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martedì 6 settembre 2011

Bolgia (Dalmine Bg) 2011/12; 10/9 James Zabiela, 17/9 Steve Aoki, 24/9 Marc Houle

BOLGIA
dalle 23, ingresso 10 - 25 euro
Via Vaccarezza, 9
Osio Sopra (Bg)
Info: 335465818, 3383624803
www.bolgia.it


Quella del 10/9 è l'lnaugurazione della stagione 2011/12, una stagione che vedrà tanti top dj, come sempre al Bolgia. La novità è una divisione ancora più netta tra i generi musicali in diverse one night. Il Bolgia cambia non solo ogni notte, ma anche a seconda delle sale. Tutto cambia, ma non cambia la sostanza del Bolgia, che resta un vero top club elettronico. Ecco il programma delle prime tre notti: il 10/9 arriva James Zabiela, che al Bolgia ormai è un habitué con la sua house di classe, mentre il 17/9 c'è Steve Aoki, da Los Angeles. Al Bolgia spesso si butta tra la folla... E questa volta porta in Italia, il party legato alla sua label, Dim Mak. Il 24/9 invece al mixer arriva Marc Houle, direttamente dalla Minus, una delle label di riferimento in ambito techno minimal. Ecco quache dettaglio in più sugli artisti in console. Confermatissimo come regular guest Roberto Intrallazzi.


10/9 James Zabiela, Intrallazzi in main room (house) Ommet Ozcan in White Apple Room (trance).


James Zabiela, bio
James Zabiela, il giovane e talentuoso dj Uk, iniziata prestissimo. Nel 2000 vince il concorso Bedroom Bedlam dell’autorevole Muzik Magazine, che l’anno seguente gli consegna anche il Muzik Awards, sempre per Best Bedroom Bedlam DJ. Poche settimane dopo, James entra nella scuderia Excession ed inizia un lungo tour che lo porterà nei principali club dell’Europa Orientale, d’Australia, del Sud America e degli Usa (“il pubblico più caldo che abbia incontrato”, spiega il dj). Tra una data e l’altra, trova anche il tempo per qualche remix in studio di registrazione: Royksopp, Virgin Souls, Dave Breannan... sono artisti che passano dal suo cesello. Dal vivo il suo stile è trippy, bleepy, deeply e... groovy. Con linee di basso sempre bene in vista, ovviamente. Un sound “sporco” ed eclettico che diventa la sua firma musicale, insieme agli scratches, ai loops, e ai repentini cambi d’atmosfera che segnano i live-set. I suoi idoli musicali sono quelli dell’infanzia, primi tra tutti i Depeche Mode, perché – come dice anche l’amico e collega Mathew Bushwacka – la vera elettronica, quella buona, muove i piedi ma anche il cuore.

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