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domenica 31 gennaio 2016

JON MARTIN TORNA CON “NEVER ALONE” IL SUO NUOVO SINGOLO CON NILES MASON



Un brano che affronta tematiche importanti come l'amicizia, la solitudine e la libertà: nel videoclip compaiono le bellissime Elena Cucci, Victoria Larchenko e Olga Shapoval.




Grande ritorno per il produttore Jon Martin con un potente singolo dal titolo “Never Alone”: una canzone moderna e allo stesso tempo raffinata, dallo stile pop e progressive house.
La canzone inizia con "I wanna get up and be free" ossia "Vorrei alzarmi e sentirmi libero", libero da pensieri, preoccupazioni, libero dal lavoro e da tutte le cose negative, tornare ad avere per un attimo quel senso di spensieratezza perso e fare tutto ciò che uno desidera.
"You never alone" continua la canzone, non sarai mai solo perché ognuno di noi ha sempre un amico sul quale contare o delle persone da qualche parte che ci sono vicine nei momenti difficili e pronte ad aiutarci.
"Let's start this weekend" e così lascia che questo weekend abbia inizio.

La vera gemma di questo pezzo è la collaborazione con il cantante Niles Mason, noto nel mondo della musica elettronica e per aver cantato per artisti come David Guetta, Afrojack, Moguai, Albertino e molti altri. Il singolo è accompagnata dal video ufficiale dell'artista al quale hanno partecipato le attrici Elena Cucci nota per Distretto di Polizia, Don Matteo, Un medico in famiglia etc., Victoria Larchenko che ha fatto parte del cast di Don Matteo, Distretto di Polizia, Le tre rose di Eva, e la modella/attrice Olga Shapoval che ha preso parte nella soap Cento Vetrine, Don Matteo 7, I liceali 3, Un ciclone in famiglia 3.



BIO
Michele Lorefice in arte Jon Martin (Serrinha Bahia, Brasile, 29 settembre 1983) è un disc jockey, autore, compositore, cantante e produttore discografico di pop e musica house.
Jon Martin ha origini brasiliane con tratti somatici europei è nato da una donna brasiliana e da un uomo italiano e adottato dopo la nascita da una famiglia italiana. Cresce e vive a Roma. Per due estati vive a Birmingham e a Londra. Ispirato dalla scena americana rap e urban nel 2006 crea il progetto rap "MC Double Project" o anche "MC DP". Sin dalla giovane età compone le prime basi e beat con i primi campionatori come Akai MPC60, Korg Electribe R e sintetizzatori analogici come Yamaha, Nord Keyboards, Juno-60. Così trascorre gran parte dei suoi anni a perfezionare e migliorare le sue tecniche di composizione tra campionatori,strumenti analogici e solo più tardi l’uso di VST e Software. Nel 2005 crea la sua etichetta indipendente, JMS Entertainment abbreviazione di Jon Martin Studios Entertainment. Nel 2014 lavora al suo programma e podcast mixato “The Evolution of Love”.
Nel 2015 il suo studio viene riconosciuto come primo studio in Europa ad utilizzare per primo il sistema audio Genelec 1234A SAMô Studio Monitor con amplificatore RAM XL.
Sempre nel 2015 progetta e realizza il Jon Martin Controller apparecchiatura audio professionale, anche "pro audio" adatto per studi di registrazioni, home studio, regie e non.




CONTATTI & SOCIAL
Sito Web ITA www.jonmartindj.it - Sito Web ENG www.jonmartindj.com

