Il brano non è altro che un surreale delirio minimale in due accordi sulla fragilità umana e la durezza del mondo.
La banana è universalmente riconosciuta come "il frutto dell'amor", è considerata dai nutrizionisti di tutto il mondo una "bomba energetica", le ragazze più smaliziate ogni volta che la vedono ci ricamano sogni erotici roboanti, mentre qualche ragazzo si vergogna un po' anche solo a toccarla...
Nel pezzo suona il violino Francesco Moneti dei Modena City Ramblers.
Maleducazione
ed irriverenza in un approccio non convenzionale alle tematiche dei
testi, senza perbenismo od ipocrisia, crudo, sfacciato e dritto al
segno, libero dal filtro opaco del politicamente corretto.
Specchio
critico dei giorni nostri si pone però sempre in chiave positiva e
sistematicamente costruttiva in un momento difficile, in cui si
ricorre spesso al facile vittimismo.
Curato
nelle sonorità e negli arrangiamenti si dimostra un lavoro maturo e
cosciente conservando però intatta la freschezza e l’entusiasmo
di un percorso appena iniziato.
Il
progetto ospita numerosi artisti, in ordine sparso: Franco
Ciccio Li Causi (Piero
Pelù, Roy Paci, Negrita), Andrea
Chimenti e
Alessandro Moretti (Ottavo
padiglione, Carlo Monni, Moro quartet), Simon
Chiappelli (Paolo
Benvegnù, Kiddy Car), Francesco
Moneti (Modena
City Ramblers e molti altri) Francesco
Chimenti (Sycamore
age), Marco
Kyano Chianucci (Kabila,
Orchestra sinfonica città di Grosseto), Riccardo
Sensi (Thank
you for the drum machine), Mirko
Piesse Speranzi (Kabila),
Manuel
Schicchi (Vanessa
Peters), Adriano
Nano Checcacci (Kabila,
Paolo Benvegnù, Banda Improvvisa, OMA), Angela
Angie Cardeti,
Alighiero Cartocci DJ Alibù.
Le
tracce del disco La Maleducazione:
Banane
(Bananas):
delirio
minimale in due accordi sulla fragilità umana e la durezza del
mondo, con la partecipazione di Francesco Moneti al violino.
Siluro
(Torpedo):
Parafrasando
le favole di Esopo nasce la metafora tra la natura e le gerarchie
sociali, con Angie Cardeti e Riccardo Sensi ai cori.
Anna
(Annah),
favola rock di un amore finito, e finito male.
Fammi
rompere qualcosa (Let
me broke something): vede
la presenza di Francesco Moneti al mandolino e Alessandro Moretti
alla fisarmonica è una ballata nervosa sugli attriti quotidiani:
Isterici non si nasce, si diventa.
Mino
(Mino),
che
vanta la geniale partecipazione di Mirko Speranzi all’armonica e
Simon Chiappelli al trombone è una trascinante cavalcata rock sulla
tragicomica vita di Mino, l’uomo utile.....a nulla.
Primo
gemito (First
Whine):
sesto brano della playlist, pezzo gioioso di ispirazione circense,
viene letta da una prospettiva poco ammirata la gioia della
paternità. Fondamentali gli interventi di Simon Chiappelli al
trombone e Francesco Chimenti alla grancassa.
Italia
(Italy):
Sentita
composizione orchestrale in cui convivono malinconia e speranza.
Sezioni di archi di Francesco Chimenti al violoncello e Marco
Chianucci al contrabbasso.
La
trappola (The
trap), ipnotico
gioco musicale tra la filastrocca e il non-sense, ci illustra qual è
la differenza tra una canzone d'amore e una canzone sull'amore. Voce
narrante di Andrea Chimenti con la gradita introduzione di Francesco
Cecco Polverini.
Digei
(Deejay):
dal sound frenetico e trascinante vede la partecipazione di Adriano
Nano Checcacci all’elettronica e Alighiero Cartocci DJ Alibù allo
scratch.
Berlino
2006 (Berlin,
jul.09 2006):
all’ombra dell’entusiasmo per la vittoria ai mondiali, si consuma
la storia di un ritorno dal sapore agro di una minestra riscaldata.
Brano pulp, psichedelico ed essenziale.
3
Bottoni (Three
fastener):
il numero tre è il numero perfetto almeno stando al gioco delle
metafore di ritornelli esplosivi raccontano vizi e stravizi di tanta
bella gioventù.
Affètto
(affection/slice):
nasce alla
schizofrenia assoluta alla psicosi, la mente si sdoppia come le
tracce del mixdown in due realtà contrastanti, ne nasce
che
ripercorre i passi che portano alla nascita di un serial killer.
Follia pura con Franco Ciccio Li Causi alla voce e Manuel Schicchi al
banjo.
