Scala le classifiche a sole tre settimane dal radio
date, “Corri che corre il tempo “, che, in continua ascesa, si trova ad
oggi al 21° posto della classifica radio e al 26° della classifica vendite:
Pubblicato il 5 novembre 2019, “Corri che
corre il tempo” segna il ritorno di una vera outsider del cantautorato
italiano, Valentina Gautier, che dopo un lungo periodo di assenza dalla scena,
torna e lascia subito il segno entrando di prepotenza in classifica radio e
vendite e che, con un altrettanto inaspettato colpo di scena,
spiazza tutti quando il 25 novembre, giornata contro la violenza
sulle donne, posta sulle sue pagine social una slide emblematica a tema,
che, senza troppi fronzoli, lascia ben poco margine
all'interpretazione e la dice lunga sia sul vissuto dell'artista che sulla
lettura di di “corri che corre il tempo”
In commento alla sua scelta l'artista dice :
Il successo di “Corri che corre il tempo” è il mio
riscatto in ogni senso, come artista e come donna
“Al lancio del brano ho scelto di attenermi come di
routine a dichiarazioni strettamente professionali lasciando un margine di
interpretazione personale dei contenuti del brano al pubblico come di
consuetudine “
“Il mio privato è altra cosa e riguarda me in
quanto persona, ho scelto i social non a caso sfruttando il successo ottenuto
spontaneamente attraverso il tradizionale iter discografico di “Corri che
corre il tempo” per una causa nobile, quante persone sottolineano concetti che
pubblicano sui social con brani di successo che ne rafforzano il
messaggio? Io da semplice utente social ho utilizzato il mio”.
Corri che corre il tempo
Una power ballad dal riff accattivante,
un'interpretazione intensa, un ritornello immediato definibile uno
slogan, un arrangiamento dalla forte carica emotiva, che veste perfettamente
un brano dal tema universale: il risveglio della coscienza ben
rappresentato dal videoclip e dalla cover del brano; un dialogo interiore con
il proprio sé che urla, la rabbia per lo scandire inesorabile del tempo, un
demone quando si vive da burattini inerti una vita che non ci appartiene, la
consapevolezza di essere a un bivio a dover scegliere tra un 'esistenza senza
significato, fatta di una quotidianità inappagante, ciechi prigionieri delle
proprie regole, sordi al richiamo della propria essenza o trovare il coraggio
di fare il salto, di cambiare ed essere se stessi riappropriandosi della
propria identità e dei propri sogni e valori.
Il videoclip
Onirico, dai tratti fantasy, traduce in immagini il
risveglio del sé più profondo, il ritrovarsi, il riconoscersi, dopo una lotta
interiore con se stessi e con i propri demoni, la rappresentazione di un'anima
che davanti a un bivio tra essere o non essere sceglie di “essere”.
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