Scherza
Luca Bonaffini come è tipico del suo carattere. Scherza e dice che “i
cantautori non sono morti, ma in realtà non sono mai esistiti”. Gianni Meccia,
infatti, col quale nasce la definizione “cantautore” ha ben poco a che spartire
con Guccini, Pietrangeli, Bennato o Gaber.
Eppure
tutti finiscono nel “quartiere cantautori”. Si parla di scuole (come quella
genovese o emiliana), ma se ascoltiamo i maestri, scopriamo che in comune hanno
ben poco.
Però
Luca, che nel 1977 aveva 15 anni e la chitarra da studio del fratello, iniziò a
suonare prima con le orecchie, poi con le mani. E fu cantautore.
Da
marzo 2017, dopo oltre trent’anni di carriera musicale, letteraria e artistica,
rieccolo nei teatri con lo spettacolo liberamente ispirato al libro di Mario
Bonanno (la protesta e l’amore) con canzoni sue e citazioni musicali di
illustri colleghi.
Al
suo fianco Giorgia Canevese (esordiente vocalist) che lo accompagnerà per tutto
il tour.
Giovedì 2 marzo ore 21
Teatro Sereno (Brescia)
Sabato 18 marzo ore 21
Teatro della Proloco Sarmede (Treviso)
Venerdì 24 marzo ore 21
Teatro Comunale Occhiobello (Rovigo)
Martedì 28 marzo ore 21
Teatro Ratti Legnano (Milano)
Note biografiche (tratte
da Wikipedia)
Compositore di musiche e
autore di testi per canzoni, Luca Bonaffini si è affermato intorno alla fine
degli anni 80 come collaboratore fisso di Pierangelo Bertoli, firmando per lui molti
brani in album di successo, tra le quali "Chiama piano", all'interno
dei quali compare anche come cantante, armonicista e chitarrista acustico.
Altre canzoni sue sono state interpretate anche da Patrizia Bulgari, Flavio
Oreglio, Sergio Sgrilli, Fabio Concato, Nek, Claudio Lolli e ha scritto testi
teatrali insieme a Dario Gay ed Enrico Ruggeri. Ha pubblicato, come cantautore 11
album, affrontando tematiche impegnate e sociali; ha vinto il premio Rino
Gaetano (1988) “targa critica giornalistica” e il Premio Quipo (1999) al
Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza (miglior progetto multimediale);
ha partecipato al Festival del Teatro Canzone - Premio Giorgio Gaber (2005) e
due volte al Premio Tenco (edizioni 2008 e 2012). Nel 2013 ha debuttato come scrittore
con il libro " La notte in cui spuntò la luna dal monte" (edito da
PresentArtSì), ispirato al suo incontro con Pierangelo Bertoli. Nel 2015 Mario
Bonanno ha pubblicato un libro dedicato ai suoi trent'anni di carriera,
intitolato "La protesta e l'amore. Conversazioni con Luca Bonaffini"
(edito da Gilgamesh editrice)".
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