19/2 Clubbingzone presenta Josh Wink all'Arenile di Bagnoli



Il 19 febbraio 2016 si riaccende l’entusiasmo. Clubbingzone torna a fare rumore con i suoi sound da brivido, l’ atmosfera delle grandi serate e i migliori performer del panorama internazionale. L’evento tanto atteso è l’arrivo di Josh Wink alla consolle dell’ Arenile di Bagnoli. Il dj e producer statunitense classe ’70, rappresenta uno dei talenti più espressivi della scena elettronica  contemporanea. La musica di Josh si caratterizza per le sonorità ricercate ed il perfetto equilibrio tra house, deep e techno. A 24 anni il suo desiderio di trovare una libertà creativa lo spinge ad aprire una sua etichetta, Ovum, che diventa nell’arco di poco una fucina di nuovi artisti e un punto di riferimento per la tech-house.
Dal successo di “Higher State of Consciousness  alla collaborazione con big della musica quali Radiohead, Depeche Mode e Moby la carriera di Josh è segnata da un crescendo di progetti di successo supportati da importanti label. 
La direzione artistica, la passione e l’attenzione nell’organizzazione degli eventi (free entry entro la mezzanotte), Dj Dast e Dj Paul Kenny a seguire, confermano ancora una volta il successo del format Clubbingzone by Arenile di Bagnoli.


Arenile di Bagnoli - via Coroglio 14 /Bagnoli-Napoli
INGRESSO GRATUITO ENTRO MEZZANOTTE


Ufficio Stampa & Comunicazione
Informanight press office
www.informanight.it
info +39 3387454859


 

Circus beatclub Brescia: 4/2 Rehab - Best Hip Hop in Town; 5/2 Tommy Vee & Thorn; 6/2 Festa in maschera; 8/2 Bugs

Circus beatclub Brescia: 4/2 Rehab - Best Hip Hop in Town; 5/2 Tommy Vee & Thorn; 6/2 Festa in maschera; 8/2 Bugs 

E' un febbraio incandescente, quello che è pronto a mettere in scena il Circus beatclub di Brescia. Il primo weekend, ossia quello di Carnevale, parte forte giovedì 4 febbraio con Rehab - Best Hip Hop in Town, uno dei party più hot del crescente universo black music in Italia. Il giorno dopo, ovvero venerdì 5 febbraio, è la volta di due guest di livello come Tommy Vee e Thorn. Veneto, classe '73, Tommy Vee è da anni uno dei professionisti più affermati della nightlife italiana (già prima del suo passaggio al GF) come dj e producer. Tra i progetti di maggior successo, spicca T&F vs Moltosugo, ma anche suoi recenti singoli da solista come "Life Goes On" e "Inside The Groove" lasciano il segno. Alla voce, come detto, arriva Thorn: scatenato, ogni notte più energico ed imprevedibile, sa giocare come pochi col suo ruolo di star del microfono… Resident della serata sono il dj Dr.Space e i vocalist Brio & Toma.  Il Carnevale marchiato Circus beatclub decolla poi sabato 6 febbraio con un party in maschera dove i protagonisti sono i resident del locale: Bodo e Luca Bri ai piatti e i citati Brio e Toma alla voce. Chiude il cerchio, lunedì 8 febbraio, la festa di Carnevale Bugs la cui line-up in console è ancora top secret. La sostanza del divertimento è però già chiara. In regalo per la maschera più bella un viaggio a Madrid – EXAMBREAK con Fun… Sono previsti anche premi per le migliori maschere singole e di gruppo. E' un evento in collaborazione con Cover Store e Fun FreeUnivercityNetwork. 


Circus beatclub Brescia
info 030 3534084, 3332105400
Via Dalmazia 127, 25125 Brescia
Dalle 23 e 30 a tarda notte, ogni giovedì, venerdì, sabato e pre-festivi

Cos'è Circus beatclub Brescia
Sui palchi del club, rinnovato in tutti i dettagli scenici e tecnologici, si fanno vedere performer mozzafiato. L'impianto audio e le luci sono nuovi di zecca, i colori tenui del locale sono tutti nuovi, ci sono nuovi ledwall… ed al Circus nel corso dei mesi autunnali arriveranno ogni venerdì e sabato molti degli artisti protagonisti della nightlife italiana e non solo. Il giovedì è invece confermato il party Rehab, the best hip hop in town, che partirà ad ottobre. Lo staff annuncerà di settimana in settimana la presenza degli artisti. Intanto si sa già che ogni venerdì agli ottimi dj del Circus viene affiancato sempre un musicista, mentre il sabato il pubblico si godrà spesso dj set di livello internazionale.

