Il
brano parla dello stato d'animo di un uomo della working class
(“potrebbe essere mio padre”) che arriva all'agognato periodo di
riposo tanto sognato e un po' temuto perché comunque segna la fine
della parte di vita più energica e combattiva.
Ci
si volta indietro controvoglia per fare un bilancio di quello che è
stato e di quello che si è stati costretti a fare per vivere o forse
sopravvivere, più forte, però, è la voglia di guardare avanti
finalmente più liberi per potersi curare un po' più di se' stessi.
Uno
spaccato su un'epoca che forse comincia a perdersi. Un'altra
sconfitta?
Per
la registrazione ci si è avvalsi della collaborazione di Lele
Battista per i cori, le tastiere e l'orecchio produttivo.
L'album
Timidi
Occhi Neri Per Dolci Occhi Chiari da
cui il singolo è tratto comprende 10 brani e richiama il vissuto dei
propri genitori attraverso il filtro dei ricordi e di ciò che si è
diventati, nel bene e nel male, anche per l’educazione ricevuta,
l'esempio avuto, lo stato delle cose in cui è stato necessario
coesistere. Un volo a planare su vite intrecciate che si sono amate e
graffiate. Un lavoro lungo 7 anni per problemi materiali non certo
di ispirazione.
BIO
Nato
a Milano a novembre. Studi di chitarra jazz e violino da autodidatta
a partire dall’età di 14 anni. Ai primi studi musicali subito si è
affiancata la scrittura di canzoni sia dal punto di vista dei testi
che della musica.
L'impulso decisivo alla ricerca compositiva lo ha avuto con la scoperta del genio di Lucio Battisti nel periodo della seconda metà degli anni settanta. Una intensità di influenza mai venuta meno e sempre arricchita di nuovi risvolti. Il caso ha voluto che come suo vicino di quartiere abitasse Alberto Radius, stretto collaboratore di Battisti, che Giuseppe Vorro conobbe approfondendo negli anni l'amicizia. Le sue prime esperienze come chitarrista in band pop rock risalgono alla fine degli anni settanta con proposizioni di brani di Lou reed, Dire Straits, Rolling Stones, Queen e primi tentativi di composizioni personali.
L'impulso decisivo alla ricerca compositiva lo ha avuto con la scoperta del genio di Lucio Battisti nel periodo della seconda metà degli anni settanta. Una intensità di influenza mai venuta meno e sempre arricchita di nuovi risvolti. Il caso ha voluto che come suo vicino di quartiere abitasse Alberto Radius, stretto collaboratore di Battisti, che Giuseppe Vorro conobbe approfondendo negli anni l'amicizia. Le sue prime esperienze come chitarrista in band pop rock risalgono alla fine degli anni settanta con proposizioni di brani di Lou reed, Dire Straits, Rolling Stones, Queen e primi tentativi di composizioni personali.
Conclusa
questa esperienza nei primissimi anni ’80 seguono anni di
elaborazione personale, sul fronte della ricerca di una propria
dimensione compositiva. Situazione anche un po’ costretta dalla
mancanza di tempo da dedicare alla dimensione gruppo, in seguito a
impegni di tipo universitario.
Nella seconda metà degli anni ’80 riprende la voglia e la possibilità di suonare in band. E’ la volta del gruppo Slep, gruppo tra il pop, il rock e la canzone italiana d’autore e non. Una band a suo modo sperimentale, che iniziando dalla proposizione di cover per la maggior parte italiane sbarca su una propria dimensione compositiva, miscuglio tra diversi input musicali tanti quante le influenze che ciascun componente del gruppo portava. Diversi concerti in locali e in manifestazioni estive. Diverse registrazioni demo. Progetto infine conclusosi con la registrazione del brano Veleni nella compilation Malambro prodotto dal comune di Cologno Monzese con la direzione artistica di Mino Di Martino ex Giganti.
Nella seconda metà degli anni ’80 riprende la voglia e la possibilità di suonare in band. E’ la volta del gruppo Slep, gruppo tra il pop, il rock e la canzone italiana d’autore e non. Una band a suo modo sperimentale, che iniziando dalla proposizione di cover per la maggior parte italiane sbarca su una propria dimensione compositiva, miscuglio tra diversi input musicali tanti quante le influenze che ciascun componente del gruppo portava. Diversi concerti in locali e in manifestazioni estive. Diverse registrazioni demo. Progetto infine conclusosi con la registrazione del brano Veleni nella compilation Malambro prodotto dal comune di Cologno Monzese con la direzione artistica di Mino Di Martino ex Giganti.
Con
qualche superstite del gruppo inizia un girovagare, per un paio di
anni circa, tra un’esperienza e l’altra.. Ancora sperimentazioni
in diversi gruppi, esibizioni live (tra cui una al Rolling stones di
Milano) e qualche registrazione di demo.
Inizia
l’esperienza solista di cantautore che sfocia nel 1995 con il CD
autoprodotto "In Fede" realizzato con la collaborazione di
Niccolò Lapidari che qualche anno dopo partecipa all’album della
Vanoni, Argilla, come paroliere.
Lavoro solitario poi nel proprio piccolo studio di home recording provando e riprovando colori, atmosfere musicali, testi e coltivando la voce. Diversi pezzi hanno preso forma e sostanza da questa esperienza conclusa poi nel maggio del 1999. Nei primi mesi del 2001 il risultato di questa esperienza nel secondo CD autoprodotto "Perlatangente".
Registrazione con una band pop-rock di un Cd dal titolo ".exe" nel 2002. Inoltre singolarmente un'altra raccolta di brani scritti negli anni novanta, che vede la luce nella primavera del 2006 dal titolo “ Se mi trovo così”. In seguito un altro cd dal titolo “Abbandonati” col gruppo realizzato nell’anno 2007.
Lavoro solitario poi nel proprio piccolo studio di home recording provando e riprovando colori, atmosfere musicali, testi e coltivando la voce. Diversi pezzi hanno preso forma e sostanza da questa esperienza conclusa poi nel maggio del 1999. Nei primi mesi del 2001 il risultato di questa esperienza nel secondo CD autoprodotto "Perlatangente".
Registrazione con una band pop-rock di un Cd dal titolo ".exe" nel 2002. Inoltre singolarmente un'altra raccolta di brani scritti negli anni novanta, che vede la luce nella primavera del 2006 dal titolo “ Se mi trovo così”. In seguito un altro cd dal titolo “Abbandonati” col gruppo realizzato nell’anno 2007.
E
ora pubblicato da pochi mesi il nuovo cd in formato trio pop rock
dal titolo “Timidi occhi neri per dolci occhi chiari”.
CONTATTI
& SOCIAL:
Sito
Web www.giuseppevorro.it
Nessun commento:
Posta un commento