1)
Quali sono i vostri gruppi di riferimento stranieri?
Non è facile rispondere a questa domanda: noi ascoltiamo tantissimi artisti diversi, siamo molto coinvolti nella musica. Magari, qualche anno fa, eravamo fan chi dei Muse, chi dei Linkin Park, chi dei Led Zeppelin, Foo Fighters, Police, Queen ecc. I nostri gusti sono molti diversi e nel tempo abbiamo imparato a conviverci e a scambiarci musica. Crescendo, il “fattore” fan si è affievolito lasciando il posto alla passione per la musica in generale. Per noi avere artisti di riferimento non è una priorità nel senso che, quando troviamo un nuovo artista che ci piace, restiamo ispirati da quel tipo di musica. Avere un mito e cercare di imitarlo in tutti i modi non è salutare per noi e oggi viviamo in un mondo dove la musica è ovunque e puoi ascoltare tutto quello che vuoi e quando vuoi. Non abbiamo intenzione di porci limiti, nemmeno in quello che ascoltiamo.
2) E in Italia che gruppi stimate?
Stimiamo molte band italiane che magari fanno anche generi diversi dal nostro. Per noi è importante quello che questi artisti trasmettono, il messaggio che portano in giro, non tanto il genere musicale. Se la musica è bella e ti coinvolge, allora vuol dire che funziona. Citiamo sicuramente Subsonica, Ministri, FASK, Planet Funk, Blastema, una delle band più sottovalutate in Italia e che noi amiamo; Kutso, ottimi musicisti e persone molto simpatiche che abbiamo avuto anche il piacere di conoscere; Caparezza, un artista immenso. E la lista potrebbe continuare all'infinito...
3) Che musica avete ascoltato mentre registravate il vostro EP?
Tantissima musica diversa: rock, pop, elettronica, drum'n'bass, funk, reggae, hip-hop. Tutto ciò rispecchia il nostro modo di concepire la musica: noi non poniamo limiti alla creatività. Mentre eravamo in studio, abbiamo ascoltato The Police, Planet Funk, Massive Attack, Subsonica, arrivando ad ascoltare anche roba sperimentale e questo solo per fare qualche esempio. Continueremo ad usare questo approccio anche in futuro perché dà molta soddisfazione attingere da tutta la musica che ami e riuscire ad arricchire così ogni canzone.
Non è facile rispondere a questa domanda: noi ascoltiamo tantissimi artisti diversi, siamo molto coinvolti nella musica. Magari, qualche anno fa, eravamo fan chi dei Muse, chi dei Linkin Park, chi dei Led Zeppelin, Foo Fighters, Police, Queen ecc. I nostri gusti sono molti diversi e nel tempo abbiamo imparato a conviverci e a scambiarci musica. Crescendo, il “fattore” fan si è affievolito lasciando il posto alla passione per la musica in generale. Per noi avere artisti di riferimento non è una priorità nel senso che, quando troviamo un nuovo artista che ci piace, restiamo ispirati da quel tipo di musica. Avere un mito e cercare di imitarlo in tutti i modi non è salutare per noi e oggi viviamo in un mondo dove la musica è ovunque e puoi ascoltare tutto quello che vuoi e quando vuoi. Non abbiamo intenzione di porci limiti, nemmeno in quello che ascoltiamo.
2) E in Italia che gruppi stimate?
Stimiamo molte band italiane che magari fanno anche generi diversi dal nostro. Per noi è importante quello che questi artisti trasmettono, il messaggio che portano in giro, non tanto il genere musicale. Se la musica è bella e ti coinvolge, allora vuol dire che funziona. Citiamo sicuramente Subsonica, Ministri, FASK, Planet Funk, Blastema, una delle band più sottovalutate in Italia e che noi amiamo; Kutso, ottimi musicisti e persone molto simpatiche che abbiamo avuto anche il piacere di conoscere; Caparezza, un artista immenso. E la lista potrebbe continuare all'infinito...
3) Che musica avete ascoltato mentre registravate il vostro EP?
Tantissima musica diversa: rock, pop, elettronica, drum'n'bass, funk, reggae, hip-hop. Tutto ciò rispecchia il nostro modo di concepire la musica: noi non poniamo limiti alla creatività. Mentre eravamo in studio, abbiamo ascoltato The Police, Planet Funk, Massive Attack, Subsonica, arrivando ad ascoltare anche roba sperimentale e questo solo per fare qualche esempio. Continueremo ad usare questo approccio anche in futuro perché dà molta soddisfazione attingere da tutta la musica che ami e riuscire ad arricchire così ogni canzone.
4) Come definireste il vostro genere musicale: pop o elettronica?
Crediamo che la fusione delle due cose sia la risposta. Il genere con il quale siamo soliti identificarci è Alt Pop/ Rock elettronico ma, come già detto, siamo un gruppo che non ama essere incasellato in qualcosa di predefinito. Noi amiamo la musica in generale e rimaniamo influenzati e ispirati da tutto quello che ci capita di ascoltare e ci piace.
5) Avete mai pensato di cantare in inglese per esportare la vostra musica anche fuori dall'Italia?
Abbiamo fatto qualche tentativo in inglese ma preferiamo cantare in italiano. Le influenze internazionali nella nostra musica sono innegabili ma, secondo noi, proprio il fatto di cantare in italiano rafforza le nostre canzoni sia nel significato che nell'originalità. Nonostante l'aver suonato a Londra e a Stoccarda, la dimensione internazionale rimane un qualcosa di lontano per noi e, comunque sia, amiamo il fatto che il nostro pubblico comprenda quello che noi scriviamo nelle canzoni.
6) A quando il primo disco?
Ci stiamo già lavorando,
abbiamo bisogno di nuovo materiale. Speriamo già per l'anno prossimo
di avere qualcosa. Non possiamo fermarci in questo momento ma
dobbiamo anche attendere il momento giusto per realizzare e far
uscire un disco vero e proprio. Oggi non si può dare niente per
scontato, specialmente per un gruppo emergente, e noi non vogliamo
bruciare il nostro lavoro per la troppa fretta.
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