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sabato 30 gennaio 2016

2/2 Fidelio Milano @ The Club meets Club 64 & Follow Tenax + presentazione Marco Laschi - “Falling In Love"

2/2 Fidelio Milano @ The Club meets Club 64 & Follow Tenax + presentazione Marco Laschi - "Falling In Love" 

Il 2 febbraio Fidelio Milano @ The Club balla e fa ballare col meglio del clubbing toscano. Infatti al mixer insieme alla consueta squadra Fidelio Milano (Resident Dj Stefano Pain & Ale Bucci, Resident Voice Gaty Vocalist, Dance Show a cura di EWS Performers, One Man Show di Pippo Tendenza) si alternano infatti Marco Laschi ed Andrea Baroni aka Skualo, mentre alla voce arriva Nico Mammato. Questi artisti sono l'anima musicale del Club 64, storica discoteca di Portoferraio (Isola d'Elba) e di Follow Tenax, il venerdì fashion della storica disco fiorentina di Via Pratese. Venerdì 2 febbraio al Fidelio Milano @ The Club viene poi presentato "Falling in Love", il nuovo singolo di Marco Laschi. 

Evento Facebook

Dalle 23 a tarda notte, ogni martedì, a Milano

Da settembre a primavera inoltrata @ The Club
Corso Garibaldi 97, 20121 Milano
info 3480407434, 3356838747, 3939383875

MEDIA INFO FOTO FIDELIO

Fidelio, cos'è
Fidelio non è solo una splendida opera di Ludwig Van Beethoven. E' la parola segreta che gli invitati al party di "Eyes Wide Shut", il capolavoro di Kubrick, devono pronunciare per poter entrare in un mondo fatto di sensualità… Un vortice nottambulo in cui Tom Cruise e Nicole Kidman non possono non cadere. E da tante notti, Fidelio Milano è pure, per molte e molti nottambuli, soprattutto, il martedì di tutto il nord Italia. Ad ottobre 2015 la festa ha celebrato il sedicesimo compleanno confermandosi una delle one night più storiche in Europa. I dj resident di Fidelio Milano sono l'inarrestabile Stefano Pain ed Ale Bucci. Resident Voice: Gaty Vocalist che talvolta si alterna con Pietro Civera.  I ballerini sono veri performer e fanno parte del collettivo EWS. Ogni martedì notte il Fidelio ospita gli staff di alcuni dei più importanti locali italiani. Il party dall'autunno alla primavera prende vita al The Club, d'estate si sposta all'Old Fashion. Ricercare, innovare, sperimentare… Fidelio è la one-night del gusto del bello e dell'innovazione della tradizione della nightlife italiana. Il focus dei soci (Poldo Longhi, Gabriele Piemonti, Maurizio Gerosa, Davide Cavallari, Carlo Luardi e Marco Toto) è da sempre quello di produrre eventi notturni di alta qualità nel rispetto della migliore tradizione italiana. Progettare le notti per sfidare il tempo ed i trend più innovativi e migliorare la qualità del divertimento è la missione del gruppo Fidelio. La carta vincente è la sensibilità con cui immaginano le serate e la loro comunicazione. Rendere accessibile la One Night Fidelio ad ogni tipo di pubblico (dalle aziende ai trend setter) significa anche realizzare soluzioni di spettacolo pensate per ogni locale in funzione del rinnovare e del creare nuove tendenze nell'ambito dell'intrattenimento. Questa vocazione ha origine lontane per i componenti del gruppo Fidelio, ognuno alla guida anche di altre realtà imprenditoriali del genere, in diverse città italiane.

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Prova A Ridere il nuovo singolo di Manuela Arrighi


Nuovo singolo per Manuela Arrighi in arte Manuela, una promessa consolidata nel panorama musicale italiano.

Viareggina di origine, Manuela si riconosce subito, con i suoi lineamenti delicati che nascondono una voce potente, dinamica, emozionante, che emette passione per la musica e gioia di vivere.

