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sabato 25 giugno 2016

“Lo sposalizio” il primo singolo di esordio dei Radio Lausberg


I dialetti dell’area arcaica calabro-lucana comprendono le parlate dell’area posta geograficamente a cavallo tra la Basilicata meridionale e la Calabria settentrionale, definita anche Area Lausberg dal nome del linguista tedesco, Heinrich Lausberg, che l’ha esplorata e analizzata per primo. Dal punto di vista linguistico è importante dire che il territorio è il punto intermedio delle vie di comunicazione che collegavano la profonda Calabria con Salerno e soprattutto con Napoli: essendo zona di transizione fra Lucania e Calabria, l’area presenta un’ibridazione linguistica tipica delle aree di confine, che sono molto permeabili: questa situazione di lingue in contatto fa sì che quest’area abbia elementi e tratti di entrambi i gruppi dialettali (calabrese e lucano) con esiti dialettali diversi, alcuni più vicini al calabrese e altri al lucano, a seconda della vicinanza alle rispettive regioni.
L’idea del nome Radio Lausberg deriva quindi dalla voglia di trovare una denominazione adatta al concetto di gruppo/Progetto che meglio esprimesse valori come il forte senso d’appartenenza alle proprie radici, e che meglio veicolasse concetti base del pensiero Rl :Libertà, collaborazione, contaminazione, umiltà e naturalezza nel comporre e fare musica. Giuseppe e Luca Oliveto(voce e testi): -”Radio Lausberg è come Terre di mezzo che si uniscono, terre di mezzo che s’incontrano”.

Con questi presupposti, nasce l’idea di rivalutare il patrimonio linguistico-musicale dell’intera area del massiccio del Pollino, definendola “Terra di Mezzo”. L’approccio e il recupero sistematico di molto materiale musicologico, porta verso una reinterpretazione del repertorio stesso operando arrangiamenti sobri, senza snaturare il contenuto e l’essenza della vocalità e dello strumentario impiegato nella produzione dei brani.

L’essenza e il corpus dell’ensamble è la sua poliedricità: diversità di generi, passando dall’acustico popolare a all’acustico colto, non disdegnando dellesonorità elettriche e sperimentali. Vengono impiegati strumenti nobili come ad esempio il fagotto, il cembalo, il flauto dolce, piccole percussioni, archi, fiati, etc. evitando, volutamente, l’aspetto “folk” di alcuni arrangiamenti che si sentono frequentemente e strumenti tipici tradizionali dell’area.Materiale di riferimento e punto di partenza, per quanto riguarda le rielaborazioni della musica popolare, è sicuramente il lavoro sul campo di Carpitella e De Martino degli anni cinquanta con brani come lu nigghje e quant’è irtu stu palazzo), ma anche brani della tradizione calabrese come a chiu bella e tutt, etc.

Particolare attenzione si pone rispetto alla musica d’autore. Il progetto inoltre intende sviluppare e proporre soprattutto brani inediti che rappresentano il territorio e le problematiche connesse , o brani che narrano visioni di pace e utopie di bellezza, semplicità e civiltà perdute e da auspicare.

Kuntaminata Storia è uno spettacolo musicale di matrice popolare, rivisitazioni dei brani più noti della tradizione popolare dell'Area Lausberg e del Sud Italia in genere, e brani inediti che spaziano dallo stile folk a quello più cantautorale classico, ritmi sempre più contaminati e sonorità sperimentali ,mettendone in risalto le qualità e le caratteristiche dell’essenza del corpus dell’ensamble ovvero la sua poliedricità: diversità di generi, passando dall’acustico popolare all’acustico colto, non disdegnando delle sonorità elettriche, con uno sguardo attento ai grandi cantautori.

Nelle 2 ore di live vengono utilizzati strumenti nobili come ad esempio il fagotto, il cembalo, il flauto dolce, il contrabasso e strumenti tipici popolari dell'area: organetto, zampogna a chiave, surdulina, chitarra battente, cupi Cupi, totarella ecc. Momenti musicali di gioia, di energia e lirica popolare si alternano a momenti di recitazione, fatta per lo più di racconti, storie intrise di genuinità, semplicità, tematiche quasi sempre volte al risalto dei valori della tradizione e connesse alle problematiche inerenti al territorio. Radio Lausberg è un modo d’essere un modo di pensare, un laboratorio in costante movimento dove idee e musicisti sono legati dagli stessi gusti, dagli stessi ideali, ma soprattutto dalla stessa voglia di fare musica, non dimenticandone mai le origini umili e di campagna.

La Band è cosi composta: Giuseppe Oliveto (voce,fisarmonica,strumenti popolari in genere); Luca Oliveto (voce,basso); Adolfo Cuccaro (Tastiere,cembalo,piccole percussioni); Raffaele Chiodi (chitarra acustica,classica,battente); Enzo Peluso (Chitarre,flauti ,totarella); Mario Chiodi (Batteria,percussioni) ; Adele Ceneri (Voce, cori); Fabio Pellicori (attore recitante).


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