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sabato 23 aprile 2016

Kachupa esce il singolo Romagna Mia 2.0


I Kachupa, da sempre legati alla tradizione e alla contaminazione, stavolta ci stupiscono con una versione coraggiosa del celebre brano “Romagna mia”, che ha reso Secondo Casadei famoso in tutto il mondo. Giocando con sonorità moderne, molto distanti dal liscio, e variazioni di tempo, la band riesce lo stesso a trasmettere tutto il sapore di una canzone del passato, che non smette di unire e far cantare anche oggi le piazze. Nel brano si intravede l’anima della taranta, la freschezza del balkan beat, il rap unito allo spirito rock, in un mix che rende onore all’inno romagnolo per eccellenza.

Questa sfida ha fruttato una importante vittoria, decretata nell’estate 2015 dall’organizzazione del contest “Romagna mia 2.0”, in collaborazione con il MEI di Faenza e il Comune di Gatteo Mare. La band si dichiara estremamente orgogliosa di aver legato linguaggi così diversi tra loro, di aver portato ancora una  volta la bandiera della tradizione a contatto con la musica indipendente, con la loro solita ironia e solarità. 

“L’emozione più grande legata a questo brano è stata conoscere gli eredi del grande Secondo Casadei, che inaspettatamente si sono dimostrati felicissimi di questo nostro esperimento, dimostrando che  la musica ha bisogno di apertura mentale e di conoscenza delle nostre radici. Il nostro futuro ha bisogno di un grande passato.”
Insieme a “Romagna mia 2.0”, nel singolo è contenuto anche il brano “Rotola e balla”, altra interessante contaminazione di taranta e musica balcanica, in pieno stile Kachupa.
Il brano e’ stato realizzato grazie alla collaborazione di Moreno Conficconi e delle edizioni Casadei Sonora, da sempre attenta a rinnovare nel rapporto con le nuove  generazioni, la grande musica della Terra di Romagna.  

“Creare sviluppo attraverso la musica è possibile – spiegano i Kachupa  Nasciamo come artisti di strada, sopra un carretto pieno di pentole e tamburi. Abbiamo girato l’Europa con uno spettacolo fiabesco e surreale. Ora saliamo sui palchi, produciamo dischi e spettacoli teatrali, scriviamo libri con la stessa intenzione: unire tradizioni lontane, cibi, profumi e colori di etnie diverse. Insieme alla nostra cantante Lidiya Koycheva, che viene dalla Bulgaria, sogniamo un’integrazione che non distrugga le differenze, in modo troppo semplice e crudele, ma le faccia convivere con orgoglio.”


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