Cantautrice e presentatrice, dopo ‘Magico Amore’ da lei scritto e composto, esce con il suo secondo singolo ‘Prova a ridere’, di Ivo Collepiccolo e Manolo Cutarelli, arrangiato da Gianluigi Farina e prodotto da Hammer Music Italia, in distribuzione in tutti i Digital store. ‘Prova a Ridere’ è una canzone intimistica, fresca e positiva. La Vita è spesso piena di difficoltà, ma nonostante questo, nonostante la rabbia che ognuno di noi può provare nelle avversità, si deve sempre sorridere. Questa canzone vuol essere un incitamento a guardare la vita con occhi positivi, perché dopo la tempesta torna sempre il sereno, come sosteneva il grande Leopardi.

E possibile ascoltare il nuovo singolo sul sito di I-Tunes

venerdì 29 gennaio 2016

Savi Vincenti: dj set tra Varese e Gallipoli

Savi Vincenti:  dj set tra Varese e Gallipoli 

I dj set si susseguono per il dj producer salentino Savi Vincenti, che dopo i party in Salento a fine 2015 ed inizio 2016 non si ferma di certo. Infatti, mentre è al lavoro su nuove produzioni discografiche, è molto attivo anche nei locali. Il 5 febbraio porta al Minimal di Cassano Magnago (VA) il RioBo Tour. Sabato 6 febbraio invece fa ballare l'Hot Carnival Party del Premiere di Gallipoli, mentre lunedì 8 febbraio resta nella sua città per far muovere a tempo Carnevalissimo Gallipoli, un grande evento in maschera. Sabato 13 febbraio invece ancora al Premiere va in scena  Memories of Love, una one night in cui l'artista propone grandi classici della house music. 


Savi Vincenti nasce nel cuore del Mediterraneo, a Gallipoli (Le), nel 1979. Le sue prime esperienze musicali le realizza in qualità di regista tecnico di programmi mixati in radio (Radio Studio Reporter e Radio Norba Conversano). L'esperienza in radio gli permette di amare tutti i generi musicali. I suoi dj set infatti spaziano dalla house al pop al rock fino alla più moderna techno. Savi ottiene poi nell'ottobre 1998 il prestigioso attestato di "Dj Comunicatore e Speaker" presso il C.e.t. (Centro Europeo di Toscolano) di Giulio Rapetti alias Mogol. Dopo molte esperienze tra i locali del Salento, da 16 anni Savi Vincenti è resident dj del RioBo Fashion club di Gallipoli, uno dei locali simbolo dell'estate salentina. Durante l'inverno suona nelle one night "Riobo in Tour" in tutta Italia. Tra le sue produzioni più recenti ci sono "Blue", realizzata in collaborazione con Danilo Seclì e "Smile", prodotta con Tello. 

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giovedì 28 gennaio 2016

Fuximile in radio con il nuovo singolo “S.M.S.”


I Fuximile propongono un PowerPop dal gancio arguto e dalla scrittura fresca e mai banale , la band Modenese debutta alle prime edizioni dell’allora Sanremo Rock Festival raggiungendo alla prima partecipazione, la finale Regionale. Alla manifestazione segue la produzione del primo album “Homo Faber”, dal quale viene estratto il video “Empireo”.

Successivamente pubblicano i singoli “Cuore di legno” e “Paradiso” ed aprono i concerti di Omar Pedrini e Il Nucleo.  Nel 2010 pubblicano per Clip Recording il loro primo ep “MeglioNudi”.

Il disco viene presentato al MEI, seguono concerti, interviste, recensioni e passaggi radiofonici. Partecipano alla trasmissione “DEMO” su Radio Rai 1, e “Notte Rosa”.
Il loro ultimo singolo “Short Message Service”prodotto per Why Beat partecipa ad Area Sanremo e tra oltre 300 iscritti la band raggiunge la fase finale e le audizioni al Teatro del Casinò di Sanremo.


Il brano e il relativo video sono in pubblicazione per il 29 gennaio la band presenta un mash up tra sonorità elettriche e ritmiche electro, la miscela da vita ad una produzione molto curata nelle sonorità, fresca ed energica, con un testo estremamente ricercato e originale.

