’ree, video che è stato trasmesso durante la trasmissione tv La Musica Che Unisce su Raiuno in prima serata.
C’ è qualcuno che ti ha ispirato durante la carriera ? chi è stato il tuo punto di riferimento ?
Sono tanti gli artisti che ammiro e che hanno influenzato il mio percorso artistico. Le carriere di James Blake, Imagine Dragons, Sam Smith sono sicuramente fonti alle quali ho più volte guardato, ma alla fine non ho mai avuto un punto di riferimento preciso. Ho sempre cercato di fare le cose in cui credo e che più sono vicine al mio mondo, poche o nessuna strategia finora.
“Love comes back to me” – Jaboni
Autore: Simone Iaboni
Composizione e produzione: Giorgio Lorito
Mix e master: Simone Empler
Foto credits: Riccardo Lancia
Riprese e montaggio videoclip: Stefano Teofili