Pagine

venerdì 4 maggio 2018

Pianeta Paolillo, l'intervista


Oggi intervistiamo Luigi Paolillo
  1. Quando hai capito che la musica era parte di te?
Da quando ho iniziato ad utilizzarla come linguaggio, e non solo, ma anche nelle situazioni particolari, lei è sempre stata dentro di me, quell’amica, quella sorella, quell’amore che non tradisce mai. Non posso vivere senza la Musica, mi sentirei perso.

  1. Chi dei musicisti è il più matto di tutti?
Diciamo che la pazzia è una caratteristica che ci accomuna quelle idee stravaganti quelle risate coinvolgenti, il modo di fare musica, ma soprattutto quello di sentirci completamente in estasi, in un mondo a parte. Ma sicuramente il più matto è Angelo (il trombettista della band)

  1. Com’è nata la vostra collaborazione?
Io e Angelo ci conoscevamo da tempo, ma come appena ho avuto modo di ascoltare la band in una loro esibizione, sono rimasto impressionato dalla loro bravura, da quell’unione che è la forza e caratteristica che li contraddistingue . E così tramite Angelo ho conosciuto la band e sono felice di lavorare con loro.

  1. Oltre a collaborare insieme, siete anche amici?
La musica come sempre crea legami, affetti, ed è a mio parere la parte più importante, poiché è fondamentale che quella sinergia e quel feeling che si è creato tra di noi sia il modo più sincero e affascinante di fare musica. E sinceramente mi trovo benissimo con loro, conoscendoci e dialogando tra di noi, ho capito che abbiamo diversi punti in comune. E oggi posso dire di essere molto legato a loro.

  1. Con chi hai legato di più?
Ma con tutti, a dire il vero. Anche se li conosco da poco è come se ci conoscessimo da una vita. Ognuno ha qualcosa da tirare fuori, sono davvero delle persone fantastiche e speciali, oltre ad essere dei musicisti straordinari. Sicuramente Angelo è quello che ha un carattere più forte, duro ma allo stesso tempo con un cuore grande. Aniello è una persona dotata di grande sensibilità, ed è quello che riesce a ridurre quella tensione che a volte viene a crearsi tra di noi, poiché siamo tutti dei matti da legare. E poi c’è Raffaele, il batterista della band, lui secondo me è un caso a parte, come appena l’ho ascoltato, sono rimasto senza parole, perché riesce ad unire ritmo e anima, ed è secondo me la caratteristica più importante e talentuosa di un musicista.

  1. Pianeta Paolillo, cosa vuol dire?
Pianeta Paolillo è il luogo dove fino a poco tempo fa ci passavo la vita, e ancora tutt’ora lo faccio, ma credo in maniera diversa. Sono sempre stato una persona che non si è mai adattato alle cose o al mondo, e forse ho trovato il mio rifugio in questo posto dove appunto mancano le regole, la cattiveria, è un Paradiso dove abbonda di Follia, Musica e Serenità. Ma il Pianeta Terra colpisce e colpirà sempre, perché effettivamente è il luogo dove sono realmente, e allora cominciano i disagi interiori, inizia a crollare ciò che è l’immaginazione, poiché non avevo grande consapevolezza di vivere sulla Terra. Ed è appunto un viaggio che ho intrapreso poco tempo fa, quando effettivamente ero in una situazione particolare, avevo perso il mio equilibrio interiore, e questo si ripercuoteva su quasi tutti gli ambiti, fino a quando ho intrapreso questo percorso di ricerca, ed ecco che è nato: Pianeta Paolillo, che oltre ad essere l’inizio di un nuovo progetto discografico sarà anche un musical teatrale, poiché i miei mondi sono due: Teatro in primis e discografia.


Nessun commento:

Posta un commento