E’
la storia di tanti, e sempre di più. La storia di una coppia che
scoppia. Per sempre, irrimediabilmente. Una sorta di "Inno dei
Divorziati". Con parole amare miscelate e amalgamate con simpatia in una
musica con andamenti pop, swing e dixieland che si fondono in un ritmo
brillante, divertente, trascinante come sanno fare solo le band a New
Orleans e nelle piazze latino-americane, con l’allegria che si tinge di
mestizia e la mestizia che si fa allegria. Che sia una festa o un
funerale. O una festa-funerale.
E’ il travolgente tormentone che ci
regala l’artista bolognese Valentina Mattarozzi in "Senza Paracadute",
in uscita lunedì 26 gennaio in tutti gli store digitali e nei migliori
negozi di dischi in versione fisica, sotto l’etichetta discografica
SanLucaSound, per le edizioni de’ Latlantide Promotions. Il singolo è il
terzo estratto dall’album "Vally Doo", uscito in novembre con brani
inediti della stessa Valentina e di artisti emergenti di scuola
bolognese, con il contributo artistico di Bruno Mariani - produttore tra
gli altri di Dalla, Bersani e Carboni - di Iskra Menarini e di Teo
Ciavarella. Per gioco, ma non solo, il videoclip di "Senza Paracadute",
ideato e scritto dalla stessa Valentina per la realizzazione del
videomaker Mirko Mirabella, è stato presentato il 14 febbraio, festa di
San Valentino, giorno degli innamorati al Bravo Caffè di Bologna.
Racconta di una breve passione consumata dalla stupidità e dalla gelosia
e, malgrado la decisione solenne e impegnativa di unirsi in matrimonio,
i protagonisti arrivano alla separazione e al divorzio.
Di
fatto è la stessa tematica che Valentina, con cenni autobiografici,
racconta in questo brano con il quale punta il dito contro la società
attuale, caratterizzata da individualismo, superficialità, edonismo, con
modelli esistenziali ormai estranei e sradicati
dalle sane e robuste tradizioni di famiglie solide, nucleo e perno
della vita. I giovani di oggi non solo non sono preparati alle
difficoltà della vita di coppia, ma neppure a gestire la fine di un
amore. Senza paracadute, appunto. E così la crisi dell’amore di coppie
produce separazioni e divorzi, mai tanto numerosi come accade in questa
epoca storica, preparando un futuro di vecchi single, con tutte le
problematiche che ne conseguiranno, sul piano sociale, economico,
affettivo.
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