In arrivo a La Biennale di Venezia e a Festival internazionali due produzioni di interesse sociale con le musiche composte da Stefano Switala
Due nuovi lavori con le musiche di Stefano Switala, il giovane compositore romano reduce da un anno professionalmente fortunato con ben 3 uscite cinematografiche, che firma ora due progetti d'interesse sociale e scientifico.
ANCORA un'altra storia, il primo progetto, che sarà presentato a breve in occasione della
72. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia vede le musiche di Switala nuovamente protagoniste nel sequel della precedente campagna "Un'altra storia" in cui veniva trattato il tema della violenza sulle donne.
72. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia vede le musiche di Switala nuovamente protagoniste nel sequel della precedente campagna "Un'altra storia" in cui veniva trattato il tema della violenza sulle donne.
Anche questo secondo capitolo del progetto è dedicato ad una tematica sociale legata ai rapporti familiari: la "sindrome da alienazione genitoriale". Si tratta di un disturbo psicologico che insorge nei figli coinvolti in separazioni conflittuali fra i genitori, un malessere il più delle volte prodotto di un "lavaggio del cervello" messo in atto da un genitore e che porta i figli a manifestare astio verso l'altro genitore. Questa sindrome colpisce più di un terzo dei bambini italiani.
Realizzato in tre spot e un cortometraggio, scritti e diretti da Gabriele Pignotta, prodotti da One More Picture e RAI Cinema per la Fondazione DOPPIA DIFESA, di Michelle Hunzicher e Giulia Bongiorno, la campagna "ANCORA un'altra storia" ha l'intento di sensibilizzare il pubblico su un tema poco conosciuto diffondendo un messaggio positivo con tre mini-storie interpretate da un cast di attori d'eccezione: Ambra Angiolini, Raul Bova, Vinicio Marchioni, Chiara Francini, Andrea Osvart e Rolando Ravello.
E-bola, il secondo, è invece un docufilm sull'epidemia che negli ultimi anni ha investito alcuni paesi dell'Africa producendo uno stato d'allerta in tutto il mondo, ispirato dai casi di ebola che hanno recentemente colpito anche l'Italia. Il progetto è stato presentato in anteprima mondiale il 15 luglio presso l'auditorium del Ministero della Salute.
Il film che verrà presentato in diversi festival internazionali a partire da quest'autunno è anche un progetto formativo che unisce la formazione medica al cinema e al mondo audiovisivo. Ideato da Consulcesi per il personale medico-sanitario con un alto profilo di innovazione, il film è stato scritto da Christian Marazziti e Luca Monti, diretto da Christian Marazziti, con Melanie Gerren, Valentina Izumi, Robin Mugnaini, Benjamin Stender.
Prodotto da Camaleo - Falcon, una casa di produzione internazionale specializzata nella realizzazione di pellicole formative e informative per i professionisti sanitari, e Sanità in-Formazione, società leader in Italia e in Europa nel campo della formazione, partner Consulcesi e provider accreditato presso Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) l'ente pubblico di supporto al Ministero della Salute che si occupa di ECM (Educazione continua in medicina).
Realizzato con il supporto del Ministero della Salute, Ministero degli Affari Esteri, l'Areonautica Militare, l'Istituto per le malattie infettive "L. Spallanzani" e l'Università Sapienza, il film "e-bola" si può definire un thriller-scentifico in cui le sonorità di Stefano Switala accompagnano, in un crescendo di suoni intensi e melodie drammatiche, i protagonisti "sei ricercatori provenienti da tutto il mondo, mentre studiano lo sviluppo di un vaccino per il virus dell'Ebola, che si ritrovano a combattere contro l'epidemia che si presenta proprio nel loro laboratorio. Sarà una lotta contro il tempo per salvare l'umanità e sé stessi".
NOTE
"La musica in un film, in uno spot o in un'opera teatrale è molto importante - spiega Stefano - può fare davvero la differenza! Sia in positivo che in negativo. Il mio è un lavoro di grande responsabilità che richiede molta sensibilità e attenzione ai dettagli. Della serie "maneggiare con cura".
