Secondo
estratto da “In a State of Altered Unconsciousness”, debut album
dell'alternative rock band bolognese. Un omaggio alla capacità della
musica di essere contenitore delle nostre emozioni e rendere
comprensibile ciò che non può esprimersi adeguatamente a parole.
Genere:
alternative rock, indie rock, grunge, prog rock
Release
date: 24.03.2016
Il
brano, dall'andatura allegra e scanzonata, racconta un tentativo
andato male di evadere dalla noia del quotidiano in cui il
protagonista esce per passare una serata a bere. Vista all'inizio
come una prospettiva divertente, tale serata si traduce nell'esatto
opposto: persosi per la città, il nostro si ritrova solo e deriso
dai passanti. L’unica consolazione rimasta è tornare a casa per
suonare una chitarra “ubriaca” nelle cui note egli riversa la
propria sbornia e che riesce, più dell’alcool, a dargli sollievo.
Il
video, realizzato interamente con una action cam in prima persona,
segue in parte il narrato della canzone: lo spettatore si ritrova
immerso in una tipica uscita universitaria bolognese mentre si sposta
da un bar all'altro accompagnato dai quattro membri della band. Le
riprese si sono svolte nell'arco di due serate in alcuni dei
principali bar della Bologna universitaria.
“L’idea
era quella di riprendere senza filtri un’intera serata di bevute,
ripercorrendo quella che è per molti una classica uscita da sabato
sera.” - afferma la band - “Si esce, si beve, ci si
sposta in un altro bar, si incontrano amici, si riprende a vagare
senza una vera e propria meta finché si riesce a reggere. Una forma
di divertimento molto comune tra i nostri coetanei, che abbiamo
sperimentato in prima persona e che il più delle volte risulta vuota
e fine a se stessa.”
All'interno
del disco So What!? ha una funzione un po' da
spartiacque: lo stato alterato dell’ubriacatura, unito alla presa
di coscienza della sua rabbiosa inutilità, portano il protagonista a
riversare i propri sentimenti nelle note della chitarra ubriaca, il
cui suono libera gli arpeggi che aprono la strada alle successive
tracce più psichedeliche. È un omaggio alla capacità della musica
di essere contenitore delle nostre emozioni e a rendere comprensibile
ciò che non può esprimersi adeguatamente a parole. Nell'ordine
tipico del linguaggio musicale, il disordine del nostro io trova
forma e diviene conoscibile agli altri.
Per
le riprese la band si è avvalsa della collaborazione di Alessandro
Brandi, che ha portato con una fascia la camera per tutte e due
le serate tra gli sguardi incuriositi dei passanti. Il montaggio e
l'edit del video sono invece opera di Giulia Ferrato,
giovane videomaker indipendente della crew Humareels che
ha già collaborato con la band alla realizzazione del precedente
video rEvolution of the Species. La realizzazione
ha richiesto tanto impegno e tante bevute e se ve lo state
chiedendo… sì, i ragazzi si sono ubriacati in entrambe le
serate di ripresa.
Credits
Story:
Earthset
Riprese:
Alessando Brandi/Earthset
Fotografia:
Alessandro Brandi/Earthset
Montaggio&Edit:
Giulia Ferrato
Music:
So What!? Earthset
Si
ringraziano per le locations:
Miky e Max, Boteco, Bar Salomè (Ken), Dynamo, Tarcaban, Bar De Marchi.
Miky e Max, Boteco, Bar Salomè (Ken), Dynamo, Tarcaban, Bar De Marchi.
Next
Gigs
07.04.2016
@ Ganesh, Bologna
09.04.2016
@ Terra Maja, Chieti
12.04.2016
@ Scumm, Pescara
15.04.2016
@ Hi-Hat, Collecorvino (PE)
22.4.2016
@ Steamstation, Bologna
30.04.2016
@ Flyin' Donkey, S.Mauro Pascoli (FC)
28.05.2016
@ Rock'n'Park, Monselice (PD)
Bio: Il
progetto nasce nel gennaio del 2012 dall’incontro
tra Luigi Varanese (basso), Costantino Mazzoccoli (chitarra),
Emanuele Orsini (batteria), ed Ezio Romano (voce e chitarra). Nel
dicembre 2012 i quattro, classe 1990, realizzano un primo demo-ep
registrato in collaborazione con l'associazione culturale
StudioSoundLab e presentato dal vivo il 7 marzo 2013 al Freakout Club
di Bologna. Nel maggio 2013 il gruppo conosce Enrico Capalbo, (fonico
presso lo studio Fonoprint di Bologna, polistrumentista e sound
engineer per, tra gli altri, Luca Carboni, Ofeliadorme, Francesco
Guccini) che si interessa al giovane progetto. Gli ultimi mesi del
2013 sono dedicati alla scrittura dei brani già in elaborazione e di
ulteriore materiale inedito. Il 2014 inizia all'insegna degli impegni
dal vivo, tra cui spiccano il live presso il The Good Ship di Londra
e la diretta radio presso la ICRadio, emittente studentesca
dell’Imperial College della capitale britannica. La band,
contestualmente, lavora in autoproduzione al disco d’esordio.
Nell’ottobre 2014 il gruppo torna negli studi Fonoprint sotto la
direzione artistica e tecnica di Carlo Marrone ed Enrico Capalbo per
le registrazioni del primo LP. “In a State of Altered
Unconsciousness”, uscito il 26 ottobre 2015 per Seahorse
Recordings, hruota attorno al tema degli stati alterati di coscienza,
ora fonte di riflessione per raggiungere l’autoconsapevolezza, ora
momenti di ricercata o sofferta solitudine ed infine di straniamento
sensoriale e paura. Musicalmente tale continuo stato di alterazione è
affidato ad una scrittura non lineare, intrecci di chitarre, suoni
acidi e taglienti, atmosfere psichedeliche tendenzialmente fredde
e disturbate
da inserti noise.
Contatti
Press
Media Office
Ufficio
Stampa Blob Agency Bologna
Frank
Lavorino 3396038451
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