“Sono qui per te” dal 29 Gennaio nei principali stores il primo album di Giovanni Balduzzi in arte “Joba”


Sull' onda del singolo che è uscito nelle radio italiane e presente nelle principali classifiche indipendenti, "Sono qui per te" rappresenta il primo vero lavoro discografico di Giovanni Balduzzi in arte Joba, estratto dall’album d'esordio del cantautore Trentino con uscita il 29 Gennaio 2016 su etichetta Music Ahead. L’intero album è stato interamente scritto da Joba insieme al suo produttore e arrangiatore Giuliano Boursier.

L'album

 “Sono qui per te” è il singolo che da il titolo all'album d'esordio di Joba. Questo brano, dalle sfumature classiche ma di notevole modernità negli arrangiamenti è molto importante perché è dedicato alla musica, o meglio a chi fruisce della musica, il pubblico. Infatti è grazie a coloro che ascoltano le sue creazioni che l'artista può condividere le proprie emozioni e farle rivivere in ciascuna persona. Da qui la frase che chiude il brano e riassume in se tutto il significato del testo che la precede: “Sono qui per te, per suonare lo spartito del tuo cuore”.

“Dicono che”
Nonostante la gente, i mass media, i fatti che accadono quotidianamente affermino che il nostro mondo sia sempre più in crisi e sia sempre più difficile viverci, il ritornello di questo brano da un senso di speranza e di coraggio che va
oltre quel senso di pessimismo che aleggia nella nostra civiltà: “Una partita è già persa in partenza se non vuoi provare a giocare. Non c'è salita più impossibile di quella che non vuoi nemmeno affrontare”.

 “L'abitudine”

La sua particolarità sta nel cambio che si percepisce dalla strofa al ritornello. Cambio che si nota soprattutto nell'intenzione diversa nell'utilizzo della voce da parte di Joba: più soffiata e sofferta nelle strofe dove si evidenziano i caratteri di una coppia che ormai è arrivata al capolinea e sta insieme soltanto per abitudine; mentre è più energica nel ritornello, dove la frase “Lasciamoci andare” fa capire quanto possa essere sottile la linea di demarcazione
che separa l'amore dall'abitudine e qualora l'abitudine prenda posto, definitivamente, all'interno di una coppia sia meglio seguire strade diverse.

 “Oh Mayday!”

“Oh Mayday!” indica una precisa richiesta d'aiuto contro un mondo corrotto, inquinato, trasformato, più in negativo che in positivo, dalla mano dell'uomo. Però anche in questa canzone si accende una luce di speranza.
Speranza che ci è data dagli affetti personali e dalla volontà di quelle persone che si impegnano, anche nel loro piccolo, a rendere, ogni giorno, il nostro pianeta un posto migliore.

“Prendi la tua strada”

E’ un monito a stare in guardia da quelle persone che stringono amicizia per interesse, oppure da coloro che presentano evidenti propensioni all'invidia. Infatti questo tipo di amicizie non possono che far risaltare quel comportamento negativo, che sfocia in un vero e proprio vizio: l'ipocrisia. Ed è proprio il ritornello che si apre con la parola “ipocrisia”, per sottolineare, in maniera forte ed energica, la sua pericolosità, tanto da farne assumere i connotati di una vera e propria malattia per chi la pone in essere, ma anche per tutti coloro che ne sono vittime.

“Riparti da qui”

E’ un brano dove si mischiano suoni reali e suoni elettronici per dare forza al ritornello facendo passare un messaggio ben preciso: quello contro la depressione. Infatti la vita è fatta di salite e di discese, ma non per questo, quando le cose non vanno poi così bene, bisogna abbattersi. Anzi, è proprio nei frangenti più difficili che si devono raccogliere le proprie forze per ripartire da capo.

 “Sempre più speciale”

Il sound da un senso di pace e di serenità. Infatti è una canzone dedicata alla figura materna. Figura fondamentale nella crescita di ognuno di noi, ma non solo, anche in età adulta. Per questo, come si dice nel ritornello, anche se le strade della vita porteranno a separarsi fisicamente dagli affetti familiari, in fin dei conti, la pace e la serenità starà nel fatto che saranno quelli su cui si potrà sempre contare in qualsiasi tipo di circostanza.

