Grande
serata di musica dal vivo al Circolo Giovane Italia di Parma (dove
cantautori come Dente hanno mosso i loro primi passi) con Andrea
Casale,
musicista e cantautore tarantino da anni residente a Parma e la band
locale dei
Signal To Noise.
Casale e StN hanno iniziato un sodalizio musicale nato dalla passione
comune per artisti quali Peter Gabriel, Kate Bush e Tori Amos che li
porterà nei prossimi ad esibirsi dal vivo insieme e ad iniziare
progetti paralleli.
La
prima parte dello spettacolo è ad opera di Andrea Casale che ha
suonato alcune canzoni del suo album “Tourist
in my Hometown”
per la prima volta dal vivo dall’uscita del disco in versioni
minimali per solo sintetizzatori e voce. Prima canzone eseguita
“Kigali”, canzone scritta in memoria della guerra civile in
Ruanda e Burundi nel 1994 e che, introduce Casale, “si spera possa
rappresentare un posto in cui vivere in pace quello che siamo”.
Dopo è la volta di “The Tide and the Moon” per poi giungere a
“Jerusalem”, che chiude la prima di questo concerto allo stesso
modo in cui chiude il disco del cantautore tarantino. Un’apertura
degna di nota, in cui Casale ha dimostrato di poter portare dal vivo
in versione minimali i suoi brani che, al contrario, nella versione
studio presentano arrangiamenti ricchi e corposi.
I
Signal To Noise hanno aperto la seconda parte dello spettacolo con
una prima energica canzone, “Pixel
Beauty”,
una combinazione tra rock, synth e anni ’80. La grinta del loro set
è comunque riuscita a dare spazio anche a brani più morbidi e
delicati, come “Parallel
Dreams”,
o anche a brani più sperimentali, come “Mist Of The Minds”, che
rimane un interessante tentativo da parte della formazione di evitare
di essere definiti in un solo genere. La band ha anche dato spazio a
delle cover, pur essendo nata come band di pezzi inediti nel 2013,
tra cui “Automatic Systematic Habit” dei Garbage e “Red Rain”
di Peter
Gabriel,
durante la quale è stato richiamato sul palco Andrea Casale, che ha
duettato con la frontwoman Alessandra. Per quanto riguarda i pezzi
inediti, da segnalare anche una giocosa “Mama’s Child”,
apprezzata anche dal pubblico presente alla Giovane Italia, e “Song
Of A Black Dog”,
una canzone in cui la band si destreggia bene tra cambi di ritmo e di
atmosfere.
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