Serve un continuo confronto e scambio con il regista, fin dalle prime battute. Il mio compito è quello di tradurre le sue indicazioni, le sue intuizioni e le sue visioni in musica. Quasi tutti registi hanno in testa il film che vorrebbero: la fotografia, le scene, i costumi e perfino le musiche. Il mio compito è leggere nel pensiero e realizzarlo. Spesso ci si arriva per tentativi, ma quando succede al primo colpo è magia pura! L'esperienza indubbiamente aiuta molto ma serve sensibilità e senso della misura. Chi realizza musiche per immagini deve accettare il fatto che la musica non è la protagonista. La musica è al servizio delle immagini e della storia. Spesso un'ottima colonna sonora è quella che non si fa notare pur essendo sempre presente. Deve essere discreta e mai retorica. Deve aggiungere al film qualcosa che non sia già espresso dalle immagini o dai dialoghi: per fare ciò spesso deve lavorare a livello del subconscio.
Non è affatto semplice, intendiamoci, anche perché molto spesso ti viene richiesto di essere più esplicito e lì devi essere molto abile a giocare sul filo del rasoio. Nel caso degli spot e dei cortometraggi la situazione è ancora più delicata. Quando hai pochi minuti o addirittura pochi secondi per raccontare una storia di senso compiuto ogni elemento sonoro deve essere calibrato e dosato con la massima cura per dare impatto e chiarezza al messaggio che si vuole veicolare. Un piccolo passo falso, o nota di troppo può sbilanciare tutto. Ad esempio, nel caso specifico di "Un'altra storia" (la campagna TV contro la violenza sulla donna alla quale ho lavorato di recente) la musica ha il compito fondamentale di supportare e rafforzare il gioco dell'equivoco che caratterizza i tre spot di Gabriele. In un primo momento porta, infatti, lo spettatore a credere che la violenza c'è stata, o ci sarà, per poi svelare il "romantico" colpo di scena.
Per quanto riguarda i lungometraggi invece l'approccio è molto diverso. In questo caso devi pensare alla continuità e alla coerenza delle sonorità che scegli di utilizzare, ad uno sviluppo tematico del materiale musicale che sia in linea con il plot del film. Devi accompagnare e seguire lo sviluppo di una storia per un lasso di tempo più lungo e questo implica un maggior controllo del materiale e della struttura narrativa.
Nel caso dell'ultimo film al quale ho lavorato "Winx Club - Il mistero degli abissi" tutto questo è stato particolarmente vero. Un film d'animazione con musica dall'inizio alla fine, con colpi di scena intrecci e scene d'azione: potete immaginare l'importanza che la musica ha in un contesto del genere. Per quanto riguarda il film "E-bola" la musica ha il compito specifico di interpretare e dare voce al "protagonista invisibile" di tutto il film ovvero il VIRUS dell'ebola. Un killer invisibile che si muove e miete vittime. Come sempre le cose che non vediamo e che non possiamo controllare sono quelle che ci fanno più paura e questo mi ha spinto ad usare un approccio "thrilleresco" passatemi il neologismo.
Ho scelto sonorità che creano una tensione costante e crescente non sempre palpabile ma che è il filo conduttore sonoro del film. Volevo dare come la sensazione di una bomba che potrebbe esplodere da un momento all'altro. Data la tematica nel film ci sono momenti anche molto drammatici in cui la musica assume un ruolo di primo piano nel seguire le gesta di questi sei giovani ricercatori che combattono questo mostro invisibile. Dopo tante commedie è stato bello cimentarsi con sonorità decisamente più dark!". (Stefano Switala)
"La musica in un film, in uno spot o in un'opera teatrale è molto importante - spiega Stefano - può fare davvero la differenza! Sia in positivo che in negativo. Il mio è un lavoro di grande responsabilità che richiede molta sensibilità e attenzione ai dettagli. Della serie "maneggiare con cura".