 “Senza diversità”

La tematica è molto attuale. Infatti si parla di razzismo e dell'ignoranza della gente dettata da stupidi pregiudizi nei confronti del “diverso”. Come dice il ritornello “Il cielo all'orizzonte è unico, senza diversità”, perchè, effettivamente, siamo tutti uomini, siamo tutti uguali anche se ci differenziamo per il colore della pelle, o per cultura, o, ancora, per tradizioni. Se ci pensiamo bene e andassimo in un altro Continente o in un altro Stato potremmo essere visti come “diversi” e come ci sentiremmo se venissimo accolti come spesso accogliamo noi gli extracomunitari? Da qui, a rendere l'idea di questo concetto, ecco l'immagine presente nella seconda parte della strofa “Anche se italiano a Zurigo sono estraneo”.
 “Una sola bugia” è una delle due ballate presenti all'interno dell'album insieme a “Sono qui per te”. In questa canzone viene trattato il tema dell'amore, ma da una prospettiva completamente diversa: la rabbia a seguito di
una bugia. Il testo tende a sottolineare più volte che una sola bugia è perdonabile, purchè non sia follia e nasconda un'infedeltà. Ed è proprio per questo che la vera follia starebbe nel fatto di buttare al vento una storia d'amore per un banale errore dettato dalla natura umana. Infatti, tutta la canzone è incentrata sulla voglia, da parte del partner caduto in fallo, di recuperare quel rapporto d'amore unico e speciale che sembra esser stato minato a causa, appunto, di “una sola bugia” (“nelle radici che il tempo ha nutrito per noi non dubitare mai”).

“Un'altra estate”


Anche qui il tema è incentrato sull'amore, ma trattato sempre da una prospettiva diversa rispetto alla “classica storia d'amore”. Infatti qui i protagonisti sono due persone adulte che, a distanza di anni, si rivedono e tra una domanda e l'altra fanno riaffiorare i loro ricordi più belli: quelli di un'estate al mare, intrisa d'amore puro, ingenuo, adolescenziale. A un certo punto però uno dei due si accorge che c'è qualcosa che non va nell'altro (“il tuo vestito è un po' strappato, cosa c'è?”), ha uno sguardo che non ricorda, di certo, i bei momenti passati insieme negli anni dell'adolescenza e, probabilmente, colto da un momento di debolezza, o voglia di evadere dai propri problemi personali, questa volta, si lascia andare ad una passione più matura, una vera e propria passione fisica.

Parte dal Quirinetta il tour degli O.R.K. (Porcupine Tree + King Crimson + Marta sui Tubi)

O.R.K. (Porcupine Tree, King Crimson, Marta sui Tubi)
Parte il 4 febbraio 2016 dal Quirinetta di Roma il tour europeo degli O.R.K. 
Quirinetta Caffè Concerto – Via Marco Minghetti 5 (Roma)

Il supergruppo composto da Lef (Obake, Berserk!), Colin Edwin (Porcupine Tree), Pat Mastelotto (King Crimson) e Carmelo Pipitone (Marta sui tubi) è pronto per il tour europeo: partirà il 4 febbraio 2016 dal Quirinetta di Roma per presentare l'album "Inflamed Rides", uscito a Ottobre per Cargo Records.
 
Un album che racchiude tutte le influenze di quattro musicisti sopraffini per tecnica ed esperienza, capaci, accordo dopo accordo, di regalare pezzi multiformi, difficili da incasellare, che esplorano il subconscio attraverso storie oscure e fantastiche.
 
Lef e Pipitone volevano da tempo avviare una collaborazione ed è stata una vera folgorazione quella che nell'estate del 2014 li ha colti: Lef aveva lavorato anche con Mastelotto e Colin Edwin e la band dei loro sogni era quindi già una possibile realtà. Nasce così un flusso creativo che parte da via del Pratello a Bologna e passa per Londra, che rimbalza da una parte all'altra dell'Atlantico e diventa "Inflamed Rides", l'esordio degli O.R.k. autoprodotto anche grazie a una fortunata campagna su Musicraiser.
 
