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lunedì 26 agosto 2019

Pivio - "I AM" - Online il primo videoclip realizzato per il lancio del cd live FAILED WITNESS

PIVIO - ONLINE IL VIDEO CLIP "I AM" REALIZZATO PER IL LANCIO DEL NUOVO CD LIVE "FAILED WITNESS" - IN USCITA IL 13 SETTEMBRE


Dopo il successo funky-napoletano di Ammore e Malavita, PIVIO è tornato alle sonorità new wave e elettro-alternative rock delle origini, e il 3 maggio ha presentato per la prima volta in concerto alla Claque di genova i suoi ultimi album da solista. FAILED WITNESS, il nuovo disco in uscita, documenta l'evento: un'occasione rara, per chi segue la sua attività come compositore, di ascoltare il musicista in un'esibizione dal vivo. Sul palco, Pivio (voce, synth e sequencer), Andrea Maddalone (chitarre), Massimo Trigona (bassi) e Lorenzo Ottonello (batteria).


Il video clip I Am – regia di Matteo Malatesta (Malaproduction87) - è il primo a essere lanciato sui social il 26 agosto per la promozione dell'uscita del nuovo cd Live Failed Witness, prevista per il 13 settembre. Il brano è parte dell'ultimo disco del compositore, Mute, dedicato ai dieci comandamenti. Si tratta della prima registrazione in video di Pivio (nome d'arte di Roberto Pischiutta) dai tempi degli Scortilla (il suo primo gruppo) al Festivalbar del 1984. I Am si riferisce al comandamento "Io sono il Signore Dio tuo" che diventa una personale riflessione sugli ossimori in cui si traduce l'identità di ciascuno, racchiusa in un elenco di attributi apposti chiuso dai paradigmatici versi If I say this it is only 'cause I am nothing at all.


Pivio è conosciuto dal pubblico soprattutto per il suo contributo al mondo del cinema italiano, grazie alle colonne sonore composte con Aldo De Scalzi. Non è un caso che i due – accompagnati dalla giovanissima Ginevra Nervi – siano tra i protagonisti musicali della festa per i 25 anni di Hollywood Party, in diretta il 12 aprile dalla Sala A di via Asiago con tanti ospiti illustri. Moltissimi, infatti, i successi cinematografici firmati Pivio & De Scalzi: dal Bagno Turco di Ferzan Ozpetek a El Alamein di Enzo Monteleone, Casomai e I giardini dell'Eden di Alessandro D'Alatri, Piano 17, Song 'e Napule (David di Donatello, Nastro d'Argento e Bifest per la miglior colonna sonora nel 2014) e Ammore e Malavita dei Manetti Bros (Doppio David di Donatello e Ciak d'Oro, Nastri d'Argento, BiFest e Startracks Award 2018). Ma dal 2016 Pivio ha deciso di tornare a di impegnarsi anche come solista, dando il via ad una trilogia che percorre e rinnova le sonorità della sua ispirazione originaria, caratterizzate da una forte atmosfera dark e new wave, con qualche incursione nell'ambiente prog e alternative-rock.


Tutto comincia con il disco It's fine anyway - scritto, suonato e cantato in quasi totale autonomia - e poi diventato un progetto cinematografico omonimo in 11 capitoli, con un primo episodio già realizzato e premiato nel 2017 con il Nastro d'Argento al miglior corto sperimentale.

A questo ha fatto seguito Lodging a scary low hero, composto da un'unica canzone originale (che dà il titolo all'album) e da 12 cover di David Bowie tratte dalla cosiddetta trilogia berlinese (Low, Heroes e Lodger) e dal successivo Scary monsters and super creeps, che vedeva coinvolto lo stesso gruppo di lavoro dei precedenti tre, Brian Eno e Tony Visconti in testa. Nel 2019 è uscito il nuovo concept album Mute: una personale rilettura, estremamente laica, dei dieci comandamenti che per l'occasione diventano undici, con l'inserimento di un capitolo finale esclusivamente strumentale, quale desiderio di un momento di riflessione e di silenzio.




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