Serve un continuo confronto e scambio con il regista, fin dalle prime battute. Il mio compito è quello di tradurre le sue indicazioni, le sue intuizioni e le sue visioni in musica. Quasi tutti registi hanno in testa il film che vorrebbero: la fotografia, le scene, i costumi e perfino le musiche. Il mio compito è leggere nel pensiero e realizzarlo. Spesso ci si arriva per tentativi, ma quando succede al primo colpo è magia pura! L'esperienza indubbiamente aiuta molto ma serve sensibilità e senso della misura. Chi realizza musiche per immagini deve accettare il fatto che la musica non è la protagonista. La musica è al servizio delle immagini e della storia. Spesso un'ottima colonna sonora è quella che non si fa notare pur essendo sempre presente. Deve essere discreta e mai retorica. Deve aggiungere al film qualcosa che non sia già espresso dalle immagini o dai dialoghi: per fare ciò spesso deve lavorare a livello del subconscio.
Non è affatto semplice, intendiamoci, anche perché molto spesso ti viene richiesto di essere più esplicito e lì devi essere molto abile a giocare sul filo del rasoio. Nel caso degli spot e dei cortometraggi la situazione è ancora più delicata. Quando hai pochi minuti o addirittura pochi secondi per raccontare una storia di senso compiuto ogni elemento sonoro deve essere calibrato e dosato con la massima cura per dare impatto e chiarezza al messaggio che si vuole veicolare. Un piccolo passo falso, o nota di troppo può sbilanciare tutto. Ad esempio, nel caso specifico di "Un'altra storia" (la campagna TV contro la violenza sulla donna alla quale ho lavorato di recente) la musica ha il compito fondamentale di supportare e rafforzare il gioco dell'equivoco che caratterizza i tre spot di Gabriele. In un primo momento porta, infatti, lo spettatore a credere che la violenza c'è stata, o ci sarà, per poi svelare il "romantico" colpo di scena.
Per quanto riguarda i lungometraggi invece l'approccio è molto diverso. In questo caso devi pensare alla continuità e alla coerenza delle sonorità che scegli di utilizzare, ad uno sviluppo tematico del materiale musicale che sia in linea con il plot del film. Devi accompagnare e seguire lo sviluppo di una storia per un lasso di tempo più lungo e questo implica un maggior controllo del materiale e della struttura narrativa.
Nel caso dell'ultimo film al quale ho lavorato "Winx Club - Il mistero degli abissi" tutto questo è stato particolarmente vero. Un film d'animazione con musica dall'inizio alla fine, con colpi di scena intrecci e scene d'azione: potete immaginare l'importanza che la musica ha in un contesto del genere. Per quanto riguarda il film "E-bola" la musica ha il compito specifico di interpretare e dare voce al "protagonista invisibile" di tutto il film ovvero il VIRUS dell'ebola. Un killer invisibile che si muove e miete vittime. Come sempre le cose che non vediamo e che non possiamo controllare sono quelle che ci fanno più paura e questo mi ha spinto ad usare un approccio "thrilleresco" passatemi il neologismo.
Ho scelto sonorità che creano una tensione costante e crescente non sempre palpabile ma che è il filo conduttore sonoro del film. Volevo dare come la sensazione di una bomba che potrebbe esplodere da un momento all'altro. Data la tematica nel film ci sono momenti anche molto drammatici in cui la musica assume un ruolo di primo piano nel seguire le gesta di questi sei giovani ricercatori che combattono questo mostro invisibile. Dopo tante commedie è stato bello cimentarsi con sonorità decisamente più dark!". (Stefano Switala)
Il settore della musica per il cinema è il campo sul quale il giovane compositore romano si è specializzato negli States, dove ha trascorso sette anni, per poi tornare in Italia e produrre numerose opere originali. Switala ha recentemente musicato varie opere cinematografiche: la commedia sentimentale con Vanessa Incontrada "Ti sposo ma non troppo" di Gabriele Pignotta, realizzata da Lotus Production con RaiCinema e distribuita da Teodora. Il film low budget rivelazione dell'anno "Amore Oggi" di Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi, che dal web è passato sugli schermi televisivi e poi al cinema, grazie ad un'ottima collaborazione tra i giovani filmakers trentenni di INCEPTION e Sky Cinema, anche presentato a novembre a Mosca all'Italian-Russian Film festival.