Un album che nasce dall'immaginazione e dalla capacità di pensare l'impensabile di artisti di primissimo livello che inventano un modo per trovarsi e fanno quello che più amano: scrivere e arrangiare canzoni. E la parte migliore di tutto questo è che "Inflamed Rides" non è un "one shot" per collezionisti, ma il primo capitolo di una storia ancora tutta da scrivere, anche dal vivo, con i concerti che partiranno il 4 febbraio 2016 dal prestigioso Quirinetta di Roma.
 
Una storia che ha già due illustri e fedelissimi fan: Robert Fripp e Tony Levin.
 
Per la prima data del tour europeo, la superband ha scelto il Quirinetta di Roma, con la direzione artistica di ViteCulture, ossia Mamo Giovenco, Giulio Amorosetti e Daniele Martelli, che da ottobre hanno riaperto lo storico locale di Via Marco Minghetti, da anni in disuso.
 
L'appuntamento con O.R.K. è il 4 febbraio alle ore 22.00, al Quirinetta Caffè Concerto di via Marco Minghetti 5. Il costo del biglietto di ingresso è di 15 €.
 
Per info: 06.69.92.56.16 – info@quirinetta.com - www.quirinetta.com




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Dal 29 Gennaio 2016 nei principali stores il primo album dell'artista Trentino Giovanni Balduzzi in arte "Joba"

Sull'onda del singolo che è uscito nelle radio italiane e presente nelle principali classifiche indipendenti, "Sono qui per te" rappresenta il primo vero lavoro discografico di Giovanni Balduzzi in arte Joba, estratto dall'album d'esordio del cantautore Trentino con uscita il 29 Gennaio 2016 su etichetta Music Ahead. 

L'intero album è stato interamente scritto da Joba insieme al suo produttore e arrangiatore Giuliano Boursier.

 

 

L'album

 

"Sono qui per te" è il singolo che da il titolo all'album d'esordio di Joba. Questo brano, dalle sfumature classiche ma di notevole modernità negli arrangiamenti è molto importante perché è dedicato alla musica, o meglio a chi fruisce della musica, il pubblico. Infatti è grazie a coloro che ascoltano le sue creazioni che l'artista può condividere le proprie emozioni e farle rivivere in ciascuna persona. Da qui la frase che chiude il brano e riassume in se tutto il significato del testo che la precede: "Sono qui per te, per suonare lo spartito del tuo cuore".

 

"Dicono che"

Nonostante la gente, i mass media, i fatti che accadono quotidianamente affermino che il nostro mondo sia sempre più in crisi e sia sempre più difficile viverci, il ritornello di questo brano da un senso di speranza e di coraggio che va

oltre quel senso di pessimismo che aleggia nella nostra civiltà: "Una partita è già persa in partenza se non vuoi provare a giocare. Non c'è salita più impossibile di quella che non vuoi nemmeno affrontare".

 

"L'abitudine"

La sua particolarità sta nel cambio che si percepisce dalla strofa al ritornello. Cambio che si nota soprattutto nell'intenzione diversa nell'utilizzo della voce da parte di Joba: più soffiata e sofferta nelle strofe dove si evidenziano i caratteri di una coppia che ormai è arrivata al capolinea e sta insieme soltanto per abitudine; mentre è più energica nel ritornello, dove la frase "Lasciamoci andare" fa capire quanto possa essere sottile la linea di demarcazione

che separa l'amore dall'abitudine e qualora l'abitudine prenda posto, definitivamente, all'interno di una coppia sia meglio seguire strade diverse.

 

"Oh Mayday!"

"Oh Mayday!" indica una precisa richiesta d'aiuto contro un mondo corrotto, inquinato, trasformato, più in negativo che in positivo, dalla mano dell'uomo. Però anche in questa canzone si accende una luce di speranza.

