Marco Quadri debutta per le radio italiane con "Capita che", un
brano che parla di gioie e dolori ma anche del senso di unione tra la gente
toccando i sentimenti quotidiani come l’indifferenza, il senso di rispetto o il
menefreghismo in genere. Ogni giorno tutti noi ci confrontiamo con una realtà
dove il “capita che” è forse l’anello di congiunzione tra le esperienze
personali di ognuno di noi.
Marco Quadri, cantautore della svizzera
Italiana, supera un’infanzia difficile grazie alla musica e al suo migliore
amico, il pianoforte.
Le lezioni di pianoforte si alternano a momenti di scrittura
dove Marco comincia a raccontare in musica la sua vita. La sua carriera lo
porta a vivere diversi generi musicali tra i quali anche il Black-metal dove
suona le tastiere per una decina d’anni prima di decidere di dedicarsi
unicamente alla sua musica.
Marco ascolta
di tutto e non si sente di appartenere ad un genere musicale specifico, questo
gli consenti una visone musicale ad ampio raggio rimanendo all’ascolto della
radio senza limiti e pregiudizi.
Se volessimo racchiuderlo in un genere, sicuramente oggi parlerebbe di musica pop ma non disdegna neppure il funky e il rock, caratteri che occasionalmente inserisce nei suoi progetti.
Se volessimo racchiuderlo in un genere, sicuramente oggi parlerebbe di musica pop ma non disdegna neppure il funky e il rock, caratteri che occasionalmente inserisce nei suoi progetti.
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