L'intervista al giovane cantautore romano che presenta il suo nuovo lavoro discografico.
Ivano Gasperetti,
un artista tra "dolcezza e cinismo"
"Cerco equamente di dividere nei miei testi dolcezza e cinismo, raccontando degli altri tic e manie che poi alla fine ci accomunano tutti": Ivano Gasperetti è un giovane cantautore romano i cui brani, spesso di matrice acustica, sono sempre vibrazioni forti che inducono a riflessioni sui comportamenti quotidiani. Convivono, infatti, in questo giovane autore due anime: quella strettamente poetica e quella ironica, spesso cinica, che a volte si mescolano in modo armonioso, senza mai perdere di vista lo studio della realtà che ci circonda.
Le sue tematiche ricordano da lontano le provocazioni di Rino Gaetano, le intuizioni di Piero Ciampi e le riflessioni di Fabrizio De Andrè, la sua musicalità rimanda alla semplicità e alle tecniche battistiane. Ascoltarlo aprirà una finestra senza tempo che affaccia direttamente sul nostro inconscio.
"Perché una canzone deve riuscire a prendere l'anima – spiega il cantautore Ivano Gasperetti – con poesia, ironia, a volte cinismo nell'osservare i comportamenti, per smuovere le coscienze. La musica è un mezzo importante di comunicazione senza tempo che attraversa trasversalmente tutte le generazioni. Deve arrivare agli altri senza filtro. Solo così il suo messaggio sarà più intimo. Sono stato sempre profondamente convinto che la musica contenga in sé una forza in grado di travalicare i suoi stessi confini. La musica è necessaria alla vita: può cambiarla, migliorarla e i alcuni casi può addirittura salvarla. E' uno straordinario e semplice linguaggio che arriva a tutti".
"Tutto sarebbe migliore" ricorre nel suo brano "Silvia": una speranza quasi malinconica in una società moderna che ci regala spesso più malinconie che speranze: "Viviamo in bilico in questo sottilissimo confine interiore – conferma l'artista – come Silvia che tutti i santi giorni corre alla stazione, dove anche i binari sono stufi di inseguire quella logica lineare: se bastasse solamente una valigia da riempire ,in questa vita che sta andando male, tutto sarebbe migliore davvero. E, a volte, basta mostrare il coraggio necessario. Per far sparire quella malinconia".
Salire su quel treno di "Silvia" è come lasciarsi alle spalle anche la paura. Del vivere quotidiano. E di non confondersi tra la gente, così anonima: "Sono quelle incongruenze tra gli arrivi e le partenze. Come nella vita. Il momento da saper cogliere – sottolinea Ivano Gasperetti - mettendoci amore in quello che facciamo. Anche nelle scelte, perché a volte non basta il solo coraggio".
Marco Tosarello
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