Speranza che ci è data dagli affetti personali e dalla volontà di quelle persone che si impegnano, anche nel loro piccolo, a rendere, ogni giorno, il nostro pianeta un posto migliore.

 

"Prendi la tua strada"

E' un monito a stare in guardia da quelle persone che stringono amicizia per interesse, oppure da coloro che presentano evidenti propensioni all'invidia. Infatti questo tipo di amicizie non possono che far risaltare quel comportamento negativo, che sfocia in un vero e proprio vizio: l'ipocrisia. Ed è proprio il ritornello che si apre con la parola "ipocrisia", per sottolineare, in maniera forte ed energica, la sua pericolosità, tanto da farne assumere i connotati di una vera e propria malattia per chi la pone in essere, ma anche per tutti coloro che ne sono vittime.

 

"Riparti da qui"

E' un brano dove si mischiano suoni reali e suoni elettronici per dare forza al ritornello facendo passare un messaggio ben preciso: quello contro la depressione. Infatti la vita è fatta di salite e di discese, ma non per questo, quando le cose non vanno poi così bene, bisogna abbattersi. Anzi, è proprio nei frangenti più difficili che si devono raccogliere

le proprie forze per ripartire da capo.

 

"Sempre più speciale"

Il sound da un senso di pace e di serenità. Infatti è una canzone dedicata alla figura materna. Figura fondamentale nella crescita di ognuno di noi, ma non solo, anche in età adulta. Per questo, come si dice nel ritornello, anche se le strade della vita porteranno a separarsi fisicamente dagli affetti familiari, in fin dei conti, la pace e la serenità starà nel fatto che saranno quelli su cui si potrà sempre contare in qualsiasi tipo di circostanza.

 

"Senza diversità"

La tematica è molto attuale. Infatti si parla di razzismo e dell'ignoranza della gente dettata da stupidi pregiudizi nei confronti del "diverso". Come dice il ritornello "Il cielo all'orizzonte è unico, senza diversità", perchè, effettivamente, siamo tutti uomini, siamo tutti uguali anche se ci differenziamo per il colore della pelle, o per cultura, o, ancora, per tradizioni. Se ci pensiamo bene e andassimo in un altro Continente o in un altro Stato potremmo essere visti come "diversi" e come ci sentiremmo se venissimo accolti come spesso accogliamo noi gli extracomunitari? Da qui, a rendere l'idea di questo concetto, ecco l'immagine presente nella seconda parte della strofa "Anche se italiano a Zurigo sono estraneo".

 

"Una sola bugia" è una delle due ballate presenti all'interno dell'album insieme a "Sono qui per te". In questa canzone viene trattato il tema dell'amore, ma da una prospettiva completamente diversa: la rabbia a seguito di

una bugia. Il testo tende a sottolineare più volte che una sola bugia è perdonabile, purchè non sia follia e nasconda un'infedeltà. Ed è proprio per questo che la vera follia starebbe nel fatto di buttare al vento una storia d'amore per un banale errore dettato dalla natura umana. Infatti, tutta la canzone è incentrata sulla voglia, da parte del partner caduto in fallo, di recuperare quel rapporto d'amore unico e speciale che sembra esser stato minato a causa, appunto, di "una sola bugia" ("nelle radici che il tempo ha nutrito per noi non dubitare mai").

 

"Un'altra estate"

Anche qui il tema è incentrato sull'amore, ma trattato sempre da una prospettiva diversa rispetto alla "classica storia d'amore". Infatti qui i protagonisti sono due persone adulte che, a distanza di anni, si rivedono e tra una domanda e l'altra fanno riaffiorare i loro ricordi più belli: quelli di un'estate al mare, intrisa d'amore puro, ingenuo, adolescenziale. A un certo punto però uno dei due si accorge che c'è qualcosa che non va nell'altro ("il tuo vestito è un po' strappato, cosa c'è?"), ha uno sguardo che non ricorda, di certo, i bei momenti passati insieme negli anni dell'adolescenza e, probabilmente, colto da un momento di debolezza, o voglia di evadere dai propri problemi personali, questa volta, si lascia andare ad una passione più matura, una vera e propria passione fisica.



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