Antonio Firmani & The 4th Rows sono pronti a portarvi in un mondo parallelo al Déjà vu
Sabato 21 nel locale di via Solfatara sarà presentato l’ultimo album frutto del progetto musicale partenopeo
Al Déjà vu Club di Pozzuoli vi sembrerà quasi di entrare in una
nuova dimensione. Una sfida, una scommessa, una novità quella di Antonio
Firmani & The 4th Rows. “We say goodbye, we always stay” è un
lavoro immaginifico, onirico, a tratti teatrale, un esordio discografico
particolare. Un lavoro, l’esordio discografico del progetto napoletano
Antonio Firmani & The 4th Rows, pubblicato nelle scorse settimane.
Il cantautore partenopeo presenterà il suo ultimo lavoro nel locale di
via Solfatara, ingresso libero, a partire dalle ore 21 di sabato 21.
Dieci piccoli gioielli di matrice indie-pop in bilico tra il più
delicato songwritng acustico di matrice americana e le sonorità nordiche
della scena post-rock e dream pop degli ultimi anni, in cui
arrangiamenti dilatati e atmosfere rarefatte trovano spazio all’interno
della forma canzone.
“We say goodbye, we always stay” è il primo album in studio di
Antonio Firmani & The 4th Rows, registrato e mixato da Francesco
Giuliano ai Red Box Studios. Il titolo racchiude una delle tematiche
fondamentali del disco: la paralisi morale. Come i protagonisti joyciani
dei racconti di Dubliners, le storie contenute all’interno di questo
disco parlano di persone sempre a un passo dalla salvezza ma incapaci di
raggiungerla. Inetti a vivere, dall’incapacità di mettere un punto a
grandi e travagliate storie d’amore all’impossibilità di voltare pagina,
come paralizzati, consci di quali dovrebbero essere le proprie scelte
ma troppo spaventati per realizzarle. Diversi gli ospiti del disco, tra
cui il cantautore partenopeo Gnut che duetta nel brano di chiusura “Il
professore”, l’unico del disco con il testo in italiano.
“Si dice che al primo disco si lavora inconsapevolmente per anni –
racconta Antonio Firmani -. Qualche mese fa siamo entrati in studio per
registrare il nostro primo album: “We say goodbye, we always stay”.
Arriverà nei negozi a inizio ottobre. Dieci brani a cui siamo legati
enormemente. Dieci istantanee, dieci frammenti. Le paure, le speranze,
le delusioni e gli “amori difficili” che ci hanno accompagnato in questi
ultimi tre anni. Tanta gavetta nel mentre, qualche cambiamento, una
sofferta dipartita, un graditissimo arrivo. Questo disco non si rivolge a
tutti, questo disco si rivolge alle persone di buon cuore, alle persone
che “sommerse dal tempo, dicono addio, ma finiscono per restare”.
Speriamo vi ci affezionerete così come è successo a noi”.
Un connubio costante tra musica, immagini, sceneggiatura,
un’immersione totale in una dimensione tutta nuova. Si tratta di un
sound il loro ricco di contaminazioni, sporco da questo punto di vista;
folk, dream pop, country, blues, nessuno escluso, grande ricercatezza,
forse anche troppa, a tratti stucchevole e poco di “pancia”. L’approccio
dell’ascoltatore è, infatti, misurato, non v’è slancio o eccessiva
passione, ma l’apprezzamento di un progetto cresciuto a piccole dosi e
con grande preparazione.
Sarebbe magnifico se il gruppo approfondisse il proprio approccio ai
testi in italiano, nei quali si cimenta meno, ma con sorprendenti
risultati. Un altro aspetto di questo progetto colpisce sin da subito:
le sue storie. I protagonisti pare siano sempre ad un passo dalla
svolta, ma restano inevitabilmente degli inetti, figli della paralisi
della società contemporanea. Uno spaccato fedele, a tratti inquietante e
grottesco del nostro tempo.Tuttavia, l’eccessiva ricercatezza,
l’alternarsi ostinato tra sogno e realtà, finzione ed emulazione, rende
il disco a tratti forzato, plastico. Quella di Antonio Firmani sarà una
delle ultime esibizioni al Deja vu club. Dopo di lui seguiranno soltanto
Anima Nova venerdì 27 e James Senese sabato 28.
PRENOTA IL TUO TAVOLO:
2 CALICI DI VINO + 1 TAGLIERE € 20
Dejavu’ Club -Via Campi Flegrei 1 Pozzuoli (Napoli)
Per info e prenotazioni 0815265902
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Informanight press office
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