Sale
sull’asfalto (Salt
on the asphalt):
sindrome di Stendhal e stalking, bel canto e amore sporco, lei diva
inarrivabile e lui timido fan, fino all’inevitabile, inesorabile
incontro. Semplicemente meravigliosa la presenza di Angela Angie
Cardeti.
BIO
Si
presenta cosi il primo lavoro del nuovo progetto discografico del
gruppo aretino, reduce dall’esperienza oltre ventennale dei Noi
Nati
Male.
Nati
ad Arezzo nel 1989, quando erano ancora poco più che sedicenni, i
N.N.M.
denotano,
fin dal nome, un approccio alla musica sicuramente non convenzionale,
anzi…
Nel
1990 inizia l’attività concertistica e esce la prima produzione,
il demotape Errore
Genetico.
Già
nel ‘92 aprono il concerto al mitico Enzo Ghinazzi, in arte Pupo e
nel ‘93 di Enrico Ruggeri che sulla spinta vincerà di lì a poco
il festival di Sanremo.
Il
1994 inizia con il lancio del secondo demotape, Uncachi,
schifo ribrezzo con passione.
Segue intensa attività concertistica (circa 50 serate).
Il
’95 continua nel segno dei concerti mentre nel ’96 viene
presentato il terzo demotape, Meglio
nudi che in pile
(oltre
mille copie vendute)che lancia definitivamente il gruppo nella sua
intensa attività live.
Nel
’97 sono ospiti di “Aspettando
Arezzo wave”
e nell’ottobre dello stesso anno dello stand BMG-Ricordi
al salone della musica di Torino.
Sempre nel ’97 appaiono nella compilation “Rock
Notes”
con un brano registrato dal vivo.
Per
tutto il ’98 segue un’intensa attività concertistica (circa 60
apparizioni).
Nel
1999 inizia la collaborazione con l’etichetta piacentina AUDIAR
Records
che si realizza nell’uscita del primo CD singolo dei Noi
Nati Male dal
titolo L’erba
datela ai conigli
distribuito dalla SONY
Music
su tutto il territorio nazionale che riscuote un discreto successo
Da
questo momento i Noi
Nati Male oltre
ai numerosi concerti partecipano ad alcuni appuntamenti di rilievo
tra cui:
Tendenze
’99 (ospiti
della rassegna piacentina),
Rochdale ’99 (manifestazione
x amnesty
international
con Articolo 31 ed altri),
Compilation Tendenze 1999 (un
brano all’interno del CD),
Trenta ore per la vita (passaggio
nazionale su Italia1, mediaset),
29 settembre Battisti day (di
fronte ad 8000 persone + immagini su Tg3
Rai
nazionale).
Dall’uscita
del disco nel giugno1999 fino al gennaio 2001 il gruppo è impegnato
in circa un centinaio di concerti.
Terminata
la collaborazione con AUDIAR
i Noi
Nati Male iniziano
nel febbraio 2001 la registrazione del nuovo CD 1989-99…dieci
anni col fiato sul collo distribuito
a livello nazionale dalla Venus
di
Milano e prodotto interamente dal gruppo. Il disco esce il primo di
aprile (manco a farlo apposta) e riscuote da subito notevole
successo.
Inizia
il tour promozionale del nuovo disco ed il gruppo è impegnato in
decine di concerti, nell’estate partecipano anche ad alcuni
appuntamenti di rilievo: Montefiascone
di note (festival
con Persiana Jones, Marlene Kuntz ed altri), Palavasca
2001 (Suonano
di supporto ad Alex Britti).
Sempre
in estate, un loro brano è inserito nella compilation Kantina
City Rockers
(con Meganoidi, Peter Punk ed altri).
In
ottobre, grazie alle votazioni del pubblico su internet, vincono le
selezioni per la partecipazione al primo Risuono
Live Show,
che si tiene al Piper di Roma, ottenendo un grande successo.
Nell’inverno
continua la tournèe promozionale e la produzione di nuovi brani.
Nella
primavera del 2003 incontrano Paolo
Benvegnù,
ex chitarrista e cantante degli Scisma,
col quale producono e registrano il loro ultimo disco “IMPREVISTI”.
Seguono
molti live e una partecipazione al Tim
Tour
e un live con JOHN
SINCLAIR,
basilare poeta/cantante della beat generation citato anche da John
Lennon nella canzone a Lui stesso intitolata e pubblicato da Stampa
Alternativa.
La
Maleducazione è
composta da: Francesco
Giano Lombardi:
voce, cori, armonica, piano, percussioni -
Nicola
Sistola Bonolis:
synth, moog, piano, teremin, eko tiger -
Luca
Basil Praticò:
chitarre
- Gabriele
Cato Polverini:
voce, cori, chitarre, lap steel, percussioni
- Andrea
Oby Irato:
basso -
Roberto
Breda Bardelli: batteria
Facebook:
https://www.facebook.com/Lamaleducazione-1486436048285503/
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