Questo
è un disco noir in cui l'autore, come un investigatore, cerca di
trovare il senso della propria storia che come una strada di notte è
illuminata solo per alcuni tratti dai lampioni.
Vaghe
supposizioni è l'ultimo album di Denis
Guerini, nove tracce, nove indizi.
«Cosa
uccide in certi momenti, forse la scarsa chiarezza dei nostri
sentimenti». Denis Guerini affronta il tema
del dubbio in modo ironico e intimistico al tempo stesso.
Nel
brano “La terrazza” lo slancio estatico dell'amore viene
raccontato nella sua umanità: l'abbraccio fra il desiderio di
lasciarsi andare e le paure ad esso connesse, oppure il confronto fra
il perdersi e il cercare di ritrovarsi come elementi di una indagine
sempre aperta, un volo alternato fra la ricerca di valori solidi e le
distrazioni di una rincorsa verso l'appagamento edonistico,
raccontato ne “Il merlo e la gazza”. La ricerca continua investe
anche l'ambito civico e sociale, descrivendo il dissenso fra le due
anime interiori, quella che vorrebbe allinearsi all'etichetta del
decoro e della moralità pubblica e l'altra invece, più coerente con
le proprie pulsioni, da non mostrare, come raccontato nell'“Orgia
dell'esplicito”.
Ogni
brano fa luce su un aspetto della vita – l'amore, la memoria, la
tradizione, il quotidiano, le relazioni – ma manca una luce che ci
racconti una verità che leghi tutti questi fili in una trama
riconoscibile, definitiva. Ogni ambito dell'esperienza fornisce solo
verità parziali, da intrecciare tra loro a trovare un senso che
sciolga tutti i dubbi: «perché l'artista è
un indagatore senza risposte sicure, inventa indizi per dare un volto
al suo assassino esistenziale».
Denis
Guerini, artista di Crema, classe 1976, nasce musicalmente
batterista.
Nel
1996 collabora alla creazione di un album con la band etno-folk
Krosmos (Udegar 1996). Partecipa al successivo tour in Bosnia.
Nel
1998 dall'etnico passa ai Karnea, gruppo grunge che riscuote ottimi
consensi di critica.
Nel
2000 inizia la passione Jazz ispirata da Davis e Coltrane che nel
2003 sfocia in sperimentazione pura con la band dei Betty Bop,
Miscela di funky-jazz e musica klezmer.
E'
in questo periodo che nasce la passione per la scrittura. Entra nel
vivo la sua produzione cantautorale, la sua continua investigazione
della realtà, profonda e osservatrice, condita da immancabile
ironia.
Nel
2007 realizza il primo album, “Personaggi da guardrail”.
Nel
2009 arriva “L'ultimo della classe” da cui è tratto il video
della canzone “Ah beh sì...”.
Nel
2011 scrive in collaborazione con lo scrittore Emanuele Mandelli lo
spettacolo di teatro-canzone “È facile smettere di essere
ottimisti (se sai come farlo)”.
Nel
2012 i sei brani cantati durante l'esibizione entrano a far parte
dell' album “I giorni della fionda”. Da questo lavoro vengono
realizzati anche due video girati dalla regista Elisa Tagliati “Luisa
sente le voci” e “L’ipocondriaco”.
Giusto
un anno dopo, anno 2012 inizia il teatro. L'approccio al palco da
attore e non più da scrittore di brani musicali fa evolvere
ulteriormente la produzione artistica, anche nell'impatto scenico.
Nel
2014 in uscita tra ottobre e novembre l'album “Vaghe supposizioni”
figlio della continua ricerca sia musicale che visiva. Proposto in
ascolto in alcuni teatri, condito da video proiezioni realizzate
dalla video maker Elisa Tagliati. La vena cantautorale di Guerini si
lega ancora di più alla ricerca essenziale dei suoni creando un
prodotto artistico che va oltre la canzone abbracciando il teatro
appunto ed il dialogo.
Cantautore.
Cantastorie. Indagatore.
Etichetta "VOLUME!" RECORDS
L'AltopArlAnte
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