Pagine

lunedì 28 settembre 2015

Cristiano de André e Mauro Corona: show a ‘Biennale Milano’ fra musica e parole.

De André : "i talent? Vanno estesi ad autori e musicisti, altrimenti si resta fermi alle canzoni per farsi la barba".

Corona: "la condanna a de luca? Un'ignobile vendetta. Renzi 'insopportabile parolaio".



Milano, 28 settembre
Cristiano De André, Mauro Corona e Silvana Giacobini sono gli ospiti che hanno chiuso il calendario di eventi in programma questo fine settimana allo Spazio Tadini, dove è in corso 'Biennale Milano – International Art Meeting', l'esposizione di arte contemporanea dedicata a oltre cento talenti emergenti provenienti da tutt'Italia e da diversi paesi esteri.

Biennale Milano – International Art Meeting, organizzata nell'ambito della manifestazione Expo 2015 e curata dall'Ambasciatore per le Belle Arti, il professor Vittorio Sgarbi, è stata fortemente voluta dal manager della cultura Salvo Nugnes, direttore di Promoter Arte, società leader nel settore mostre, editoria e comunicazione.
Un nutrito pubblico ha accolto i due protagonisti dell'ultimo incontro, il cantautore Cristiano De André, figlio dell'indimenticabile Fabrizio, e lo scrittore Mauro Corona. I due, entrambi molto generosi di aneddoti e racconti, hanno dato vita a un piacevole siparietto di circa due ore e mezzo fra musica e parole, con richieste di canzoni da parte dei presenti in sala, e non hanno risparmiato qualche stoccata. In merito ai talent show, De André ha dichiarato: "I talent ci sono sempre stati, la gente ha bisogno di musica per farsi la barba. Credo però che dovrebbero allargarsi agli autori, ai musicisti, assumere un respiro più artistico, altrimenti rimarranno sempre fermi al bel canto. Ci sono persone che usano questo mestiere per fare arte, non riduciamo tutto alle canzoni per farsi la barba".
Corona invece, dopo una lunga dissertazione a tratti esilarante sull'amore e sulla sua vita da eremita, ha espresso la propria graffiante opinione sul caso Erri De Luca e sulla TAV: "La richiesta di condanna per De Luca è un'ignobile vendetta. I giudici sono esseri umani, preda di emozioni, sentimenti, dislocazioni politiche. Al di là del caso Erri, che è un mio grandissimo amico nonché coetaneo, c'è in generale una paura di parlare. È in atto più violentemente di sempre quella che Predrag Matvejević definì democratura: non viviamo più in democrazia ma in un ibrido di democrazia e dittatura. Siamo in trappola."
Mentre sulla TAV ha affermato "Sono contrario. C'è una frazione a  Erto, dove vivo io, che si chiama Forcai, dove trascinano giù i morti con la slitta. Succede di rado perché per fortuna lassù sono molto longevi. Non sono bastati i 7 miliardi di euro spesi per 400 metri di mannine di metallo e lamiera per il Mose. Volevano fare il ponte sullo stretto di Messina, ora la TAV, e non fanno una strada per trascinare giù i morti – e anche i vivi? È per questo che so di essere in trappola. Non esistono politici di buona volontà, non lo è Renzi, che è stato a casa mia a cercare voti, Letta, Grillo, la Serracchiani, Salvini. Non possono eliminare la legge Fornero, dire no agli F35 perché è una questione di scambi, e ci sono in ballo miliardi di euro. Faranno l'alta velocità perché siamo in democratura, e fra poco in dittatura, ma si ricordino anche di fare quella strada, per portare giù i morti senza slitta. Un chilometro di strada risolverebbe i problemi di una comunità uccisa, massacrata, isolata. Fra un po' ci metteranno in un recinto come nelle riserve indiane. Questo vorrei dire a Renzi, parafrasando quel che Macedonio disse a Victor Hugo: 'Un insopportabile parolaio!', l'elettore è già andato via da tempo e lui è ancora lì che chiacchiera".
La Giacobini, giornalista ed ex direttrice e fondatrice di settimanali del calibro di Chi e Gioia, ha presentato al pubblico dello Spazio Tadini il suo ultimo romanzo, 'Questo sole ti proteggerà' (Cairo Editore), che trova ispirazione nella passione per i gialli e per i casi di cronaca. Alla domanda sulle ultime dichiarazioni di Lele Mora, che ha lodato il suo lavoro, a differenza di quello di altri direttori (Alfonso Signorini, in primis) ha così ribattuto: "Le dichiarazioni di Lele Mora mi hanno fatto molto piacere. Lele Mora ha pagato e merita rispetto. È una persona  buona e generosa. Non posso che ringraziarlo per le parole di stima per il mio lavoro, che è sempre un esercizio di disciplina, di buona volontà e di rispetto nei confronti degli altri. Non è sempre facile farlo, ma se ci si attiene a queste regole i risultati poi arrivano."
Biennale Milano, patrocinata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, sarà visitabile fino all'1 Ottobre 2015 e vedrà la presenza di curatori, critici, studiosi e personaggi illustri del panorama culturale contemporaneo.
«Biennale Milano si affianca all'Expo per divulgare un messaggio di arte universale, a disposizione dell'intera comunità: pittura, scultura, fotografia e video arte sono state accolte in un'unica esposizione collettiva - afferma l'organizzatore Salvo Nugnes, che continua  - Il patrimonio artistico costituisce una risorsa di valore inestimabile, da tutelare e salvaguardare sempre e comunque». 

Biennale Milano – International Art Meeting si propone come un evento di riferimento nel panorama delle iniziative milanesi legate ad Expo, contestualmente alla mostra infatti si terranno alcune iniziative collaterali.
Il catalogo ufficiale della mostra realizzato in collaborazione con la casa  editrice Giorgio Mondadori.

Nessun commento:

Posta un commento