E ancora l'ultimo film d'animazione delle WINX, targato Rainbow/Rai Cinema: "Winx Club-Il mistero degli abissi" di Iginio Straffi, con un'imponente colonna sonora orchestrale, in stile hollywoodiano, realizzata per festeggiare i 10 anni di successi delle fatine alate, il film è stato distribuito in 160 paesi. Stefano ha poi composto le musiche della fortunata campagna di DOPPIA DIFESA, la fondazione onlus di Michelle Hunzicher e Giulia Bongiorno: "Un'altra storia", scritta e diretta da Gabriele Pignotta e prodotta da One More Picture e RAI Cinema.
Tre spot andati in onda su tutte le reti televisive nazionali RAI, MEDIASET, SKY e LA7. Il corto "Un'altra storia" è stato premiato ai Nastri D'Argento 2015 nella sezione IMPEGNO SOCIALE. Ha poi composto le musiche per il cortometraggio "Gran finale" scritto e diretto da Valerio Groppa, con Marco Palvetti, Pino Insegno e Enrica Guidi - prodotto da Jacopo e Niccolò Capannae, Moonlight Producion pluripremiato al CORTINAMETRAGGIO 2015.
Biografia
Stefano Switala, trentacinque anni e romano, ha già un percorso artistico degno di nota, cominciato oltreoceano quando decise di studiare e specializzarsi nel campo musicale. Nel 2001 decide di trasferirsi negli USA per frequentare il Berklee College of Music di Boston dove si diploma in "Film Scoring" per poi iniziare subito a lavorare a New York componendo per spot pubblicitari di alcune delle maggiori agenzie pubblicitarie della grande mela. Attivo anche come arrangiatore e produttore musicale nel 2007 collabora su alcuni progetti con Victor Van Vugt, il produttore di Nick Cave, Pj Harvey, Marlene Kuntz e molti altri, oltre a scrivere le musiche di un film-documentario dal titolo "Gangland Graveyard" per la PBS americana, trasmesso in tutti gli Stati Uniti in prima serata.
Stefano Switala, trentacinque anni e romano, ha già un percorso artistico degno di nota, cominciato oltreoceano quando decise di studiare e specializzarsi nel campo musicale. Nel 2001 decide di trasferirsi negli USA per frequentare il Berklee College of Music di Boston dove si diploma in "Film Scoring" per poi iniziare subito a lavorare a New York componendo per spot pubblicitari di alcune delle maggiori agenzie pubblicitarie della grande mela. Attivo anche come arrangiatore e produttore musicale nel 2007 collabora su alcuni progetti con Victor Van Vugt, il produttore di Nick Cave, Pj Harvey, Marlene Kuntz e molti altri, oltre a scrivere le musiche di un film-documentario dal titolo "Gangland Graveyard" per la PBS americana, trasmesso in tutti gli Stati Uniti in prima serata.
Sempre nello stesso anno, fa il suo esordio cinematografico in Italia componendo le musiche originali per il film "Ma l'Amore... si!". Rientrato definitivamente a Roma dal 2008 compone assiduamente per la TV e il teatro. Vincitore del premio Nino Rota Junior al Festival di Ravello 2009 come miglior giovane compositore di musica per immagini, Switala collabora con la Rai per la quale realizza diversi spot, sigle televisive e radiofoniche. Tra i suoi lavori ricordiamo anche la colonna sonora per il film "N.Variazioni" di Andrea Bezziccheri vincitore del premio "35 mm" al Festival del Cinema di Roma.
La musica di Stefano Switala è caratterizzata da un'attenta e misurata contaminazione di diverse sonorità e generi musicali che spaziano dall'orchestrale al minimal elettronico, passando per il pop/ rock. Tra i compositori che l'hanno maggiormente influenzato incontriamo compositori quali Debussy, Satie, John Cage, Morton Feldman, Thomas Newman, John Brion.
Per ascoltare le opere e avere ulteriori dettagli è possibile seguire Stefano Switala su:
www.stefanoswitala.com
www.soundcloud.com/stefano-switala
www.soundcloud.com/stefano-switala
www.facebook.com/stefanoswitalamusic
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